ArcoMadrid è l’unica fiera dell’arte contemporanea che, negli anni della pandemia, non ha mai interrotto la cadenza annuale. Nonostante ciò, l’edizione 2023 è forse la prima che si volge in un clima di assoluta normalità, tolte le mascherine e ristabiliti in pieno i collegamenti aerei con i Paesi del Sudamerica, dai quali provengono un gran numero di gallerie, artisti e collezionisti. Non a caso, la direttrice Maribel López ha presentato con entusiasmo la 42esima edizione di ArcoMadrid, che si terrà come sempre nei padiglioni 7 e 9 di Ifema da mercoledì 22 fino a domenica 26 febbraio. L’appuntamento annuale con il mercato dell’arte contemporanea funge da traino per una serie di eventi culturali e commerciali in tutta la città. Tornano a Madrid alcune delle fiere satellite e sono tante come sempre le mostre interessanti in corso in città, fra grandi musei e centri d’arte, pubblici e privati.
Federica Lonati
ARCOMADRID: FOCUS MEDITERRANEO
Ad ArcoMadrid partecipano quest’anno 211 gallerie, provenienti da 36 Paesi del mondo, con una trentina di nuove presenze. Ciò dimostra il crescente interesse della Spagna come mercato internazionale dell’arte ma soprattutto conferma il ruolo strategico di Madrid come porta d’Europa per la cultura e la creatività latino-americane. Sono infatti il 66% del totale gli stand stranieri presenti nei padiglioni 7 e 9 di Ifema, dal 22 al 26 di febbraio; tra questi, il 21% proviene da Argentina, Brasile, Messico e Perù e 11 sono le gallerie della sezione Nunca lo mismo, dedicata proprio alla ricerca delle nuove forme, tecniche e sensibilità artistiche provenienti dal Sudamerica. Nessun Paese invitato però alla 42esima edizione di ArcoMadrid, che presenta invece uno spazio dedicato al Mediterraneo. Un mare rotondo, confine naturale per ben tre continenti. Si tratta di una proposta tematica – a cura della greca Marina Fokidis, con la consulenza di Bouchra Khalili, Hila Peleg e Pedro G.Romero, e allestita dallo studio del celebre architetto spagnolo Andrés Jacques – che riunisce 19 artisti dell’area mediterranea (con le rispettive gallerie) intorno alle tematiche comuni di carattere sociale, estetico e culturale. L’Italia è rappresentata da due importanti figure femminili, entrambe scomparse, come la fotografa Letizia Battaglia (rappresentata dalla galleria palermitana di Francesco Pantaleone) e dall’artista sarda Maria Lai (con la galleria milanese M77 Gallery).
Nella sezione generale sono nove in tutto le gallerie italiane, fra le quali non mancano Giorgio Persano, tra i fondatori di ArcoMadrid, i napoletani di Studio Trisorio e la Galleria Continua di San Gimignano. Ida Pisani di Prometeo Gallery ritorna a Madrid dopo qualche anno di assenza. Nella sezione Opening by Allianz, riservata alle gallerie minori di sette anni, torna East Contemporary – il giovane spazio milanese che l’anno scorso vinse il premio come miglior stand – e replica Una, galleria di Piacenza, alle quali si aggiunge la romana Gilda Lavia.
Una curiosità: ArcoMadrid quest’anno torna a pubblicare un catalogo e ci sarà anche un libro dedicato alla sezione Mediterraneo, quest’ultimo edito dall’italiana Nero.
https://www.ifema.es/en/arco/madrid
FIERE COLLATERI A MADRID: POCHE LE GALLERIE ITALIANE
Nella settimana di ArcoMadrid tornano nel centro della capitale spagnola anche le fiere collaterali, ciascuna corredata da un calendario di talk, programma vip per collezionisti e specials shows; unica eccezione è Drawing Room, la piccola ma raffinata rassegna dedicata al disegno contemporaneo, che si prende una pausa e rimanda gli appassionati alla prossima edizione di Lisbona, a fine ottobre.
La più longeva fra le mostre-mercato in città è ArtMadrid, che si svolge come sempre sotto la Galería de Cristal del Palazzo di Cibeles. Giunta alla 18esima edizione, si riconferma una vetrina commerciale per tutti i gusti e i portafogli, con gallerie perlopiù nazionali e, dall’Italia, presente solo Stefano Forni da Bologna. Tra le novità, uno spazio per dare visibilità a tre giovani artiste spagnole che riflettono sul tema dell’identità.
Seconda in ordine d’anzianità, JustMad numero 14 occupa ancora una volta gli spazi del Palacio de Neptuno, a due passi dal Museo del Prado. Conserva la filosofia di una fiera di scoperte, dedicata alle tendenze più attuali come la cripto arte e l’arte digitale, ma cambia la direzione artistica, affidata a Óscar García García (Madrid, 1978).
La decima edizione di Urvanity Art Fair – arte urbana e dintorni, come sempre nella sede del Coam (il collegio degli architetti di Madrid) – si propone di avvicinare il pubblico ai linguaggi artistici più freschi, giovanili e potenti. Tra le 30 gallerie nazionali e internazionali, anche l’italiana C+N Gallery Canepaneri (con sede a Milano e a Genova). Interessante il programma d’arte pubblica, che comprende installazioni di Yann Leto, Albert Pinya e Avelino Sala nel centro di Madrid, tra Gran Via e Callao, e una collaborazione per la creazione di murales a Las Rozas Village, cittadella per l’outlet della moda.
Resta invariata anche la formula alternativa ma divertente di Hybrid: opere d’arte nelle stanze e negli spazi comuni dell’Hotel Petit Palace Santa Barbara. Da segnalare per la settima edizione anche una serie di progetti effimeri e di iniziative espositive parallele; unico progetto italiano, la mostra del collettivo plurale intitolata Open Bodies, all’interno della Room 101, a cura di Alessio Vigni.
www.art-madrid.com
www.2023justmad.es
www.urvanity-art.com
www.hybridart.es
LE MOSTRE A MADRID: IL XX SECOLO INTERNAZIONALE
Tante come sempre le mostre in città, tra cui alcune monografiche imperdibili. Dopo Londra, approda a Madrid la retrospettiva su Lucian Freud. Nuove prospettive, coprodotta dal Thyssen con la National Gallery. Una cinquantina di quadri realizzati da uno degli artisti più significativi del nostro tempo, tra cui i due spettacolari ritratti del barone Hans Heinrich Thyssen Bormemisza.
Altra sensazionale antologica è quella dedicata a Leonora Carrington, in corso alla Fondazione Mapfre. Un’occasione per conoscere a fondo questa sensibile, prolifica e longeva artista inglese del Novecento attraverso oltre 180 opere tra dipinti, disegni, fotografie, sculture e tappeti, corredati da tanti scritti e documenti.
Il Museo Reina Sofia si propone spesso di aprire ampie finestre sull’arte latino-americana del Novecento. È il caso della retrospettiva Margarita Rita Rica Dinamita, la prima in Europa dedicata alla guatemalteca Margarita Azurdía. Pittura, scultura, disegni ma anche oggetti, libri d’artista, collage e poesie raccontano l’universo variopinto di una delle figure emblematiche del Novecento in Sudamerica, che sperimentò una forte metamorfosi creativa tra gli Anni Sessanta e Novanta e che giocò anche con la firma del proprio nome.
Lucian Freud
Museo Thyssen-Bornemizsa
Paseo del Prado 8
fino al 18 giugno
www.museothyssen.org
Leonora Carrington
FUNDACIÓN MAPFRE
Paseo de Recoletos 23
fino al 7 maggio
www.mapfre.es
Margarita Azurdía
Museo Reina Sofia
Calle de Santa Isabel 52
fino al 17 aprile
www.museoreinasofia.es
LE MOSTRE A MADRID: XX SECOLO SPAGNOLO
Nell’ambito dell’arte spagnola del Novecento, segnaliamo tre monografiche significative. La Sala Alcalá 31 (sede dell’assessorato alla Cultura della regione, nel bellissimo edificio Anni Trenta progettato da Antonio Palacios) ospita la prima parte di un omaggio a Juan Muñoz, magnifico scultore spagnolo prematuramente scomparso nel 2001, che oggi avrebbe compiuto settant’anni. La sala è allestita come una installazione di installazioni, con al centro l’opera Plaza, monumentale composizione con 27 figure di cinesi in attitudine divertita.
Potrebbe essere una vera scoperta per molti, invece, la figura di Fernando Zobel, artista spagnolo nato e vissuto nelle Filippine al quale il Prado – in maniera inusuale, data l’epoca storica – dedica una bellissima retrospettiva con dipinti, appunti, disegni e soprattutto i celebri quaderni sui quali copiava, studiava e reinterpretava le opere dei maestri della pittura del passato.
Tra gli spazi gestiti dal Reina Sofia all’interno del Parco del Retiro, la Casa de Velázquez ospita infine in questi mesi un’ampia retrospettiva dedicata a Manolo Quejido, artista espressionista, pop e geometrico che, dagli Anni Settanta a oggi, ha esplorato vari linguaggi estetici con un’attenzione costante alla relazione fra passato e presente, fra antichità e società del consumo.
Juan Muñoz
Sala Alcalá 31
Calle Alcalá 31
fino all’11 giugno
www.comunidad.madrid/centros/sala-alcala-31
Fernando Zobel
Museo del Prado
Paseo del Prado s/n
fino al 5 marzo
www.museodelprado.es
Manolo Quejido
Parco del Retiro – Casa de Velázquez
fino al 16 maggio
www.museoreinasofia.es
LE MOSTRE A MADRID: ESPLORAZIONI CONTEMPORANEE #1
La Casa Encendida – palazzo in stile neomudejar gestito dalla Fondazione bancaria Montemadrid, a pochi passi dal Museo Reina Sofia – si conferma una delle vetrine privilegiate dell’arte emergente a Madrid. Ospita in questi giorni la prima mostra in Spagna di Maxwell Alexander, giovane fenomeno dell’arte brasiliana. È composta dalla serie Novo Poder, un labirinto di carta attraverso il quale l’artista tenta di introdurre l’immagine della comunità nera nell’universo consacrato dell’arte contemporanea. La Casa Encendida ospita anche Generazione 2023, il meglio dell’espressione estetica giovanile selezionato tramite un concorso annuale che, negli ultimi vent’anni, ha scovato i nomi più interessanti del panorama contemporaneo spagnolo.
Tra questi c’è proprio June Crespo, una delle artiste spagnole con maggior proiezione internazionale, alla quale il Ca2M di Móstoles dedica la prima personale dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia di Cecilia Allemani. Si intitola Vieron su casa hacerce campo ed è composta da una serie di sculture di grande formato che interagiscono con le pareti dello spazio in una maniera del tutto insolita e innaturale. La relazione fra naturale e artificiale è al centro anche della mostra di Xabier Salaberria, sempre al Ca2M, che decontestualizza le pietre di granito della Sierra di Guadarrama.
Maxwell Alexander | Generazione 2023
La Casa Encendida
Ronda de Valencia 2
fino al 16 aprile
www.lacasaencendida.es
June Crespo | Xavier Salaberria
Ca2m
Avenida Constitución 23
fino al 21 maggio
www.ca2m.org
LE MOSTRE A MADRID: ESPLORAZIONI CONTEMPORANEE #2
Prosegue con cadenza semestrale l’attività della Fondazione TBA21 di Francesca Thyssen negli spazi espositivi del museo che porta il nome della sua famiglia, a Madrid, trattando sempre temi legati all’ecologia e alla sostenibilità medio ambientale. De Ballenas è il titolo della videoinstallazione dell’artista nordamericano Wu Tsang, basata sull’adattamento e libera interpretazione del romanzo Moby Dick di Melville e già presentata all’ultima Biennale di Venezia.
L’Istituto italiano di Cultura di Madrid prosegue invece la sua collaborazione con alcune gallerie italiane presente in Arco. Il titolo El mar entre tierras – evidente riferimento al tema del Mediterraneo proposto da ArcoMadrid 2023 – riunisce al Palacio de Abrantes, in calle Mayor, tre diversi progetti realizzati da artisti consacrati e da nomi emergenti. Si tratta di: Love Difference – Mar Mediterraneo di Michelangelo Pistoletto, a cura di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto; Corpi e paesaggi meridiani, con opere di Marisa Albanese, Umberto Manzo e Rosellina Ramistella, a cura dello Studio Trisorio di Napoli; e infine Paesaggi, progetto di Giuseppe Lana, promosso dalla galleria torinese di Giorgio Persano.
De Ballenas by Wu Tsang
Museo Thyssen-Bornemizsa
Paseo del Prado 8
fino al 11 giugno
www.museothyssen.org
El mar entre tierras
IIC – Istituto italiano di Cultura
Calle Mayor 86
fino al 22 aprile
www.iicmadrid.esteri.it
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