Apre miart 2021. Le prime immagini e impressioni dalla fiera d’arte milanese

Ecco le prime immagini della venticinquesima edizione della fiera d’arte contemporanea milanese, con la direzione artistica di Nicola Ricciardi e aperta al pubblico fino al 19 settembre

Riaccende i motori miart, la fiera milanese dedicata al contemporaneo che torna in presenza. Una ripartenza molto attesa, dopo oltre un anno di incertezze e slittamenti dettati dalla crisi pandemica che si è riversata sul mercato e sull’attività delle gallerie. L’edizione 2021, la prima con Nicola Ricciardi alla direzione artistica, vede 145 espositori – un numero leggermente minore rispetto agli anni precedenti – provenienti dall’Italia e da altri 20 paesi. Cinque, invece, le sezioni che strutturano la proposta artistica: Established Contemporary, Established Masters, Emergent, Decades e Generations.

Nuovo anche il layout fieristico, che occupa quest’anno il primo piano di Fiera MilanoCity e si dispone in un allestimento ampio, arioso e nel complesso ben bilanciato con solo qualche problema di segnaletica tra le sezioni e qualche difficoltà di comprensione quando si tratta di passare da una zona all’altra. C’è anche un bar luminoso, che non guasta. Tornare in presenza è quindi un passo decisivo, anche se la temperatura è variabile: tra chi è entusiasta di rincontrare i collezionisti e partecipare a una così importante kermesse, e chi teme che l’affluenza (e, di conseguenza, gli affari) sarà molto più scarsa degli anni pre-Covid. Difficile ancora prevedere l’andamento dell’edizione 2021 di miart, dopo un anno di stravolgimenti. Se durante le ore di montaggio degli stand, nei giorni passati, la sintesi era “ottimismo e paura” come ha abilmente sintetizzato un gallerista, gli istanti successivi all’apertura riservata a vip e stampa sono stati salutati con po’ di sollievo. “Non mi aspettavo tutta questa gente” dice un mercante, “io sinceramente non mi posso lamentare” replica quello di fronte segnalando di aver visto tanta bella gente. Nonostante qualche ovvia defezione dell’estero, la qualità (ma anche la quantità tutto sommato) delle persone intervenute all’opening sembra essere stata apprezzata dagli espositori. I conti si faranno alla fine e gli entusiasmi eccessivi sono fuori luogo, ma le paure di una fiera disertata dal pubblico e dai collezionisti riottosi a passare ore in mascherina sembrano spazzate via come del resto successe la settimana scorsa per il Salone del Mobile. Intanto nella gallery le prime immagini dagli stand.

www.miart.it

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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