La fiera d’arte Arco Madrid del 2023. I 10 migliori stand
Madrid apre nuovamente la sua fiera d’arte contemporanea. Un grande evento non solo commerciale ma culturale per la Spagna. Abbiamo fatto un giro tra gli stand nella giornata di preview
Edizione a pieno regime per Arco Madrid. La fiera c’è con tutto il suo peso di grande evento culturale iberico. In Spagna Arco è considerata qualcosa di più di una fiera. Per certi versi rappresenta ciò che in Italia rappresenta la Biennale di Venezia: l’evento artistico più importante dell’anno. In fiera fanno bella mostra di sé quasi tutte le più rilevanti gallerie del mondo: non manca quasi nessuno. Certamente la rassegna si adegua a dei gusti particolari che sono quelli di un collezionismo domestico (dove per domestico si intende tutto il mondo Latino e in particolare il Sud America) piuttosto conservatore, parco nei cambiamenti, abitudinario. Ne risulta una fiera che talvolta appare non del tutto al passo coi tempi e con le estetiche più contemporanee, ciò non significa che non abbiamo trovato molti molti stand interessanti. Eccone una selezione.
Massimiliano Tonelli
ACB
Convincente presentazione per la galleria ungherese che si presenta qui con la bosniaca Selma Selman (Bihac, 1991) e una serie di dipinti su metallo, porzioni di carrozzeria oltre che video e sculture. L’artista si sta preparando anche per Art Unlimited alla prossima Basilea.
CHRISTIAN BERST ART BRU
Prima partecipazione decisamente centrata per questa galleria parigina che si occupa di Art Brut. Marilena Pelosi alle pareti con un vasto lavoro su muro e Misleydis Castillo Pedroso nel resto dello spazio. La prima brasiliana, la seconda cubana. Due artiste il cui lavoro è stato tenuto a lungo nascosto, presentate per la prima volta ad Arco. E la stessa galleria è alla sua prima partecipazione.
TIMOTHY TAYLOR
Stand colorato e dai toni pop e street per Timothy Taylor che spicca in una fiera a tratti un po’ monocorde beige. Dipinti di Armen Eloyan e di Hayal Pozanti e una scultura di Eddie Martinez. Con alle spalle 9 carte sulla parete di fondo sempre di Eddie Martinez.
ARRONIZ E NUEVEOCHENTA
Stand in condivisione tra la galleria di Città del Messico e quella di Bogotà. Oltre ai lavori geologici e naturali di Almudena Lobera spiccano i disegni a tema magico e animale del quarantenne colombiano Kevin Simón Mancera.
PROYECTOS ULTRAVIOLETA
Jessica Kairé lavora sulla monumentalità con dei piccoli lavori in carta e una installazione interattiva che i visitatori possono alzare o abbassare agendo su dei tiranti. Uno stand piccolo nella parte della fiera specificatamente dedicata al Sudamerica.
MADRAGOA
Due grandi progetti dell’equadoregno Adrian Balseca (Quito, 1989), e siamo sempre nella ‘sezione sudamericana’ della fiera. Come suo solito si parla di sfruttamento di risorse e territori. Da una parte con degli arazzi che scimmiottano vecchie pubblicità di trattori e macchine agricole ricollocati, pur mantenendo la grafica originale, in contesti di sfruttamento. Dall’altra con una installazione in cui barili di petrolio, benzina e carburante vengono trasformati in vasi di piante che trasformano lo stand in una giungla rigogliosa di piante da interno. La galleria di Lisbona, fondata e gestita da italiani, tra una fiera e l’altra sta procedendo a un cambio di sede in città tutto da seguire.
HUNG KASTNER
In questa galleria di Praga un curioso progetto di tessuti e collage di Eva Kotatkova (Praga, 1982). I tessuti richiamo a organi interni (cuore, polmoni…) e sono realizzati come zainetti indossabili. L’artista era apparsa anche qualche anno fa per una mostra al Pirelli Hangar Bicocca di Milano. Interessanti anche le nuove foto di Jiri Skàla esposte su una parete.
UNA GALLERIA E GILDA LAVIA
Alleanza tra queste due gallerie provenienti rispettivamente da Piacenza e da Roma che qui si presentano insieme. Le artiste, tutte e due quarantenni, sono Elvire Bonduelle, parigina, e Carla Grunauer, argentina. Bonduelle continua la sua ricerca sul comfort domestico mentre Grunauer propone una serie di opere al confine tra disegno e pittura e tra figurazione e astrazione.
BOMBON
Di grande impatto questo stand della galleria di Barcellona. Gran parte dello spazio è dedicato alle opere sensuali e tattili di Eva Fabregas che si serve per questo di materiale come il latex o il silicone. La crescita di questa artista proseguirà anche quest’anno con mostre alla Fondazione Botin di Santander e alla Hamburger Bahnhof di Berlino. Nello stand meritano attenzione anche le opere del catalano Josep Maynou.
NEUGERRIEMSCHNEIDER
Chiudiamo con uno stand scintillante. Solitamente quando le gallerie vogliono fare stand super-commerciali portando in fiera tutti gli artisti della loro scuderia il risultato è poco affascinante. La galleria berlinese è quasi sempre l’eccezione che conferma la regola. In giro, tra gli altri, le opere di Renata Lucas, Simon Starling, Tomas Saraceno, Olafur Eliasson, Ai Weiwei…
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