Bologna Art Week 2022. Ecco tutti i premi assegnati durante Arte Fiera
Artisti, gallerie e non solo: ecco chi è stato premiato durante l’ultima edizione della fiera bolognese, con giurie composte da curatori, critici e collezionisti
Dopo avervi raccontato come è andata l’edizione 2022 di Arte Fiera – qui, a proposito, troverete le nostre impressioni sui migliori stand in mostra –, è tempo di tirare le somme, a partire dai premi assegnati ad artisti e non solo durante l’art week di Bologna. Ve li proponiamo in questa carrellata.
BMPS COLLECTION
Ad aggiudicarsi il premio è l’artista Max Frintop, con l’opera Unlock Origin (2021), rappresentato dalla Galleria A+B. La giuria composta da Stefano Pirrone, Maria Villa e Saverio Verini ha premiato il lavoro di Frintop per la sua pittura, che “si colloca nel solco dell’astrazione: una ricerca che, anche attraverso il colore e la gestualità, evoca una dimensione in cui i riferimenti spaziali si dissolvono, senza tuttavia mai collassare, mantenendo la composizione in uno stato di vibrante equilibrio. Nella scelta finale, la giuria ha tenuto inoltre in considerazione la destinazione dell’opera, privilegiando un lavoro in continuità con la collezione della sede di Banca Mediolanum a Padova, dove sarà esposta”.
PREMIO ARTE E PROGETTO DI JACOBACCI&PARTNERS
La giuria composta da Elena Re, Luca Lo Pinto e Giorgio Fasol ha premiato la galleria Vistamare (Milano – Pescara), per aver dimostrato “fin dalla sua nascita una grande coerenza e qualità nella scelta degli artisti e nell’attività espositiva, facendo dialogare figure di diverse generazioni, come conferma lo stand proposto in fiera. Lo stand coniuga questi elementi all’interno di un progetto installativo ideato da Airò come una grande partitura visiva, condivisa con il silenzio colorato di Spalletti e il rumore in bianco e nero di Jodice”.
PREMIO ROTARY
La galleria Schiavo Zoppelli di Milano si aggiudica il Premio Rotary, per “l’allestimento organico e coinvolgente che accoglie l’osservatore in un contesto visivo in cui sono posti in dialogo i dipinti di Simone Berti con le sculture di Francesco Ardini”, motiva la giuria composta da Silvia Evangelisti, Raffaella Galliani, Silvia Grandi, Maura Pozzati e Matteo Zauli.
PREMIO OSVALDO LICINI BY FAINPLAST
Ad aggiudicarsi il Premio Osvaldo Licini by Fainplast è l’artista Andrea Barzaghi con l’opera è una personale quindi non c’è titolo, rappresentato dalla galleria Lunetta11. La giuria composta da Roberta Faraotti, Damiano Gullì e Marianna Vecellio ha assegnato il premio all’artista per la sua “capacità di portare avanti una coerente indagine e riflessione sulla pittura e la sua storia e, al contempo, di saperla adattare alle problematiche della contemporaneità. Barzaghi arriva a stravolgere lo stesso mezzo pittorico operando passaggi dalla bi alla tridimensionalità. Ne deriva una pittura ‘espansa’ con la quale l’artista instaura un rapporto più libero e sperimentale, generativo di nuove potenzialità espressive. La figurazione di Barzaghi non è impositiva, non teme di confrontarsi con il grottesco e l’altro da sé, anzi si pone come un tentativo di sintesi della ricerca dello sconosciuto nell’umano”.
THE COLLECTORS. CHAIN PRIZE DI ART DEFENDER
Si intitola Old Studio, Sprezzatura III (2016) l’opera dell’artista Noé Sendas – rappresentato dalla Galleria MC2Gallery – e vincitrice di The Collectors. Chain Prize di Art Defender. La giuria composta da Walter Guadagnini, Roberto Spada, Ettore Molinario e Chiara Massimello ha assegnato il riconoscimento a Sendas perché la sua opera “risponde appieno ai criteri del Premio, rinnovando dall’interno una tradizione fotografica antica, che trova nell’elemento architettonico uno dei suoi temi canonici, nelle declinazioni che vanno dalla documentazione all’invenzione formale. Allo stesso tempo, l’autore gioca con le ambiguità della fotografia, sovrapponendo letteralmente una seconda immagine, a velare parzialmente la chiarezza della comunicazione visiva. Una sovrapposizione che amplifica i livelli di lettura dell’opera, fornendole una fertile dimensione concettuale. La figura umana diviene portatrice ulteriore di enigmaticità, presente ma in parte cancellata, segno anche della presenza fisica del fotografo che interviene sull’immagine, riappropriandosene attraverso un gesto di apparente negazione. Un’opera dunque essenziale e complessa allo stesso tempo, che rappresenta al meglio il percorso creativo dell’autore”.
PREMIO ANGAMC
Il Premio ANGAMC 2021 alla carriera è stato conferito ad Antonio Tucci Russo, “per il suo costante lavoro di ricerca, la proposta artistica di alto valore culturale e lo straordinario impegno di promozione dell’arte contemporanea svolto in cinquant’anni di attività”. A consegnare il premio ad Antonio Tucci Russo sono Mauro Stefanini (Presidente uscente dell’ANGAMC) e il Presidente neoeletto, alla presenza di Gianpiero Calzolari (Presidente BolognaFiere), Simone Menegoi (Direttore artistico di Arte Fiera) e del critico d’arte Lorand Hegyi.
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