Novità e programmi per l’Arte Fiera 2023 che arriva a febbraio a Bologna

La 46esima edizione di Arte Fiera sarà a Bologna dal 3 al 5 febbraio 2023 e ritornerà nella sua sede storica: i padiglioni 25 e 26 dello storico quartiere fieristico della città. Saranno in totale 135 gli espositori della Main Section e delle sezioni curate che parteciperanno a questa edizione

Con l’edizione 2023 di Arte Fiera prende vita il progetto di rinnovamento della fiera che ha scelto di apportare molti cambiamenti organizzativi e strutturali: il public program è del tutto nuovo, come le modalità di accoglienza dei visitatori e la parte della fiera che ospita gli spazi comuni. E anche tutto il reparto food sarà completamente nuovo.

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Arte Fiera Bologna, Courtesy Arte Fiera

LA 46ESIMA EDIZIONE DI ARTE FIERA A BOLOGNA

L’edizione 2023 di Arte Fiera è senza dubbio all’insegna del rinnovamento. Si tratta della quarta edizione sotto la direzione artistica di Simone Menegoi, che ha guidato la manifestazione bolognese verso un respiro sempre più contemporaneo e ricercato.
La prima decisione, atipica per una fiera, è stata quella di coinvolgere Enea Righi, grande collezionista contemporaneo, per la prima volta nel ruolo di Managing Director. Viene rilanciato inoltre il rapporto di Arte Fiera con ANGAMC, l’associazione nazionale delle gallerie d’arte: i due enti si impegnano a collaborare a stretto giro grazie alla creazione un tavolo di confronto permanente.

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Ritratto Menegoi e Righi – Foto di Alessandro Trapezio

LE NOVITÀ DI ARTE FIERA 2023

A partire dall’ingresso della fiera si potrà già vedere il primo elemento di cambiamento: si tratta di un mega schermo di 5×9 metri che ospiterà la prima Led Wall Commission. Sullo schermo verranno proiettati video d’artista concepiti specificamente per il formato billboard e per la visione di chi sta attraversando la soglia del quartiere fieristico di Piazza Costituzione. La prima edizione di Led Wall Commission#1 vedrà come protagonista Yuri Ancarani, che avrà anche la sua mostra personale Al MAMbo durante il periodo della fiera.
Oltre a Led Wall Commission prende vita anche Opus novum, il progetto che prevederà la commissione di un’opera inedita da presentare negli spazi della fiera e per quest’anno l’iniziativa è stata affidata non a caso ad Alberto Garutti: l’artista ha un legame molto forte con la città di Bologna, infatti, agli inizi degli anni Novanta era proprio lui il professore con la cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti della città. Nell’ambito della performance invece, la fiera prevede una nuova collaborazione, quella con Fondazione Furla. Con la curatela di Bruna Roccasalva, direttrice artistica della Fondazione, la scelta è ricaduta su Public Movement, un collettivo artistico israeliano che arriva per la prima volta in Italia e proporrà un’installazione che coinvolgerà performance e coreografia. Anche il Centro Servizi per l’accoglienza del pubblico sarà rinnovato: gli spazi sono stati ridisegnati da Mario Cucinella Architects, uno studio d’architettura con un team internazionale di più di cento professionisti del settore ma con origine a Bologna. Ultima ma non certamente per importanza, la fiera ha scelto di apportare una grande rivisitazione di tutto il food, con coinvolgimento di chef come Massimiliano Poggi, lo storico cuoco che ha aperto e fatto crescere il ristorante Al Cambio e che nel 2016 ha aperto il ristorante contemporaneo che porta il suo nome a Trebbo di Reno. Max Poggi è stato chiamato a rinnovare l’intera esperienza culinaria della Vip Lounge, anche se più in generale l’obbiettivo è quello di offrire non solo ai visitatori ma anche agli espositori un servizio funzionale e di qualità.

Gloria Vergani

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