Al via Paris Photo 2018. Gallerie, artisti e novità sulla fiera francese dedicata alla fotografia
Giunta alla sua 22esima edizione, la fiera quest’anno ospiterà 168 gallerie, distribuite in 5 sezioni, una delle quali è l’attesa “Curiosa”, un focus sull’erotismo e le questioni di genere
Tutto pronto per Paris Photo, la più importante fiera internazionale dedicata alla fotografia che si svolgerà dall’8 all’11 novembre a Parigi presso il Grand Palais. Per la sua 22esima edizione, la rassegna ospiterà 168 gallerie e 31 editori suddivisi in 5 sezioni, una delle quali, Curiosa, rappresenta una delle novità più attese di quest’anno.
LE GALLERIE E LE PRESENZE ITALIANE
Quest’anno Paris Photo ospiterà 17 nuove gallerie, la maggior parte delle quali provenienti da paesi europei: Marc Selwyn presenterà uno spaccato della fotografia concettuale californiana; Enrico Astuni le opere di David Medalla e Steven Pipin; In Situ l’artista canadese Lynne Cohen; Anahava un focus sulla scena artistica finlandese; Art + Text la fotografia neoavanguardista in Ungheria; Fisheye un progetto di realtà virtuale. A questo gruppo di gallerie si aggiungono Catinca Tabaracu, L’Agence; Galerie 127. Oltre ad Astuni, si contano altre presenze italiane suddivise tra le sezioni della fiera, come Lia Rumma, Louise Alexander, Metronom, Contrasto, Paci, Photo & Contemporary, Damiani e L’Artiere.
LE SEZIONI
La sezione principale della fiera è suddivisa a sua volta in tre sottosezioni: Solo, Duo e Highlights. Nell’ambito di Solo e Duo saranno presentati lavori di fotografi affermati, attraverso esposizioni monografiche o bi-personali. L’italiana Lia Rumma porterà un focus su Ugo Mulas, che nella sua carriera collaborò con artisti quali Alberto Burri, Lucio Fontana, David Smith e Alexander Calder. Alla sezione Prismes invece troveranno spazio le opere di grande formato, mentre la new entry Curiosa – curata da Martha Kirszenbaum, che è stata nominata curatrice del padiglione francese alla Biennale di Venezia del 2019 – presenterà una selezione di immagini erotiche che affronta temi legati ai rapporti di dominio/sottomissione/potere e alle questioni di genere. In mostra, tra gli altri, i lavori di Daido Moriyama, Nobuyoshi Araki, Robert Mapplethorpe, Natalia LL e Renate Bertlmann. Attraverso una selezione di 14 progetti, la mostra incoraggia il visitatore a mettere in discussione il proprio sguardo sul corpo fantasticato e feticizzato, ad affrontare i rapporti di potere e dominio e le questioni di genere. Fotografie d’archivio, fotomontaggi, autoritratti sono presentati da diverse generazioni di artisti: le opere di Daido Moriyama, Nobuyoshi Araki e Robert Mapplethorpe raccontano la rappresentazione dell’erotismo attraverso il dominio fetish e sessuale. La rappresentazione classica e stereotipata del corpo femminile erotizzato e lo sguardo maschile decostruito viene messa in discussione anche nelle opere delle femministe d’avanguardia Natalia LL e Renate Bertlmann. Al contrario, gli artisti uomini Antoine d’Agata e Károly Halász rivelano una mascolinità frammentata e un corpo maschile indebolito.
Infine per la sezione Film, Paris Photo in collaborazione con mk2 presenterà una serie di pellicole che affrontano il tema del rapporto tra immagine statica e immagine in movimento nella creazione artistica, con la curatela di Matthieu Orléan, consulente artistico presso la Cinémathèque française, e Pascale Cassagnau, Responsabile Audiovisual Collections e New Media del Centre national des arts plastiques (Cnap). A queste sezioni si aggiunge anche quells dedicata agli editori, con 31 progetti speciali.
LA MOSTRA AL FEMMINILE
Tra i tanti eventi in programma per Paris Photo, spiccano senza dubbio le mostre organizzate ad hoc per la manifestazione in collaborazione con istituzioni e fondazioni. Per iniziativa del Ministero della Cultura, Elles x Paris Photo è un’esposizione che esplora e ripercorre la storia della fotografia attraverso il lavoro di artiste donne, a partire dagli inizi della fotografia con Julia Margaret Cameron, Margaret Watkins, Lucia Moholy, fino alle femministe degli anni ’70 quali Arlene Gottfried, Renate Bertlmann e Joan Lyons, con uno sguardo rivolto alle generazioni successive (Lisa Sartorio, Wiame Haddad, Léa Bélooussovitch, Hilla Kurki).
– Desirée Maida
Parigi // dall’8 all’11 novembre 2018
Paris Photo
Grand Palais
Avenue Winston Churchill
www.parisphoto.com
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