10 opere da non perdere ad Artissima 2022
Se avete poco tempo per visitare la fiera d’arte contemporanea di Torino, qui trovate una selezione di opere da non mancare nell’ultimo giorno di visita
A due anni dalla pandemia, la fiera Artissima e l’art week torinese tornano ad accogliere i visitatori a pieno regime. Come d’abitudine ci siamo cimentati nell’esercizio di trovare 10 opere da segnalare tra i corridoi dell’Oval sopra tutte le altre esposte dai galleristi partecipanti. Tra performance e sculture, installazioni e molta pittura, ecco quali sono i lavori che ci hanno convinto di più.
Gloria Vergani
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SAINTE ANNE GALLERY
Artissima 2022, Sainte Anne Gallery, Biance Lee Vasquez, ph. Irene Fanizza
La galleria Sainte Anne Gallery porta in fiera Tshaheylu di Bianca Lee Vasquez. L’artista mette in scena una opera d’arte vivente: una ragazza è seduta su uno sgabello; una treccia di lunghi capelli la lega ad una pianta appesa alla parete dello stand. Lavorando principalmente attraverso la fotografia, la performance e l’installazione, l’artista costruisce questa azione per dare spazio alla necessità di ricollegarsi al proprio io primordiale e alla propria natura, intrecciando il mondo interiore con il mondo terreno e rimandando alle nostre radici, all’idea di memoria, di passato e di appartenenza al mondo della natura.
PROMETEO GALLERY IDA PISANI
Artissima 2022, Prometeo Gallery Ida Pisani, Zhera Dogan, ph. Irene Fanizza
La galleria espone nello stand diverse opere dell’artista curda Zehra Dogan. Abbiamo selezionato Sahmeran 2. Qui l’artista mette al centro la discussione sul difficile ruolo della donna nel suo paese d’origine. È forte, ambivalente, guerriera. L’opera mostra una donna sofferente, martoriata, un serpente “ruba” una parte del suo corpo ma lei decide comunque di vestirsi di proiettili per dimostrare la propria capacità di difendersi e di non arrendersi mai. La simbologia all’interno dell’opera è molto forte e ci sono numerosi richiami allegorici.
CASSINA PROJECTS
Artissima 2022, Cassina Project, Alessandro Fogo, ph. Irene Fanizza
La galleria porta in fiera tre opere di Alessandro Fogo. Con l’utilizzo della pittura, l’artista costruisce composizioni articolate e crea un’atmosfera riflessiva, affascinante, che ci invita a scoprire i personaggi che rappresenta. Nell’opera Birth of the myth l’artista vuole confonderci e portarci in una dimensione di straniamento e di trasformazione viscerale. È come se tutti noi dovessimo riconoscere e accettare senza vergogna quella parte di noi stessi che spesso nascondiamo. Si tratta di una duplice natura che è intrinseca all’uomo, e che ha bisogno di essere accolta e non rinnegata. Le capacità pittoriche formidabili dell’artista ci aiutano ad immergerci in questa dimensione, molto vera, essenziale e profonda.
RICHARD SALTOUN
Artissima 2022, Richard Saltoun, Ulay e Marina Abramovic, ph. Irene Fanizza
La galleria espone diverse opere della coppia eterna, Ulay & Marina Abramovic. Con Imponderabilia, la nota performance del 1977, Ulay e Marina obbligano il pubblico a passare attraverso, per accedere allo spazio espositivo, i propri corpi nudi dirimpetto sullo stipite della porta. Ogni partecipante deve prendere una decisione e scegliere da quale lato rivolgersi per varcare la soglia, se verso Marina o verso Ulay. Abramovic & Ulay hanno lavorato a lungo insieme sull’idea di relazione non solo all’interno della coppia, ma anche e soprattutto nel dialogo con lo spettatore, che diventa protagonista dell’opera. In fiera sono presenti tre stampe su gelatina di grandi dimensioni.
GALLERIA GIORGIO PERSANO
Artissima 2022, Galleria Giorgio Persano, Paolo Cirio, ph. Irene Fanizza
Nello stand della galleria l’artista Paolo Cirio propone Series: Climate Species Plaintiffs, un ampio lavoro del 2021 in cui l’artista si confronta con il tema della giustizia climatica. Con una serie di fotografie, documenti e immagini che raccontano il climate change, Paolo Cirio lascia che lo spettatore si interroghi sull’impatto che l’umanità ha sul mondo. Le fotografie in bianco e nero sono contrapposte a piccole zone di colore che lasciano trasparire una certa speranza rispetto al futuro del nostro pianeta.
CIACCIA LEVI
Artissima 2022, Ciaccia Levi, Zoe Williams, ph. Irene Fanizza
La galleria espone dei lavori di Zoe Williams, tra cui Green bue and smears mirror. La scultura di ceramica integrata con uno specchio ci racconta di un mondo delicato, elegante ma allo stesso tempo irriverente. L’artista lavora con molteplici medium per spingere sempre oltre il confine tra reale e immaginario, lasciando intravedere l’esistenza di un mondo nascosto, che supera l’apparenza di significato e dona una nuova chiave di lettura agli oggetti del mondo.
WHATIFTHEWORLD
Artissima 2022, whatiftheworld, Mia Chaplin, ph. Irene Fanizza
La galleria ospita all’interno dello stand un lavoro magistrale dell’artista Mia Chaplin. Soft Nails è un lavoro di grandi dimensioni composto da tre tele dipinte ad olio. Un insieme di corpi e di creature si fondono con l’utilizzo di colori che richiamano i toni della terra e dell’acqua. Un verde muschio e un rosa carnoso si mescolano e danno vita ad un vortice di corpi che è tutti e nessuno. C’è un forte rimando all’idea della nascita, allo spazio e al tempo in cui ogni individuo prende vita nel mondo. Le pennellate sono intense, sinuose, e ci invitano ad avvicinarci all’opera che da vicino diventa ancora più seducente.
CASTIGLIONI
Artissima 2022, Castiglioni, Marco Pio Mucci, ph. Irene Fanizza
Marco Pio Mucci costruisce immagini in cui la realtà e lo specchio di essa coesistono. L’artista con i suoi lavori su tela, descrive l’ambientazione di oggetti del quotidiano, e con l’utilizzo di colori forti e decisi ci svela la sua personale percezione del mondo. Si tratta di una realtà vista con una lente d’ingrandimento, di uno spazio che non ha tempo né definizione. Un’opera che vale la pena di essere vista dal vivo per assaporarne il sentimento.
RAFFAELLA CORTESE GALLERY
Artissima 2022, Raffaella Cortese, Yael Bartana, ph. Irene Fanizza
Opere di artisti del calibro di Marcello Maloberti vengono affiancati con un lavoro molto forte dell’artista Yael Bartana dal titolo: Bury Our Weapons, Not Our Bodies! (14). Si tratta di uno scatto realizzato durante una performance pubblica tenutasi a Filadelfia nel 2018: nell’immagine una marcia di persone armate guidata da un misterioso leader fra le strade della città. La cerimonia è diretta verso il cimitero di Laurel Hill e si conclude con una simbolica sepoltura delle armi. Il tema principale è come combattere la violenza attraverso un invito all’azione. L’opera è un chiaro manifesto di pace e democrazia che risulta quanto mai attuale in questo periodo storico.
LIA RUMMA GALLERY
Artissima 2022, Lia Rumma, Vanessa Beecroft, ph. Irene Fanizza
Nudità e abbigliamento, essenza e apparenza. L’opera VB11.030.ALI, 1995, di Vanessa Beecroft sottolinea tutte le sovrastrutture a cui siamo sottoposti. Il contrasto del nero dei capelli e dell’abito della donna ritratta nella fotografia contrastano con il bianco delle pareti e della figura sullo sfondo. In fiera lo stand di Lia Rumma tra i lavori di Joseph Kosuth, Ugo Mulas e William Kentridge, propone questa stampa digitale della Beecroft che ha una limitata edizione di 6. L’opera è grande, e posizionata sulle pareti esterne dello stand ci invita ad addentrarci nel micromondo che la galleria ha costruito all’interno dello spazio della fiera.
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