La (non) art week di Torino continua. La fiera The Others apre la sua sede per poche ore. Le foto
Erano andate esaurite le prenotazioni per le visite guidate nell’edificio vuoto progettato da Sottsass e Nervi, previste dal 6 all’8 novembre: ora sono tour virtuali. La stessa sede ospiterà la fiera nel 2021 e anche The Phair
Anche The Others Fair, annullata come Artissima, è riuscita in extremis a dare il suo contributo a questa inconsueta (non) art week a Torino: ha aperto le porte (anche se solo per la stampa) del Padiglione 3 di Torino Esposizioni, uno dei capolavori abbandonati dell’architettura contemporanea, opera di Ettore Sottsass senior e di Pier Luigi Nervi, nell’ultimo giorno disponibile prima del lockdown (il Piemonte è zona rossa).
THE OTHERS FAIR 2020
“In questo momento così difficile volevamo esserci”, ci ha confidato il direttore della fiera di arte emergente Lorenzo Bruni, “e dare un segnale forte per la culturacon una proposta di progettualità che vedrà nel 2021 di nuovo protagonista Torino Esposizioni: a maggio con la fiera di fotografia The Phair e a novembre con la decima edizione di The Others”. In pochi giorni erano andate esaurite le prenotazioni per le visite guidate (quasi 500 gli iscritti) previste dal 6 all’8 novembre nell’edificio vuoto. Ma poi il Dpcm ha spazzato via anche l’ultima speranza di dare corso al nuovo progetto Padiglione 3, che Nervi! e, così, in quelle stesse date, le visite si trasformeranno in tour virtuali sul sito. “Avevamo preso un impegno con la Città: rendere nuovamente disponibile e fruibile questo affascinante spazio firmato dal grande Pier Luigi Nervi”, affermano gli ideatori di The Others, Roberto Casiraghi e Paola Rampini. “Per ora, condivideremo con il pubblico contenuti digitali selezionati, ma stiamo già verificando con gli enti competenti la possibilità di riaprire alle visite gratuite il Padiglione 3 alla fine del lockdown. È un omaggio a chi ha sostenuto la fiera fino ad oggi: il pubblico, gli espositori, gli affezionati, i curiosi”.
IL PADIGLIONE 3 DI TORINO ESPOSIZIONI
L’enorme spazio di 3.880 mq avrebbe dovuto ospitare 56 espositori tra gallerie, spazi no profit, la novità rappresentata dagli studi legali produttori di contenuti culturali, tutti dislocati in un innovativo allestimento a stella: un centro e una serie di bracci che permettevano distanziamento fisico. “Una modalità diversa che prenderà piede nei prossimi anni”, ci ha assicurato Casiraghi, “non vendiamo più il metro quadro, ma il metro lineare di parete”. Al posto degli stand campeggia, invece, un grande cubo graficizzato, esternamente con la storia di Torino Esposizioni e dei numerosi avvenimenti che ha ospitato nel corso degli anni (ha ospitato anche Artissima nel 2001 e Paratissima nel 2014), e internamente con il racconto delle nove passate edizioni di The Others, attraverso i suoi manifesti e le immagini raccolte in un video. Ecco le foto…
– Claudia Giraud
https://www.theothersartfair.com/
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