The Phair ci riprova. La fiera di fotografia a maggio a Torino. Le anticipazioni del direttore
Dal 27 al 30 maggio i 4mila mq del Padiglione 3 a Torino Esposizioni ospiteranno 50 gallerie italiane ma anche straniere che lavorano in Italia: “un inno all’italianità che incontra il mondo”. Ne abbiamo parlato con i suoi ideatori
Dopo il blitz di poche ore di The Others Fair durante la (non) art week torinese, Torino Esposizioni è di nuovo protagonista con un’altra creatura di Roberto Casiraghi e Paola Rampini. Il Padiglione 3, edificio aulico progettato da Pier Luigi Nervi e realizzato nei primi anni ’50 – per oltre mezzo secolo a Torino la sede dei più importanti eventi internazionali (uno su tutti il Salone dell’Automobile) e poi dopo le Olimpiadi invernali del 2006 caduto un po’ nel dimenticatoio – ospiterà infatti The Phair dal 27 al 30 maggio 2021. “The Phair è la fiera che parla di e attraverso le immagini, è dedicata non solo ai fotografi ma anche e soprattutto agli artisti che si esprimono utilizzando il mezzo fotografico. È aperta quindi alle gallerie d’arte contemporanea non necessariamente specializzate in fotografia: 4mila mq per 50 selezionati espositori, tutti con la medesima metratura degli spazi”, raccontano ad Artribune i due ideatori della fiera.
LA SECONDA EDIZIONE DI THE PHAIR
“La seconda edizione di The Phair è un inno all’italianità che incontra il mondo perché presenta a un pubblico nazionale e internazionale la progettualità e la forza delle gallerie italiane, sia quelle che lavorano in Italia che quelle che lavorano all’estero, ma anche quelle straniere che lavorano in Italia”. The Phair – un neologismo che è un manifesto, sintesi di Photography e Fair – è quindi una fiera dedicata alla fotografia, all’immagine come evento concettuale prima che tecnico e descrittivo del reale. Al suo debutto nel 2019, sotto la guida del direttore di The Others Fair, Lorenzo Bruni, aveva prefigurato di affiancarsi a un nuovo evento nel 2020, un “Festival della Fotografia fatto, su indicazione del Ministero dei Beni Culturali, da CAMERA, dalla Città, dalla Regione, ecc.”, ci spiegava Casiraghi.
LA COMBO CON FO.TO
“Sarà la prima edizione di un grande festival che nasce come il tentativo degli enti locali di costruire un’occasione legata sempre all’arte contemporanea, ma in primavera, e allargare lo spettro che oggi è concentrato solo a novembre”. Poi è saltato tutto, spazzato dalla pandemia. Quest’anno, quello che è certo è che The Phair si affiancherà alla terza edizione della kermesse dedicata alla fotografia a Torino, Fo.To – Fotografi a Torino, anche in virtù del suo formato diffuso in città, come ci conferma Casiraghi: “La città alla fine di maggio si vestirà di un nuovo abito tutto a colori per una settimana legata all’immagine. Musei, gallerie, fondazioni, spazi pubblici e privati faranno vivere la città di una nuova e più brillante luce”.
-Claudia Giraud
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