Kiaf 2018 Art Seoul: punti di forza ed anticipazioni dalla più grande fiera d’arte in Asia
Al via la diciassettesima edizione della fiera d’arte contemporanea KIAF 2018 ART SEOUL (4-7 ottobre), dove si denota un’interessante presenza di nuovi player internazionali e si cercano spunti per il dibattito sul ruolo del mercato coreano nel sistema globale.
La classifica dei paesi per fatturato delle aste di arte contemporanea stilata da Artprice nel 2017 metteva la Corea del Sud al nono posto con una quota di mercato dello 0,4%. Un risultato notevole se si pensa che l’Italia si trovava al settimo posto. La Corea del Sud è ancora un paese “emergente”?
I NUMERI DELLA FIERA
In questi giorni, mentre sembra che tutto il mondo dell’arte si mobiliti per convogliare a Londra in tempo per Frieze e Frieze Masters, nello stesso momento parte a Seoul KIAF 2018 ART SEOUL, la fiera d’arte contemporanea organizzata dalla Galleries Association of Korea e riconosciuta ufficialmente come la più importante fiera internazionale sul territorio asiatico. “È la prima volta che ci uniamo al comitato organizzativo di una fiera d’arte in Asia; abbiamo grandi aspettative e siamo entusiasti perché l’arte in Corea ha potenzialità illimitate”, hanno commentato Sylvain e Dominique Levy, collezionisti, fondatori di DSL Collection (tra le più importanti collezioni di arte contemporanea orientale, in prevalenza cinese), e da questa edizione membri del comitato organizzativo di Kiaf 2018 Art Seoul. Rimandando i bilanci oggettivi a fiera conclusa, per ora ci si limita a elencare alcuni dati di KIAF già noti, insieme ai punti salienti del programma. Partendo dai numeri, sono 174 le gallerie presenti (da 14 paesi), di cui 114 coreane. 9 le mostre personali (nella sezione “solo project”, 6 delle quali dedicate ad artisti coreani), e 5 i debutti da tenere d’occhio: entrano in campo dagli States David Zwirner e Pace Gallery, Perrotin da Parigi, dal Giappone la Inoue Gallery e dalla sua sede di Hong Kong Massimo De Carlo, guidata dalla direttrice Claudia Albertini e in pista con un’eclettica scuderia composta da Yan Pei-Ming, Paola Pivi, Lucio Fontana, Günther Förg, Jannis Kounellis e Lu Song, per citarne solo alcuni.
DA NON PERDERE IN QUESTA EDIZIONE
Tra gli highlights trapelati dal programma, si denota che KIAF lavorerà in tandem con la Biennale di Gwangju (che si concluderà l’11 novembre), nell’allestimento della mostra Artist Project, spazio in cui alcuni artisti della Biennale espongono opere realizzate espressamente per la fiera: Lais Myrrah (Brasile) con un’installazione ispirata all’architettura coreana contemporanea, Mark Salvatus (Filippine) con un lavoro simbolico delle fondamenta socioeconomiche composto da una piramide di tavolini e Ayoung Kim (Corea) con una serie di video tematici articolati sulle parole chiave “migrazione” e “porosità”.
I TALK TEMATICI
Tra gli speakers di punta che interverranno nei talk di <K-ART Conversation>, il programma internazionale che accompagna tutta la durata della fiera, gestito in partnership con la piattaforma spagnola guidata dal curatore Llucià Homs “Talking Galleries of Spain”, Georgina Adam (giornalista di The Art Newspaper e del Financial Times), modererà una conversazione sui trend del mercato globale e sul ruolo che la scena artistica asiatica e coreana vi gioca attualmente (“Session III. Key Figures and Trends in the Art Market Today: From he Global Scene to the Asian/Korean Context”).
Seoul//dal 4 al 7 ottobre 2018
Kiaf 2018 Art Seoul
COEX Convention Center Grand Ball Room
513 Yeongdong-daero, Samseong 1(il)-dong, Gangnam-gu, Seoul
http://kiaf.org/2018/
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