Torino: la fiera The Others Fair cambia sede e va in un ex ospedale militare in stile liberty
L’ex Ospedale Militare Alessandro Riberi sorge in un’area con scorci liberty, spazi verdi: un’isola nella città, aperta per la prima volta al pubblico per ospitare la fiera d’arte indipendente ideata da Roberto Casiraghi
The Others cambia di nuovo location. Dopo 5 anni alle ex Carceri Le Nuove, e tre anni all’ex ospedale Maria Adelaide, la fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, diretta da Lorenzo Bruni e in programma dal 31 ottobre al 3 novembre – approda nell’ex Ospedale Militare Alessandro Riberi in Corso IV Novembre. La sede sarà dislocata in due palazzine liberty all’interno del complesso militare che sorge in una zona di Torino – quartiere Santa Rita – vicinissima all’altra fiera collaterale Flashback e al centro di un’asse del contemporaneo, composto dalla fiera principale di quella settimana Artissima, GAM, OGR, Fondazione Merz e Sandretto Re Rebaudengo. Grazie alla disponibilità dell’Esercito Italiano, del suo Generale Salvatore Cuoci, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito da cui dipende la nuova sede, gli espositori – circa una cinquantina quest’anno – avranno a disposizione un luogo inedito – aperto per la prima volta al pubblico – con una stanza ciascuno, divisa in due da un lungo corridoio, per presentare i progetti di uno o più artisti (fino a tre) su una superficie espositiva di circa 650 mq.
IL NUOVO SPAZIO
“L’auspicio è quello di vedere confermata questa sede anche per l’anno prossimo perché una serie di lavori sono fatti in quella prospettiva. Il complesso ha tante palazzine ancora non usate”, racconta ad Artribune il suo ideatore Casiraghi. “The Others è una piattaforma multidisciplinare, per cui avremo anche delle performance fatte in collaborazione con gli allievi della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, un’eccellenza del Piemonte, che avverranno in una tensostruttura esterna alle palazzine. Però ci piacerebbe avere un luogo dedicato a questo, e la chiesa presente all’interno del complesso militare sarebbe l’ideale”. Oltre alla parte performativa, che includerà composizioni di musica classica rilette in chiave contemporanea, insieme alla presentazione di video in cui ha preponderanza il suono in tutte le sue sfaccettature, gli spazi esterni alle due palazzine, un tempo ospedale militare, ospiteranno anche il ritorno del progetto curatoriale Specific che sarà allestito in tende da campo.
UNA SEDE MILITARE
“Del resto cosa, c’è di più specifico di un luogo militare che una tenda militare: curiosamente molti dei progetti presentati dalle gallerie hanno un’ispirazione militare, senza neppure sapere che si sarebbero svolti qua dentro perché la sede ce l’anno confermata solo in queste settimane”, continua Casiraghi che aggiunge. “C’è una buona percentuale di ritorni dell’anno scorso, in compenso il comitato curatoriale ha fatto un gran lavoro sull’estero per cui ci sono varie provenienze straniere. Per esempio, abbiamo istituito una collaborazione con la Sorbona, che si inquadra in un progetto di collaborazione con altre scuole come IED, IUAV questo perché vogliamo che The Others diventi una piattaforma di produzione di lavoro per i giovani”. Ecco le prime immagini degli spazi vuoti…
– Claudia Giraud
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