10 stand da non perdere ad Artissima. La selezione di Artribune
Tra Disegni, New Entries e Back to the Future, ma anche nella main section. Ecco le 10 proposte che ci hanno convinto di più quest’anno
Siamo al terzo giorno di fiera e come di consueto arrivati a questo punto della manifestazione vi segnaliamo i 10 stand da non perdere. Tra i corridoi ci sono buone proposte che generano stimoli e riflessioni interessanti sebbene con una presenza più accentuata di opere di medio e piccole dimensioni. Qualche esempio? L’ottimo lavoro di Bertille Bak da The Gallery Apart, vincitrice della terza edizione del Premio Mario Merz e che il prossimo anno vedremo in una grande mostra proprio qui a Torino. Menzione speciale poi per tutta la sezione Present Future dedicata ai talenti emergenti, affidata ad un comitato curatoriale coordinato da Ilaria Gianni: spiccano lo stand di A Gentil Carioca con Opavivará!, Magazzino con Namsal Siedlecki, House of Egorn con l’artista cinese aaajiao, anche vincitore della diciannovesima edizione del premio Illy Present Future. In generale le sezioni curatoriali hanno funzionato molto e continuano ad offrire una interessante bussola per il visitatore senza meta. Insieme ovviamente alla nostra selezione: ecco quali sono i 10 stand che ci hanno convinto di più.
– Santa Nastro
P420, BOLOGNA
Si scoprono sempre cose belle e interessanti da P420. In uno stand molto articolato che comprende opere di Paolo Icaro (in questi giorni omaggiato dalla GAM di Torino), Ana Lupas, Riccardo Baruzzi, Irma Blank, tra gli altri, spicca il lavoro di Piero Manai, erede esistenziale di Giorgio Morandi, scomparso nel 1988 a Bologna a soli 37 anni. Veramente da non perdere.
LUMEN TRAVO, AMSTERDAM
La sezione Disegni è tra le migliori in fiera. Non è una novità: da quando è stata istituita molte delle proposte più interessanti arrivano da questi corridoi. La galleria di Amsterdam Lumen Travo presenta una bella selezione dell’artista Otobong Nkanga, dove il “disegno” evolve in qualcosa di molto più multidisciplinare e materico, ricavando energia dalle forze più profonde della natura.
MAZZOLENI, LONDRA-TORINO
Riporta in un’altra dimensione questo stand di Mazzoleni, che in maniera articolata e molto coraggiosa sceglie di dedicare ampio spazio (anche con un bel libretto ad hoc di accompagnamento) al famoso progetto Red Regatta di Melissa McGill, un’indagine sui processi di turistificazione delle città d’arte e sull’impatto ambientale che pone un focus sulla città di Venezia. E sei subito in Laguna.
MENO PARKAS, KAUNAS- DUSSELDORF
Una galleria veramente interessante questa di Kaunas (poi sdoppiatasi con uno spazio tedesco) che arriva in fiera con un ottimo quartetto di artisti lituani: Agnè Jonkutè, Patricija Gilyté, Jonas Gasiūnas, Žilvinas Landzbergas. Accoglie il pubblico con un originale display in apertura: un enorme Hidden Sun in pvc che incornicia l’intero spazio e i tanti interventi. Il tema è infatti Non rimanere in superficie. Immergiti. Immergetevi anche voi.
RAFFAELLA CORTESE, MILANO
Siamo nella sezione Disegni (la Cortese ha anche un altro stand in fiera) con la personale di Anna Maria Maiolino che seduce con una serie grafica in bianco e nero, agile, fresca, piena di lirismo ma anche di movimento.
TUCCI RUSSO, TORINO/ TORRE PELLICE
La galleria di Torre Pellice presenta il bello stand della artista tedesca, residente da anni in Italia, Christiane Löhr che si presenta in fiera, nella sezione Disegni, con il suo fare rigoroso e poetico. Tutto muove le mosse da un rapporto intenso, profondo con la natura. Da non perdere.
SOMMER, TEL AVIV
Tra le novità significative di questa edizione di Artissima c’è il focus sul Medio Oriente, Hub Middle East. Qui si trovano proposte interessanti e sguardi inediti. Come quelli messi in campo dalla galleria di Tel Aviv Sommer che si presenta in fiera con gli artisti Yael Bartana, Michal Helfman e Lihi Turjeman. Il dialogo intergenerazionale tra la Bartana, nata nel 1970, e la Turjeman, 1985, è veramente efficace.
Z20, ROMA
Stand interessante tutto dedicato a Krištof Kintera con alcune opere inedite realizzate appositamente per la fiera. L’artista come spesso nella sua pratica utilizza scarti, soprattutto scarti tecnologici, schede madre, vecchi computer, transistor, circuiti… Non adatto ai deboli di stomaco, ma molto agli amanti di Blade Runner: le opere mostrano questi oggetti nel processo di consunzione che emanano un odore molto forte e offrono una riflessione profonda sulla vita degli oggetti.
GALERÍA ESPACIO MÍNIMO, MADRID
Sicuramente Back to the Future è un’altra delle sezioni più efficaci della fiera, ricca di storie da scoprire. Da non perdere ad esempio lo stand di Peter Kilchmann o quello di Christian Stein dedicato a Remo Salvadori. Ma la nostra preferenza ricade sul lavoro di Liliana Porter, artista di origine argentina, classe 1941 residente a New York, che opera sui limiti tra realtà e finzione.
MATÈRIA, ROMA
È ideato anche in collaborazione col nostro Pericle Guaglianone lo stand, nella sezione New Entries, di questa arrembante galleria romana, con echi dell’esperienza materana di Mario Cresci, che mette infatti insieme il lavoro del grande fotografo con la pittrice romana Marta Mancini. Due lavori molto diversi, anzi radicalmente opposti, ma l’aritmia tra le due ricerche crea una bella jam session.
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