Fiere d’autunno a Torino: confermata l’art week a novembre, con un pre e post evento di 2 mesi
Le fiere torinesi stanno lavorando per aprire in autunno la settimana dell’arte nel rispetto delle misure anti-Covid: da un’Artissima in versione ibrida al cambio di sede di The Others, ecco tutte le novità e anticipazioni
A Torino le fiere stanno lavorando in questi giorni per riaprire e far ripartire in qualche modo il sistema arte in ottica art week autunnale: Artissima con la piattaforma online Fondamenta appena conclusasi e con la conferma delle sue date a novembre, diversamente da Miart che slitta di fatto al prossimo anno, diventando in assoluto la prossima fiera in ordine cronologico in Italia; Flashback con un appuntamento quotidiano online e il progetto Opera Viva Barriera di Milano verso l’edizione di novembre; The Others con una decima edizione celebrativa nella nuova sede di Torino Esposizioni; Paratissima con l’annuncio dell’allungamento della durata della rassegna a due mesi (fine ottobre-inizio dicembre) e Dama puntando esclusivamente sul Live Program. Ecco nel dettaglio cosa aspettarci in autunno…
-Claudia Giraud
ARTISSIMA
Artissima si farà come di consueto a novembre: sono già disponibili sul sito le date, 6-8 novembre, che si terranno come sempre all’Oval. “Stiamo lavorando alla fiera 2020 e Artissima sarà al centro della ripartenza del mese del contemporaneo a Torino”, ci conferma la direttrice Ilaria Bonacossa. “Proprio in occasione di Artissima, infatti, musei come il Castello Rivoli di Rivoli, la Fondazione Merz, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il Museo Ettore Fico presenteranno le loro nuove mostre”. Intanto la fiera torinese si è portata avanti organizzando Fondamenta, un progetto digitale che fino al 5 luglio ha fatto incontrare virtualmente pubblico, artisti e gallerie: un format sperimentale che, visto il successo, affiancherà, anche se in forma diversa, la dimensione fisica della fiera. “Artissima 2020 si svolgerà per la prima volta in modalità ibrida online/offline: sul web verrà lanciato un nuovo progetto speciale dedicato alle sezioni curate, e allo stesso tempo avrà luogo la fiera fisica con i nostri espositori e collezionisti italiani e stranieri. Sarà una fiera più piccola e più intima, di grande qualità”, continua Bonacossa. “Alcuni espositori stranieri, provenienti da Paesi che hanno ancora maggiori problemi con il Covid, ci stanno chiedendo più tempo per poter definire la modalità della loro partecipazione in fiera. Con le gallerie del comitato – Altman Siegel, Isabella Bortolozzi, KOW, Maureen Paley, Gregor Podnar, Monitor, Raffaella Cortese e P420 – stiamo definendo una nuova timeline, in un anno così particolare, per sostenere le gallerie nella ripartenza”.
Artissima
6-8 novembre 2020
OVAL Lingotto Fiere, via Giacomo Matté Trucco, 70
FLASHBACK
Anche Flashback, la fiera dell’arte divisa tra antico, moderno e contemporaneo, conferma la propria presenza a novembre, nelle date del 5-8 novembre, come di consueto al Pala Alpitour. Nel 2020 la fiera, fondata nel 2013 da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, giunge al suo VIII anno con un nuovo e importante capitolo del proprio racconto. “Il tema scelto per questa edizione è Ludens, titolo che trae spunto dal gioco degli scacchi, in particolare dal racconto fantastico/umoristico di Roger Zelazny La variante dell’Unicorno, una partita a scacchi tra un unicorno e un essere umano”, spiegano le due direttrici. “Ludens sono dunque i “giocanti” al gioco per eccellenza: gli scacchi. Dentro le 64 caselle, bianche come la vita e nere come la morte, c’è l’intero spettro delle passioni che l’essere umano prova nella sua esistenza. E la partita è la vita. Perché gli scacchi sono un gioco complessissimo, dalle dinamiche variabili e infinite, dalla possibilità combinatoria immensa. Nella non finitezza di tali variabili e nella possibilità di scegliere si manifesta la libertà dell’uomo, a ciascun Ludens è data la propria “variante” di gioco perché Ludens sono tutti gli individui pienamente liberi e coscienti di poter agire sul mondo ricreandolo attraverso la creatività. In più quest’anno, armate di ottimismo e senso di responsabilità, abbiamo ritenuto di dover dare un contributo ulteriore: è nata una nuova sezione OneShot, in cui le gallerie potranno presentare un’unica opera dalle importanti caratteristiche culturali, storiche e artistiche; lo scorso anno erano presenti alcuni capolavori (Gauguin, Canova, Sargent…), opere che ci hanno suggerito quanto fosse importante uno spazio sia fisico che comunicativo dedicato e così abbiamo fatto”. In attesa dell’autunno, la fiera propone fino a novembre FLASHBACK DAY-BY-DAY, un programma quotidiano di dirette sui canali social della fiera d’arte, presentando cinque rubriche online, cinque momenti di incontro e condivisione sui canali social della manifestazione: Lab, Art Class, Storytelling, Talk e Sound. “Il viaggio reale e virtuale di Flashback riparte per il suo pubblico da qui”, concludono le direttrici: “dal progetto speciale Flashback è Opera Viva ai laboratori didattici, dal sound allo storytelling, dai talk fino alle lezioni d’arte ‘tutta contemporanea’”. Infine, aspettando novembre, continua il progetto, che confluirà nella settimana della fiera, Opera Viva Barriera di Milano, ideato dall’artista Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro, nella ormai iconica rotonda di Piazza Bottesini nel quartiere di Barriera, progetto che quest’anno si amplia coinvolgendo ancora più artisti e rinnovando l’open call (ne avevamo parlato qui e qui). Il 9 luglio alle 19 in diretta Facebook sarà inaugurato il terzo manifesto del progetto, Viva questo mondo di merda di Serena Fineschi.
Flashback 2020
5-8 novembre 2020
Pala Alpitour, Corso Sebastopoli 123
http://www.flashback.to.it/it/program/
THE OTHERS FAIR
Anche The Others Fair – la fiera d’arte indipendente ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini – si farà a novembre e celebrerà quest’anno la sua decima edizione nella nuova sede del Padiglione 3 di Torino Esposizioni con un allestimento che permetterà al pubblico di godere di un display espositivo unico nel suo genere e mai visto nelle fiere d’arte contemporanea. “La volontà di accogliere espositori e visitatori in totale sicurezza, nel rispetto delle indicazioni degli ultimi decreti, ha stimolato la ricerca di una nuova sede. Per l’edizione 2020 The Others si svolgerà nei 3.880 mq di spazio dedicato all’esposizione fieristica (anche se dell’auto), purtroppo in disuso da molti anni e in grave stato di abbandono”, ci racconta Roberto Casiraghi. “Si tratta del Padiglione 3 di Torino Esposizioni, per l’appunto ex centro fieristico progettato da Ettore Sottsass senior nel 1938 con la collaborazione di Pier Luigi Nervi. Il Padiglione 3, disegnato da Pier Luigi Nervi nel 1950 si sviluppa lungo via Petrarca ed è caratterizzato da una volta a vela nervata, poggiante su quattro arcate inclinate. Inserito dalla Getty Foundation fra i capolavori di architettura mondiale del XX secolo, il complesso di edifici si trova vicino al centro della Città, all’interno dello storico Parco del Valentino. Un contenitore spettacolare che tornerà finalmente a rivivere, grazie ad un allestimento esclusivo, un articolato progetto curatoriale e un densissimo programma culturale”. Nuovo anche il Board curatoriale, sempre sotto il coordinamento di Lorenzo Bruni, e che vede la partecipazione di Elisa Carollo, Adam Carr, Dobrila Denegri, Katerina Filyuk e Elda Oreto. La proposta espositiva della decima edizione è in lavorazione come ci racconta ancora Casiraghi: “Ad essere confermate saranno le modalità sperimentate nella passata edizione (2019) come l’attenzione alla formazione attraverso la collaborazione con gli studenti di cinque diverse accademie italiane d’eccellenza, la Web Tv che ha lo scopo di rendere permanente il dibattito sui vari aspetti del sistema dell’arte e che ha portato alla decisione di sviluppare il progetto di una rivista online per un dibattito lungo tutto l’anno. Nuovo è l’impianto delle sezione che rispecchia l’esigenza di dare voce ai nuovi attori e alle modalità che sono emerse con forza negli ultimi anni e che la pandemia ha reso una necessità non secondaria.Tre nuove sezioni e tre nuovi focus ma di più non possiamo ancora dire”.
The Others Fair
Novembre 2020
Torino Esposizioni, Corso Massimo d’Azeglio, 15
PARATISSIMA
Paratissima, la fiera d’arte degli artisti indipendenti, dopo 15 anni annuncia invece un cambio di modello: anziché 5 giorni concentrati in una sola settimana, durante l’Art Week di Torino, Paratissima estenderà la sua durata su circa due mesi, dal 23 ottobre all’8 dicembre, offrendo di volta in volta al pubblico contenuti nuovi e diversi. Confermata la sede dell’ex Accademia Artiglieria di Torino, ma variano quindi i tempi di fruizione dedicati alle sezioni di arti visive, gallerie d’arte e fotografia che compongono l’intero evento che si trasforma in Paratissima Art Station: da punto di incontro, di partenza o di arrivo a matrice di scambi e relazioni, nonché luogo di transito e di libera circolazione per l’arte e le sue nuove proposte. “Se c’è una caratteristica che viene riconosciuta a Paratissima”, spiega Lorenzo Germak, founder di Paratissima, “è quella di non riuscire a stare ferma e di essere in continua crescita. Per questo, quest’anno Paratissima conferma la propria vocazione al cambiamento: con Paratissima Art Station vogliamo migliorare ulteriormente la cura dei contenuti espositivi, offrendo agli artisti che partecipano all’evento un servizio più dedicato ed attento, e alla città un periodo di continuità di iniziative che non si esauriscano nell’arco di una settimana”. Quattro gli appuntamenti in programma: dal 23 ottobre al 1° novembre le arti visive con le mostre collettive a tema curate dai giovani curatori di Nice; dal 6 all’8 novembre le gallerie d’arte; dal 13 al 22 novembre le mostre di arti visive curate dalla direzione artistica; dal 27 novembre all’8 dicembre la fotografia.
Paratissima Art Station
23 ottobre – 8 dicembre 2020
ARTiglieria Con/temporary Art Center, ex Accademia Artiglieria, Piazza Accademia Militare 3
http://paratissima.it/paratissima-torino-2020/
DAMA
Anche DAMA, il progetto espositivo indipendente organizzato e curato da Giorgio Galotti, conferma la sua presenza a novembre, nelle date dal 4 all’8 novembre, ma con delle sostanziali novità. Per la sua quinta edizione punterà esclusivamente sul Live programme – il programma focalizzato sui linguaggi più complessi dell’arte come il video e la performance – e sospenderà per un anno il coinvolgimento delle gallerie da un punto di vista economico, anche se non è ancora ben chiaro dove si svolgerà il tutto e in quali modalità. “La sede di Palazzo Birago resterà chiusa”, ci assicura lo staff di DAMA, “e non essendo coinvolte le gallerie anche la sede principale di Palazzo Coardi è in discussione, ma per necessità di progetto sveleremo tutto a settembre”. Ci sarà, poi, una ristrutturazione del board curatoriale – con Ludovica Parenti e Elise Lammer, entrambe curatrici dal 2020 – che porrà le basi per un’impostazione di lunga durata che punterà a condurre il pubblico di DAMA fino all’edizione 2021 attraverso un percorso più organico. “Con grande piacere infine confermiamo la collaborazione con Siliqoon, agenzia che si occuperà di selezionare un artista che interpreterà per il secondo anno l’identità grafica di DAMA”.
DAMA
4-8 novembre 2020
https://www.d-a-m-a.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati