Arte Fiera ritorna in inverno e negli antichi spazi. Direzione a Simone Menegoi e Enea Righi
Sarà un collezionista a guidare insieme a Menegoi, in carica da quattro anni, la fiera bolognese, che ritorna alla tradizione, con spazi e calendario consueti
Dopo quasi tre anni dalla diffusione della pandemia e un’edizione 2022 non senza problemi, Arte Fiera Bologna torna nella sua consueta posizione nel calendario, nelle date tra il 2 e il 5 febbraio 2023. Una decisione saggia, dettata sicuramente da una situazione post-pandemica più clemente, ma anche dalle difficoltà affrontate da Bologna fiere nella gestione della manifestazione nella complicata agenda di maggio (troppe sovrapposizioni con altri eventi, la vicinanza di Biennale e miart, un team di allestimento dimezzato e sfiancato dalle tante fiere in corso), con incidenti logistici e spazi infausti che Artribune aveva ampiamente raccontato qui.
artefiera 2022 ph Irene Fanizza
IL RITORNO NEI PADIGLIONI ORGINARI
Saggia anche la scelta di ritornare negli spazi consueti di Arte Fiera, i padiglioni 25 e 26, che conferivano alla manifestazione un sapore identitario, tornando ad aprire dall’ingresso di Piazza Costituzione che gli aficionados associano da sempre alla mostra mercato bolognese, dirimpetto al Padiglione dell’Esprit Nouveau e adiacente all’ex Galleria d’Arte Moderna. Questi spazi, costruiti nel 1964, hanno registrato i primi vagiti della fiera più antica di Italia – è stata fondata infatti nel 1974 -, e riaccoglieranno i visitatori dopo un recente restyiling.
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Artefiera 2022 – ph. Irene Fanizza
SIMONE MENEGOI RICONFERMATO
Completa la tripletta delle buone notizie la riconferma del direttore Simone Menegoi, che la stessa Artribune aveva caldeggiato, nonostante i disservizi dell’edizione di maggio scorso. Menegoi, infatti, scrivevamo allora “non ne aveva alcuna responsabilità, ma professionalmente “ci ha messo la faccia” e non si è tirato indietro, anche quando volavano gli stracci. La faccia – e i soldi – ce li ha messi pure l’Ente Fiera, restituendo il 40% di quanto versato dalle gallerie. Che non è poco, anzi. Se poi ci aggiungi che la fiera, a dire dei tanti galleristi che abbiamo intercettato, è stata tutt’altro che avara in fatto di vendite, allora i motivi per non tornarci sono davvero risibili”.Ad affiancare il management di Menegoi, in carica da ben quattro anni, sarà, in qualità di Managing Director Enea Righi, con una mossa dal sapore inedito che vede per la prima volta un collezionista alla guida di un evento di mercato. Classe 1956, bolognese, Righi si legge nella nota diffusa dall’Ente Fiera “porta ad Arte Fiera non solo la sua conoscenza approfondita del mondo dell’arte, ma competenze manageriali affinate in oltre trent’anni di lavoro ai vertici di una grande azienda. A Righi spetterà il compito di coordinare alcuni aspetti determinanti per il successo della manifestazione, concentrandosi in particolare sulla visitor experience””. La presenza di Righi non è un depotenziamento del ruolo di Menegoi, semmai lo rafforza: d’altra parte quest’ultimo ha fino al 2021 condiviso la leadership con un collega, lavorando infatti già in coppia con la bravissima Gloria Bartoli, oggi alla Pinacoteca Agnelli di Torino.
Artefiera 2022 – ph. Irene Fanizza
LE NUOVE SEZIONI E ART CITY
Come sempre la manifestazione sarà affiancata dal ricco programma diffuso in città di Art City, coordinato anche per il 2023 da Lorenzo Balbi. In fiera, invece, insieme alla Main Section tornano le sezioni curate e su invito dedicate a Pittura e Fotografia e Immagini in movimento, più una nuova anch’essa su invito, per gallerie, editori, librerie specializzate: Multipli. Inoltre, il format Percorso, un itinerario a tema tra i booth della sezione principale, per il suo debutto dedicato alla ceramica.
– Santa Nastro
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