Paratissima Torino pensa in grande negli enormi spazi dell’ex Accademia Artiglieria. Le foto
Tra le Think BIG, la nuova sezione della fiera d’arte emergente, colpiscono i laser in fibra ottica di Carlo Bernardini che accolgono il pubblico all’ingresso: sarà la nuova installazione di Luci d’Artista della città
È la fiera più amata dal pubblico torinese che ogni volta si chiede quale luogo di Torino la rassegna abbia rimesso in vita per farne la propria sede: una peculiarità premiata sempre da folle di visitatori, curiosi di vedere un pezzo della città in una veste inedita. Stiamo parlando di Paratissima che, per la sua quindicesima edizione, si è spostata in pieno centro, nel cuore di comando della città, tra piazza Castello, il Teatro Regio, e la Cavallerizza, recentemente colpita da un incendio, e la Mole Antonelliana, per inserirsi in uno spazio immenso, di quasi 12mila mq, in quello che un tempo era la “Reale Accademia”, una scuola per la formazione dei giovani gentiluomini alla vita di corte, poi diventata Accademia Artiglieria, e ora dismessa. È un luogo dove ci si perde in una quantità un po’ eccessiva di informazioni e opere perché ruota tutto intorno alla corte centrale, da dove si diramano i vari ingressi delle palazzine di tre piani ben segnalati e organizzati per temi e sezioni: Multiversity Exhibition, Bootique – Fashion & Design, ICS – Independent Curated Spaces, N.I.C.E. Exhibitions, G@P – Galleries at Paratissima. Valgono una menzione Think BIG, la nuova sezione dedicata alle installazioni fuori misura che raccoglie nomi come Giacomo Costa, Robert Gligorov, Cracking Art, dove spiccano i fasci luminosi in fibra ottica di Carlo Bernardini che accolgono il pubblico all’entrata; e Ph.ocus – About Photography, dedicata alla fotografia contemporanea, dove per accedere si sale la lunga scala a chiocciola di una torre con vista sul Teatro Regio. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
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