I 9 migliori stand della fiera Flashback a Torino
Ultimo giorno per Flashback a Torino. Ed ecco la nostra immancabile lista di stand top, tra “antichi” e “contemporanei”.
Resta fedele all’idea dell’attraversamento temporale e al motto Tutta l’arte contemporanea la fiera Flashback di Torino, diretta da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, e questa selezione dei 10 stand che ci hanno convinto di più lo dimostra. Ma a prescindere, la qualità nei booth è alta e lo spettatore più curioso può trovare chicche e curiosità come i candelabri diLeoncillo da Laocoonte, o il bello stand su Bruno Munari della galleria Pegaso, già “notato” da Artribune durante l’inaugurazione della fiera, o lo spazio di Cesare Lampronti con un bellissimo Canaletto che dà il benvenuto agli spettatori. E voi, cosa avete scovato?
–Santa Nastro
GALLERIA DELLO SCUDO, VERONA
Ne abbiamo già parlato all’inaugurazione della fiera. Tra gli stand più fotografati e apprezzati di Flashback c’è quello della Galleria dello Scudo. Spiccano la Maternità di Arturo Martini, un’opera da 400kg in pietra finale realizzata direttamente incidendo la materia e senza bozzetto, una piccola, ma raffinata tempera di Sironi (con una bellissima cornice originale di Sabatelli), e la Venere Anadiomene II di Carrà del 1944, Premio Colomba d’Oro, indetto in quegli anni dalla famiglia Deana, nello stesso anno e presentata due volte alla Biennale di Venezia.
ROCCATRE, TORINO
Abbiamo già menzionato, ai nastri di partenza, la bellissima stagnola di Lucio Fontana del 1960, chicca assoluta di questo stand. Ma il progetto di Roccatre in realtà si fa apprezzare tutto: dalle opere di Marco Gastini, omaggio all’artista recentemente scomparso, alle astrazioni di Bice Lazzari, da Pinot Gallizio fino al bel Franco Gentilini del 1943, una scena da backstage teatrale che ritrae l’attore mentre ripassa la parte. Sono i dettagli a far grande quest’opera, non ultima una porzione “morandiana” sul fondo che ricorda le nature morte del grande artista bolognese.
IL CARTIGLIO, TORINO
Si fa sempre notare questa galleria torinese per le splendide edizioni che presenta di anno in anno alla fiera Flashback. Tra tutte, tra erbari, mappe e un’opera Omnia di Ulisse Aldrovandi, spicca la sesta edizione assoluta della Divina Commedia di Dante Alighieri. Giunta a noi dal 1477 ad oggi in condizioni meravigliose.
GALLERIA ALLEGRA RAVIZZA, LUGANO- HONOLULU
Sono sempre interessanti gli stand che la Galleria di Allegra Ravizza presenta nel contesto di Flashback. Questa volta si presenta in fiera con uno stand tutto su Futurismo, Avanguardie ungheresi e Astrattismo Italiano. Con chicche e opere di artisti quali Roberto Marcello Baldessari, Filippo De Pisis, Fortunato Depero, Mario Radice, Antonio Calderara,Károly Hopp-Halász, Kálmán Szijártó, tra gli altri. Il filo conduttore tra loro? L’aver lavorato in un tempo flagellato da un clima politico difficile e autoritario.
MEHRINGER- BENAPPI/FLAVIO POZZALLO
Due gallerie condividono uno spazio: una proviene da Monaco/Torino, l’altra si divide tra la città che ospita la fiera e Ouix. Qui in fiera si presentano insieme con un mesh-up interessantissimo: una Santa Barbara del XIV secolo, un Cenacolo del 1530, la riscoperta del pittore vercellese Eleazaro Oldoni (1478- 1517), – in fiera è presente una sua Anconetta con la Natività (fronte)/ Il volto di Cristo (retro)- fanno da contraltare ad un Umberto Mastroianni del 1970 e a due Mondino del 1965/65.
UNTITLED ASSOCIATION, ROMA
È lo stand più contemporaneo della fiera. Qui Untitled Association, in collaborazione con Galleria Continua, porta un’opera monumentale di Giovanni Ozzola. Si tratta di Scars, un’opera del 2013 composta da 98 lastre di ottone che riportano sulla superfice polita l’incisione delle mappe e delle rotte dei viaggi degli esploratori avventurosi che partirono per scoprire terre, culture e luoghi sconosciuti.
GIAN ENZO SPERONE, NEW YORK
Si è parlato molto di questo bello stand intergenerazionale tutto sul ritratto di Gian Enzo Sperone che mette insieme artisti come Andy Warhol e Vik Muniz, con Ahn Duong e artisti nati dal 1700 al 1800 come Gioacchino Serangeli,Giuseppe Nogari fino a un pittore anonimo attivo a Napoli attivo nella seconda metà del XIX secolo. La classe non è acqua.
TORBANDENA, TRIESTE
Davvero bello questo stand della galleria Torbandena che presenta una doppia personale di Zoran Mušič e Arturo Nathan. Del primo i suoi magnifici cavalli, ad esempio I cavalli pallidi del 1951 e il ritratto di Ida (la moglie e musa Ida Barbarigo) in due versioni, una giovanile degli anni ’50, l’altra più recente del 1990.
ALEANDRI ARTE MODERNA, ROMA
Non poteva mancare in questo percorso lo stand di Aleandri Arte Moderna. Già solo per Le quattro stagioni in rosso diGiacomo Balla, una serie di una bellezza sconvolgente che mostra un Balla del 1940 lontano dalle scomposizioni futuriste. Lo stand è tutto bello, con la minimostra Crepuscolo Modernista- Cultura figurativa a Torino tra Simbolismo e Liberty, e opere di Duilio Cambellotti e Leonardo Bistolfi tra gli altri.
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