Artissima 2019 a Torino: le prime immagini dalla ventiseiesima edizione della fiera

Ad una prima visione di insieme questa edizione Artissima, come di consueto all’Oval, si contraddistingue per un ritorno delle installazioni. Magari piccole, talvolta medie, grandi, diffuse, che invadono gli stand o li frammentano. C’è un’atmosfera positiva, di gallerie che osano un po’ di più. C’è anche molta pittura, un tempo la grande assente in una fiera che si pone come avamposto di ricerca internazionale, oggi invece immancabile in ogni manifestazione di qualità. La ventiseiesima edizione della fiera, diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, riconfermata fino al 2021, conta 208 gallerie, di cui 129 straniere da 43 paesi, con una buona partecipazione anche dal Brasile, da Dubai, da Taipei, dal Giappone, dall’Africa e così via. Non è un caso che tra le novità di questa edizione ci sia anche il format Hub Middle East, una ricognizione sulle gallerie, le istituzioni e gli artisti attivi in Medioriente grazie alla collaborazione tra Fondazione Torino Musei e Sam Bardaouil e Till Fellrath (fondatori della piattaforma curatoriale Art Reoriented) e che presenta una ricca selezione di spazi da Teheran, Gedda, Il Cairo, Beirut, Tel Aviv e così via. Eccezionale la sezione Disegni, con una altissima qualità nelle proposte (ad esempio John Bock da Giò Marconi) e piena di storie da scoprire è invece Back to the Future, con ad esempio Betty Danon alla Galleria Tiziana Di Caro o Kimiyo Mishima da Sokyo. Last but not least merita una prima menzione speciale la sezione New Entries, dedicata alle gallerie per la prima volta in fiera: buona la selezione degli spazi e belli e ricercati i progetti curatoriali. Da non perdere. Ecco le prime immagini, in attesa, come di consueto delle nostre classifiche in diretta da Artissima.

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