La street art contro l’industria della moda: Futura fa ricorso contro la North Face

Lo street artist ha presentato ricorso presso la corte distrettuale della California lamentando l’utilizzo non autorizzato da parte del brand del suo “atomo”, cifra caratteristica delle sue opere.

Leonard McGurr, meglio conosciuto con il nome d’arte di Futura, è un noto street artist americano, già attivo a New York negli anni Settanta e considerato uno dei pionieri di questa forma d’arte. Futura è famoso in particolare per la caratteristica firma apposta ai suoi lavori, costituita da una stilizzazione grafica di un atomo, divenuta una sorta di cifra stilistica dell’artista declinata in molte opere. Lo stesso segno è diventato negli anni un vero e proprio marchio che contraddistingue – oltre alle priore opere d’arte, anche – i prodotti di abbigliamento e di merchandising realizzati da Futura in collaborazione con altre aziende, come Nike, Uniqlo e LVMH, alle quali l’artista ha prestato la propria consulenza artistica.

FUTURA, IL RICORSO CONTRO NORTH FACE

L’artista ha recentemente presentato ricorso presso la corte distrettuale della California, contro The North Face Apparel Corp., lamentando l’utilizzo non autorizzato da parte della casa di moda che produce i capi con l’omonimo marchio di un disegno sostanzialmente identico alla propria firma / atomo, utilizzato per contraddistinguere una nuova linea di prodotti denominata peraltro Futuralight. Secondo l’artista, infatti, l’uso del disegno e del nome in questione non sono una coincidenza ma rappresentano un deliberato tentativo di appropriarsi della notorietà e della rinomanza dell’artista senza il suo consenso, e costituirebbero quindi una violazione dei suoi diritti d’autore. Con la conseguente richiesta al Tribunale californiano di inibire a The Noth Face qualsiasi ulteriore utilizzo del segno in questione e impedirne la registrazione come marchio, oltre ovviamente al risarcimento dei danni.

LA STREET ART CONTRO L’APPROPRIAZIONE DEI GRANDI BRAND

La proposizione della causa ha avuto un’eco notevole sui media, al di qui e al di là dell’Atlantico. Non si tratta tuttavia della prima contestazione da parte di unostreet artist per asserite o comprovate riproduzioni di opere d’arte su capi di abbigliamento e/o nelle campagne pubblicitarie di case di moda; tra gli altri, in passato, a crew MSK (formata da Jason “Revok” Williams, Victor “Reyes” Chapa e Jeoffrey “Steel”) aveva lamentato la riproduzione di un loro murale realizzato nel 2012 a San Francisco nei capi della collezione Cavalli Graffiti Girls per la primavera/estate 2014. Spesso queste cause sono però risolte con transazioni amichevoli, i cui termini non sono resi noti. Vedremo se, in questo caso, la parti troveranno un accordo – che il più delle volte presuppone un sostanzioso riconoscimento economico per l’artista, soprattutto in America – o se i giudici si pronunceranno, se riconosceranno la tutela autoriale delle opere, e come.

– Gilberto Cavagna di Gualdana

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Gilberto Cavagna di Gualdana

Gilberto Cavagna di Gualdana

Avvocato cassazionista specializzato in diritto della proprietà industriale e intellettuale, con particolare attenzione al diritto dell’arte e dei beni culturali. Già consulente legale di Expo 2015 S.p.A., prima di fondare BIPART, studio legale italiano specializzato in diritto della proprietà intellettuale…

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