A Madrid la settimana dell’arte si fa a maggio. Ben quattro fiere in programma
La settimana dell’arte a Madrid trasloca in primavera. Quattro fiere anticipano di oltre un mese ArcoMadrid, animando la città nell’ultimo weekend di maggio
Tra cambi di date e cancellazioni di eventi per il dilagare della pandemia, quattro delle fiere minori che di solito animano la capitale spagnola durante la settimana di ArcoMadrid (tra la fine di febbraio e i primi di marzo) hanno scelto quest’anno di riunirsi in un nuovo appuntamento collettivo primaverile. Solo la direzione di JustMad ha preferito coincidere con le date annunciate già in autunno per la quarantesima edizione di ArcoMadrid, in programma tra il 7 e l’11 luglio prossimo. Dopo il successo di Estampa – la fiera dei collezionisti spagnoli svoltasi con apparente normalità ai primi di aprile nel padiglione 6 di Ifema – la città è ora in attesa di accogliere le novità artistiche di Drawing Room, Art-Madrid, Urvanity e Hybrid, in calendario tra mercoledì 26 e domenica 30 maggio. Un clima generale di fiducia – tra calo dei contagi e aumento vertiginoso della campagna di vaccinazione – sembra favorire un ritorno di gallerie, collezionisti e artisti, con l’obiettivo di rianimare le tradizionali dinamiche del mercato dell’arte. Il numero delle gallerie straniere presenti è ovviamente ridotto e limitato anche l’ingresso del pubblico, per evitare assembramenti negli spazi espositivi. In una Madrid che, durante l’inverno non ha mai chiuso i battenti di musei, cinema e teatri, la voglia di ritrovarsi nel segno dell’arte contemporanea è comunque palpabile.
– Federica Lonati
DRAWING ROOM, ARTE CONTEMPORANEA SU CARTA
La sesta edizione di Drawing Room, piccola e raffinata rassegna dedicata al disegno contemporaneo (e, in generale, ad opere su carta) si svolge come sempre nel Palacio de Santa Barbara, tra Chamberi e Chueca. La fiera diretta da Monica Álvarez si riconferma un osservatorio privilegiato sulla creatività iberica, avendo mantenuto in autunno l’edizione a Lisbona. Sono solo tredici le gallerie presenti a Madrid quest’anno, e provengono tutte dalla Spagna e Portogallo. In alternativa, Drawing Room ha lanciato dal 15 maggio la prima edizione virtuale, alla quale partecipano anche gallerie straniere. Fra queste, le italiane Bi-Box Art Space di Biella (che presenta gli oggetti effimeri di culto, disegnati come still life fotografici, di Marco La Rocca) e UfoFabrik di Trento (che rappresenta Francesco Casolari, autore di una serie di immaginarie città del futuro disegnate con delicatezza a colori).
Palacio de Santa Barbara, Plaza de Santa Barbara. Dal 26 al 30 maggio. www.drawingroom.es
ARTMADRID, NUOVE TENDENZE SOTTO LA GALLERIA DI CRISTALLO
L’arte contemporanea sotto la galleria di Cristallo del Palacio de Cibeles (sede del Comune di Madrid e di CentroCentro) è un appuntamento fisso da ormai sedici anni. Sono trentadue le gallerie presenti in questi giorni ad ArtMadrid, otto delle quali partecipano per la prima volta alla rassegna forse più classica e commerciale del panorama madrileno. Tra queste, Out of Africa di Sitges, in Catalogna, offre uno spaccato dell’arte contemporanea africana, mentre destano curiosità le proposte artistiche provenienti da Kaunas, in Lituania, e da Teheran. Ritorna dopo qualche anno ad ArtMadrid la galleria Unique Contemporary di Torino. Nuovi e personalizzati anche i programmi per i collezionisti, guidati da Pia Rubio; la critica d’arte Natalia Alonso cura invece un percorso critico tra gli stand con dodici opere che si ispirano al tema dell’arte dell’abitare.
Palacio de Cibeles, plaza Cibeles s/n. Dal 26 al 30 maggio
www.art-madrid.com
URVANITY, PASSIONE PER L’ARTE URBANA
Anche Urvanity, la fiera dell’arte urbana, opta per l’edizione primaverile che si svolge come sempre negli ampi spazi del COAM, il Collegio degli architetti di Madrid. La quinta edizione della rassegna dedicata alla nuova arte contemporanea (post-graffiti, pop surrealismo e nuova pop art) ospita ventotto gallerie, alcune provenienti da New York, Gran Bretagna, Caracas e Colombia; nessuna presenza purtroppo dall’Italia, mentre tra gli artisti spicca l’italiana Laurina Paperina. L’appoggio di collezionisti e fondazioni private ha reso questa giovane fiera un appuntamento consolidato e apprezzato dal pubblico, dando visibilità anche in Spagna ad artisti internazionali come Bansky, Miss Van, Shefard Fairey, D*Face o a spagnoli come Okuda Leal, Albert Piña e Cesc Abad. Oltre ai consueti interventi di streetsart per la città, novità dell’edizione 2021 è lo spazio Young Galleries e Urvanity Lab, collezione di opere in serie, a prezzi democratici, di Boa Mistura, Add Fuel e Rorro Berjano per stimolare nuove forme di collezionismo.
COAM, calle Hortaleza 63, dal 27 al 30 maggio
www.urvanity-art.com
HYBRID, NUOVE TENDENZE IN UNA STANZA D’HOTEL
Cambio di location per Hybrid, la fiera alternativa che sfrutta gli spazi di un hotel per proporre le ultime tendenze dell’arte, in un incontro intimo e inusuale fra artisti e pubblico. Dal sesto piano del nuovissimo Hotel Riu, aperto nel 2019 nell’iconico edificio España che domina l’omonima piazza, si gode una vista mozzafiato a 360 gradi su Madrid e i suoi monumenti. Un’occasione in più per visitare le gallerie che partecipano alla tre giorni di esibizione: progetti nazionali e internazionali con forte carattere di installazione, proposte sperimentali e artisti emergenti. Meglio però riservare i biglietti online: l’ingresso è per fasce orarie e a numero ridotto, per evitare affollamenti nelle stanze dell’hotel. Venti gli espositori della quinta edizione di Hybrid: da segnalare la collaborazione di alcune istituzioni nazionali come il Foro culturale di Austria, l’Officina Economica e culturale di Taipei e Centro Sefarad-Israel di Madrid.
Hotel Riu, Plaza de España. Dal 28 al 30 maggio
www.hybridart.es
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