Torna a Tefaf New York Fall. 7 highlights da non perdere della seconda edizione
Apre a New York la seconda edizione di Tefaf, nella sua versione autunnale. Ecco gli highlights e le opere da non perdere della manifestazione olandese, in trasferta in America.
Aveva inaugurato nella Grande Mela lo scorso anno la prima edizione di Tefaf New York Fall (c’è anche un appuntamento che si tiene in primavera, in concomitanza con Frieze NY), costola americana della più importante fiera al mondo d’arte antica con sede a Maastricht, in Olanda. L’esordio aveva registrato fin da subito un grande consenso in termini di presenze e di business. Buona la prima, dunque, ecco la seconda che apre nel Park Avenue Armory per concludersi il 1 novembre. 95 i mercanti d’arte e antichità (tra cui 12 nuovi stand rispetto alla precedente edizione) che partecipano quest’anno alla fiera, coprendo con le loro proposte un arco temporale che arriva fino al 1920 e mettendo insieme manufatti, manoscritti, gioielli, armi, miniature e armature. Ecco gli highlights di Tefaf New York Fall.
– Santa Nastro
New York// fino al 1 novembre
Tefaf New York Fall
Park Avenue Armory
www.tefaf.com
EGITTO MON AMOUR
Charles Ede, una galleria di antichità londinese, presenta una statuetta di Osiride del 600 a.c. Risale al Periodo tardo dell’Egitto e stupisce per la qualità della conservazione, oltre che per la resa figurativa del soggetto antropomorfo.
ARREDI REGALI
Viene da Londra (e dall’Italia) anche la galleria Burzio, che porta due sgabelli pieghevoli della Corte di Luigi XV (1755-59 circa), provenienti dalla bottega di Nicolas-Quinibert Foliot, maestro falegname del XVIII secolo, membro di una dinastia di carpentieri, che servì la corte reale con questo modello poi ceduto in esclusiva. Ad impreziosire l’oggetto la cifratura ML che indica l’appartenenza alla casata.
NON SOLO ANTICHI
Grazie ad una partnership con il LACMA, il museo di arte contemporanea di Los Angeles saranno in mostra (è uno dei progetti speciali di Tefaf e le opere non sono in vendita) le foto inedite di Vera Lutter, artista residente a New York e classe 1960, che lavora con diversi media, dalla fotografia all’installazione, dalle arti digitali, al film fino alla sound art. Il suo lavoro sarà protagonista di una mostra intitolata Painting on Paper: Vera Lutter’s Old Master Photographs. Nonostante dunque la provenienza recente, ragiona sul tema portante della fiera: i maestri.
MONSIEUR RODIN
Non tutti posso dire di avere a casa un vero e proprio Auguste Rodin. La galleria Bowman Sculpture, proveniente da Londra e specializzata, come spiega il nome stesso, in arte plastica, porta una testa dell’artista francese vissuto a cavallo tra il 1840 e il 1917, un pezzo unico in terracotta patinata di 21 cm. Si chiama Busto dell’Età del Bronzo.
MADAME CAMILLE
E se da Bowman c’è Rodin da Daniel Katz c’è Camille Claudel, storica e tormentata amante del maestro francese (in questi giorni sono entrambi protagonisti di una bella mostra a Villa Medici a Roma). Di Claudel, vissuta tra il 1864 e il 1943, c’è un bronzo di 35 cm, progettato nel 1887 ma realizzato nel 1913. Si chiama Busto di donna accovacciata. Da non perdere.
LA PITTURA SPAGNOLA DEL ‘600
La Galleria G. Sarti di Parigi presenta invece, tra i cavalli di battaglia, un’opera di Jusepe de Ribera datata 1616. Di grandi dimensioni (126x 91 cm) ha come soggetto Re Davide e fa parte di una galleria di soggetti monumentali realizzati dall’artista dopo un soggiorno romano o appena dopo il suo trasferimento a Napoli.
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