Torna in presenza la BIAF a Palazzo Corsini a Firenze. Il programma
A tre anni dall'ultima edizione, la Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze torna ad affacciarsi sull'Arno a Palazzo Corsini
Giunta alla sua 32. edizione, torna in presenza la BIAF – Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, dal 24 settembre al 2 ottobre (con le giornate di preview il 22 e 23 settembre). E dopo essere stata ferma un turno nel 2021 a causa delle condizioni pandemiche, la più antica mostra mercato al mondo e quella di riferimento per l’arte italiana può finalmente ridare appuntamento ai grandi antiquari e agli appassionati nelle sale seicentesche di Palazzo Corsini. La rassegna, guidata dal Sindaco Dario Nardella come Presidente e dal Segretario Generale Fabrizio Moretti coadiuvati da un Comitato Direttivo riporterà così finalmente in mostra la selezione di tesori di qualità museale che da sempre la rende famosa e sarà anche l’occasione per festeggiare importanti attività di mecenatismo e ibridazioni tra arte classica e gaming contemporaneo. Oltre che provare a tornare a “essere una grande festa come lo è sempre stata”, come ci raccontava Fabrizio Moretti l’anno scorso, “non solo per il suo valore artistico ma anche per quello sociale, con la sua capacità di far incontrare le persone”.
IN MOSTRA L’ARTE DAL RINASCIMENTO AL NOVECENTO
E così, mentre gli eventi del mercato dell’arte riprendono serrati il proprio passo, almeno in occasione della BIAF a Palazzo Corsini si potranno dimenticare per un momento stand e corridoi sempre uguali e immergersi nell’atmosfera di una storica residenza fiorentina del Seicento affacciata sul fiume Arno e con terrazze panoramiche su Ponte Vecchio. La nuova edizione si annuncia già ricca di espositori di peso e variegata per tipologia di oggetti, periodi storici, provenienze geografiche. Ad alternarsi, dopo aver superato il vaglio rigoroso del vetting, saranno circa 80 antiquari e mercanti internazionali per un’ampia selezione di dipinti di ogni epoca, disegni, sculture, arredi, ceramica, gioielli, in un viaggio tra le epoche che attraversa l’arte del Rinascimento fiorentino e arriva al Novecento italiano e internazionale, così come ai tesori d’arte antica, romana, etrusca e medievale e alle vette più ricercate del design italiano ed internazionale.
DAL MONDO CLASSICO AL GAMING CONTEMPORANEO
Accanto alla classicità però alla BIAF quest’anno c’è spazio anche per l’innovazione tecnologica. Tra le iniziative previste durante la manifestazione avrà luogo, infatti, la proiezione di anteprima di Eternal Memories, il primo docu-game che mira a offrire un racconto contemporaneo dell’arte antica alle generazioni più giovani. Il gioco è stato prodotto per BIAF da Golem Multimedia, con la collaborazione di TuoMuseo e il sostegno di Consultinvest, e potrà essere scaricato gratuitamente sui vari dispositivi, sia in versione italiana che inglese, così da raggiungere una vasta platea di potenziali giocatori in tutto il mondo.
LA FLORENCE ART WEEK E LA TRADIZIONE DEL MECENATISMO
Intorno alla BIAF poi si articolerà anche la seconda edizione della Florence Art Week, con iniziative ed eventi organizzati in città da Le Maison di Via Tornabuoni, dalle gallerie di Via Maggio, Via de Fossi, Borgognissanti e dalle boutique di Ponte Vecchio. E sarà anche il momento in cui mettere in luce due iniziative di mecenatismo. La prima è quella ha consentito alla Fondazione Archivio Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia di avviare un’importante campagna di restauro di un nucleo di modelli in cera grazie al sostegno economico della Biennale dell’Antiquariato. Mentre alla Cattedrale di San Sepolcro arriverà la donazione di una pala d’altare di Durante Alberti da parte di Fabrizio Moretti e Eleonora e Bruno Botticelli, con il desiderio di commemorare in questo modo la memoria dei loro genitori. E in Piazza della Signoria Sergio Risaliti curerà un importante omaggio a Henry Moore in occasione dei 50 anni della grande mostra del 1972 sempre a Firenze a Forte Belvedere.
LA NUOVA GALLERIA LONDINESE DI MORETTI
In questi stessi giorni, intanto, lo stesso Fabrizio Moretti è pronto anche a inaugurare la nuova sede della sua galleria londinese Moretti Fine Arts. Aperta nel 2005, dopo un primo presidio fiorentino nato nel 1999, la nuova sede della galleria specializzata in Old Master sarà infatti dal primo luglio in Duke street, nel quartiere di St. James’s. “Questa galleria è esattamente come la volevo io”, racconta Moretti, “per quasi tre anni ne ho seguito tutti gli aspetti dal progetto iniziale ai piccoli dettagli, tutto sempre avendo in mente di valorizzare le opere. Non volevo semplicemente un luogo bello ed elegante”. Il progetto finale, firmato da Tomèf, si sviluppa su due edifici storici adiacenti e su tre piani per un totale di circa 800 metri quadri. Mentre la mostra inaugurale sarà dedicata alla pittura e scultura italiana dal XIV al XVII secolo, per la quale la galleria è conosciuta in tutto il mondo, con opere di Sano Di Pietro, Giovanni Baronzio, Nicolo dell’Abate e Canaletto.
– Cristina Masturzo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati