10 anni della fiera Flashback Torino. Il programma per novembre e la nuova sede
La kermesse dedicata all’arte antica e moderna si trasferisce in un complesso ottocentesco di 20mila mq nel quartiere di Borgo Crimea. Ecco la storia della sua trasformazione e il programma per la prossima Art Week di Torino
“Questo luogo lo abbiamo interpretato come un Habitat ideale: un luogo che, a partire dalla fiera, possa diventare un catalizzatore del pensiero umano, un ecosistema della cultura”. Con queste parole il direttore artistico di tutto il progetto culturale, Alessandro Bulgini, presenta la nuova sede di Flashback, la fiera di arte antica e moderna in programma a Torino dal 3 al 6 novembre 2022 (con preview il 2 novembre) all’interno di Flashback Habitat, in Corso Lanza 75. Il grande hub culturale nasce grazie allo strumento urbanistico dell’uso temporaneo deliberato dal Comune di Torino e un accordo di comodato d’uso che l’Associazione Flashback ha stipulato con il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti fino al giugno 2023.
LA NUOVA SEDE DI FLASHBACK: LA STORIA DEL COMPLESSO IN BORGO CRIMEA
La nuova sede di Flashback sorge in un complesso architettonico realizzato negli anni tra il 1892 e il 1896 nel quartiere di Borgo Crimea, in precollina, e abbraccia quattro palazzine unite tra loro da passerelle per un totale di 20mila mq di superficie, inserite all’interno di un vasto parco di 11mila mq. Il nucleo originario del complesso, di proprietà del banchiere Marsaglia, è composto dalla villa padronale, dalle scuderie e dalla portineria. Qui è avvenuta alla fine del 1932 l’inaugurazione della Clinica Sanatrix della Regia Università di Torino, che ha trasformato il luogo in una delle costruzioni sanitarie più importanti del Piemonte. Nel 1952, con la chiusura della clinica, questi spazi sono stati acquistati dalla Provincia di Torino e hanno ospitato diverse funzioni quali brefotrofio, scuola e uffici, per essere infine abbandonati e lasciati in disuso nel 2013. Fino a oggi: nei prossimi anni la ristrutturazione renderà questa struttura un nuovo spazio culturale aperto alla cittadinanza grazie a mostre, workshop e incontri, residenze artistiche e performance. “Il concetto di habitat lanciato da Alessandro Bulgini si è imposto subito come una sfida importante e una grande ispirazione”, spiega l’architetto Carlo Alberto de Laugier, direttore dei lavori, “così come l’habitat è un insieme di condizioni ambientali che rendono favorevole lo sviluppo di una vita, Flashback Habitat è stato concepito anche architettonicamente come un luogo idoneo ad accogliere tutte le sfaccettature delle forme di vita – e per estensione di arte – che possiamo immaginare“.
LA DECIMA EDIZIONE DI FLASHBACK: IL TEMA È HE.ART
Intanto la prima delle quattro palazzine – insieme al pian terreno di quella a fianco adibita a spazio lounge – è pronta ad ospitare nei suoi 3mila mq di esposizione la decima edizione della manifestazione dedicata all’arte di tutti i tempi. Ognuna delle 34 gallerie di fama internazionale che parteciperanno quest’anno avrà a disposizione una stanza dell’edificio dislocato su tre piani (dipinti con colori diversi), per ricreare il proprio spazio galleristico. Il quarto piano sarà dedicato alle mostre. “Questa decima edizione segna un passaggio importantissimo ed emozionante per la nostra realtà”, spiegano le direttrici della fiera Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, “sottolineando il nostro impegno verso l’arte e verso la città di Torino. Condividere questo momento con tutti coloro che ci hanno seguito in questi anni, dai galleristi a tutti gli appassionati, dalle Istituzioni a tutti i nostri collaboratori, rappresenta un grande traguardo costruito in condivisione. Con la nascita di Flashback Habitat, che inaugura a novembre con la fiera, grazie alla direzione artistica di Alessandro Bulgini, costruiremo insieme un luogo di accoglienza creativa”. L’immagine guida della decima edizione è stata realizzata sulla base dell’opera di Alessandro Bulgini Opera Viva – he.art. Il cuore ha sempre manifestato una potente carica metaforica connessa all’immagine della rigenerazione della vita, così come rappresenta la complessità del “mondo Flashback” che individua nell’arte il motore del cambiamento, ponendo l’accento anche sulla necessità di ripensare la relazione centri/periferie.
IL PROGRAMMA DELLA DECIMA EDIZIONE DI FLASHBACK
Oltre al momento fieristico e di mercato vero e proprio, per il suo decennale Flashback Art Fair proporrà ai visitatori la sua consueta programmazione culturale, articolata in mostre, video, talk e laboratori didattici. Flashback exhibition, la sezione dedicata ai progetti espositivi, vedrà protagoniste tre mostre che coinvolgono artisti internazionali. La prima, Opera viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini, raccoglie le immagini di sette artisti islandesi selezionati dal curatore Jón Gnarr. Gli artisti sono Hugleikur Dagsson, Snorri Asdmusson, Hrafnhildur Arnardóttir, Libia Castro & Olafur Olafsson, Elsa Yeoman, Frosti e Jon Gnarr e, in qualità di ospite speciale, Alessandro Bulgini. La seconda, Cuba introspettiva, è un progetto espositivo ideato e curato da Giacomo Zaza con 20 artisti contemporanei, attivi dalla metà degli Anni Settanta all’ultimo ventennio, soprattutto nel campo della videoarte, attraverso le opere di nomi come María Magdalena Campos-Pons, Ana Mendieta, Sandra Ramos e Carlos Garaicoa. La terza, con la curatela di Michela Casavola, vede il coinvolgimento di WeWorld, ONG indipendente impegnata a garantire i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del mondo, e mostra, in un percorso immersivo, le fotografie di Davide Bertuccio e Camilla Milani realizzate in Benin e Mozambico.
– Claudia Giraud
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