Seconda volta nei nuovi spazi espositivi per la fiera ArtBrussels che gira in scioltezza la boa delle 35esima edizione con tante novità, nuove sezioni (interessante quella sugli artisti da riscoprire, Rediscovery), un layout ridefinito, una grafica ancora più rinfrescata, una nuova direzione. Gli spazi di Tour&Taxis (la antica stazione di Bruxelles e i suoi affascinanti magazzini in mattoni) hanno trasformato una classica fiera d’arte europea in un appuntamento più a misura d’uomo, hanno consigliato una riduzione delle gallerie, hanno suggerito agli allestitori una fruizione degli spazi più piacevole.
La riduzione ha dato spazio anche a nuove fiere (soprattutto all’arrivo in città, quest’anno la seconda edizione, della newyorkese Independent) e ha così contribuito alla crescita della “art week” belga che oggi si presenta con tanti (troppi?) appuntamenti.
Tornando alla fiera principale abbiamo selezionato una lista di 5 spazi da non perdere. Li abbiamo scelti all’interno di un percorso espositivo di buona qualità, di buona ricerca (specie nella ottima sezione Discovery, che però non abbiamo incluso nella selezione: trovate alcune foto sul nostro profilo Twitter), ma anche puntellato da non poche cadute di stile. Consideriamo questa edizione numero 35 di ArtBrussels come una decisione di passaggio, soprattutto in virtù appunto della fine (la scorsa estate) della direzione artistica di Katerina Gregos, che durava dal 2012. Ecco intanto la nostra arbitraria Top 5.
Fino al 23 aprile 2017
Art Brussels
TOUR & TAXIS
86c Avenue du Port
www.artbrussels.com
DANIEL TEMPLON
Stand plateale, muscolare, giustamente commerciale per lo storico mercante parigino che festeggia il mezzo secolo di carriera. C’è l’immancabile Kehinde Wiley, ci sono Pierre&Gilles (presenti anche in mostra in città al Museo d’Ixelles), c’è uno strano lavoro nuovo di Franz Ackermann e un lavoro altrettanto nuovo di Francesco Clemente. Ma soprattutto – nella sezione “solo” dedicata alle mostre personali che qualche galleria ha in affiancamento allo stand – c’è una interessa esposizione dei quadri dell’africano Omar BA, quarantenne del Senegal da seguire.
http://danieltemplon.com
FORSBLOM
La potente galleria nordica si presenta con un bel Jason Martin bordò centrale, da una parte ci sono tre grossi Ai Weiwei fatti coi mattoncini del Lego in scale di grigi. A fianco le verdi sculture inquietanti di Kim Simonsson e dall’altro versante dello stand una rara grande Chantal Joffe (un piccolo lavoro della stessa artista sta anche nello stand della milanese Monica De Cardenas, oltre che sul nostro Instagram) e un bel lavoro classico di Jacob Hashimoto che così si prepara per le grosse cose che lo spettano in Laguna alla Biennale.
http://www.galerieforsblom.com
ENRICO ASTUNI
Curato da Lorenzo Bruno, bello e profondo lo stand del gallerista marchigiano trasferitosi ormai da tanti anni in uno straordinario spazio vicino alla stazione di Bologna. Ci sono parecchie opere di David Medalla, c’è un progetto-performance di Christian Jankowski che deriva dalla scorsa Manifesta di Zurigo. C’è un nuovo neon di Maurizio Nannucci e soprattutto c’è un ampio progetto di Suzanne Lacy: sociale, condizione della donna, lavoro nei musei. Attraverso foto, installazioni, documentazione e video.
http://www.galleriaastuni.net/
XAVIER HUFKENS
La mega-gallery di Bruxelles si presenta in fiera con uno stand ovviamente in posizione favorita, ovviamente pulito, netto, deciso. Stile Hufkens insomma. Una ceramicona e un grande quadro di Sterling Ruby, un neon di Tracey Emin, una immancabile scultura di Antony Gormley e poi un Paul McCarthy rosa circondato da Mappelthorpe sparsi. Niente male.
http://www.xavierhufkens.com/
MARIO MAZZOLI
Bella l’idea dello stand misto. Un po’ Mario (con le opere sonore, ad esempio Michele Spanghero) e un po’ Emilio (il babbo modenese e gallerista italiano mito degli anni Ottanta e non solo) qui rappresentato da bei lavori di Luigi Ontani, David Salle e da uno strepitoso quadro di Giuseppe Gallo. E poi ci sono due foto, una grande e una piccola, di Carlo Benvenuto di fronte al calcio balilla a forma di bara di Celeste Boursier-Mougenot.
http://www.galeriemazzoli.com/
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