Arte Fiera 2023. I migliori stand da vedere
È in corso a Bologna la manifestazione dedicata all'arte moderna e contemporanea più longeva d'Italia. Ecco la selezione degli stand da non perdere, dalla pittura alla fotografia
Torna ancora una volta la classifica di Artribune sui migliori stand di Arte Fiera, la manifestazione di arte contemporanea e moderna aperta a Bologna per la sua 46esima edizione dal 2 al 5 febbraio 2023. Ecco gli espositori (dei 141 partecipanti) che si sono distinti per opere, progetti e allestimento nel quadro di una fiera che quest’anno ha inanellato un indubbio rilancio dopo le asperità della pandemia e dopo le difficoltà oggettive dello scorso anno. Una serie di buoni progetti da parte dei galleristi, maggiore cura anche dei servizi collaterali (a partire dal cibo), spazi e fruibilità migliorati. Non siamo ancora a regime ma la fiera si è rimessa un poco in carreggiata e non era un esito scontato.
Giulia Giaume
GALLERIA ALESSANDRO CASCIARO
È un luminoso solo show di Antonello Viola ad animare lo stand della Galleria Alessandro Casciaro: qui pittura a olio, matita e foglia d’oro su lastre di vetro sovrapposte danno vita a universi fantasiosi e introspettivi, evocativi e allo stesso tempo estremamente materici. Velature sovrapposte e raschiate via alternano il caos alla quiete, la memoria al presente, in un viaggio ideale che da Favignana conduce a Marettimo. Lungo il perimetro cromatico delineato da Viola, la pittura diventa un luogo dove riflettere e proiettarsi, e soprattutto dove fermarsi, circondati da un bagliore come evanescente.
MONITOR
Monitor ospita nel proprio stand una personale dell’artista Andrea Respino, segnalato anche in una prima selezione per il Premio Lexus (sponsor di Arte Fiera). Corpi, inquietudini e una diffusa sensazione di incertezza e fragilità pervadono le opere esposte, legando i visitatori a doppio filo grazie a una tensione palpitante, soprattutto in Corrotto Cosmo e Rosso Umido. Ogni tela è una storia, misteriosa e attraente, ancorché adombrata da un irrisolvibile mistero
GALLERIA FONTI
È la serie di opere del pittore losangelino Eric Wesley Reputation ad attirare lo sguardo nel ricco stand della Galleria Fonti. Un diretto commentario della società americana, che omaggiando il sito ReputationManagement.com (che “mette in regola” la presenza online) riprende il militarismo, la cultura aziendale e ritratti stereotipi da social media. Sono appunto stereotipate le immagini originali che, prese da Internet, sono state inviate in Cina per essere dipinte a olio per poi essere spedite e rifinite a Napoli, da Fonti. Una radicale messa in discussione del significato dell’originalità e della creatività, così come della tecnica e dell’arte contemporanea. Belli anche gli scatti 80s di Michel Auder e le opere di Birgit Megerle, tra collage, pittura a olio e acquerello. Tutto attorno al ritratto.
P420 GALLERY
Doppio lo stand della galleria (selezionata dal Rotary) P420, nella Main Section e in quello dedicata alla Pittura XXI: è quest’ultimo ad attirare l’attenzione grazie a una impattante personale di Pieter Vermeersch (Kortrijk, Belgio, 1973) in piena compenetrazione con la struttura stessa e con lo spazio. La pittura di Vermeersch, che nasce dalla paziente trasposizione su tela di fotografie astratte e consta di grandi monocromie iperrealistiche che sfumano in gradienti cromatici, dà allo stand una sensazione di immersività ipnotica. Anche grazie al fatto che uno di queste grandi opere astratte occupa una parete dello stand nella sua interezza, realizzata ad hoc per lo stand in due giorni di lavoro.
THOMAS BRAMBILLA GALLERY
Da Thomas Brambilla, in uno dei due stand portati dalla galleria ad Arte Fiera, sono le opere del “maestro del colore” Marco Cingolani a farla da padrone. In un richiamo alla personale appena conclusa nella sede bergamasca della galleria, sono qui presentate le sue opere dedicate allo studio dell’oro come elemento dal potere profondamente metaforico. L’oro è qui studiato come allegoria del potere, della perversione, dell’attrazione e del valore, messo in dubbio nella sua più primitiva venalità e allo stesso tempo confermato dalla bravura tecnica dei Cingolani.
GALLERIA CONTINUA
Ampio e arioso lo stand di Galleria Continua, che salta tra generazioni e latitudini per coprire una moltitudine di giovani talenti. Se ad attirare all’interno dello spazio sono le mosche di Ilya e Emilia Kabakov in We are also weary, a trattenere sono le sculture di Arcangelo Sassolino, le “fiabe” di Sabrina Mezzaqui, la ruota di insulti di Pascale Martine Tayou, e un colossale puzzle di Carlos Garaicoa. Un must. Sofisticata anche la parte con le opere di Ornaghi e Prestinari.
RIZZUTO GALLERY
È una sovversione del canone pittorico la personale di Luca Pancrazzi da Rizzuto, che tra semafori e transenne ci riporta a un occhio street, ribaltato con una meticolosa esecuzione e la creazione di un’atmosfera contemplativa. La “lenta istantanee” di uno scintillio di luce attraverso un ulivo – il cui dolce nome Komorebi evoca proprio la parola giapponese intraducibile che indica il filtrare dei raggi tra le fronde – si alterna ai close-up delle singole foglie, per poi lasciare il posto a una galleria e a un flare che brilla in mezzo a una foresta.
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
È un unico, grande progetto espositivo con il nome di Arte, fotografia e mass media negli anni Sessanta lo stand di Frittelli ad Arte Fiera 2023. Un compendio di storia e politica, di costume e comunicazione, che tra scatti in bianco e nero e collage ci mostra volti in estasi e pruderie erotica posti a pochi metri dal Papa di Mimmo Rotella (opere davvero speciali di questo artista), e ancora commentari politici su fascismo, capitalismo e desiderio, Tomaso Binga e Libera Mazzoleni su tutti. La galleria porta in fiera anche il Catalogo Ragionato di Gianni Bertini che, curato da Francesco Tedeschi, verrà presentato nell’ambito di Book Talk domenica 5 febbraio.
GALLERIA IL PONTE
Dalla Galleria Il Ponte c’è una bella selezione di monotipi dell’artista toscano Venturino Venturi (1918 – 2002), che va ad affiancare la personale curata da Lucia Fiaschi nella sede fiorentina che riunisce quarant’anni di opere dell’artista (qui compaiono le grandi sculture per cui è noto l’artista). Con la tecnica del monotipo, Venturi riprende alcuni temi a lui cari, come la ritrattistica e lo studio dei volumi, realizzando anche una serie di interessanti opere a stampe (e cromie) sovrapposte.
GALLERIA ANTONIO VEROLINO
La Galleria Antonio Verolino ha portato ad Arte Fiera un percorso sul tessile di alto livello, con opere di Calder, Tremlett e Delaunay. Non una novità per lo spazio modenese, che mutua l’amore e lo studio del tessile dall’azienda della famiglia del fondatore, riconosciuta come una delle più importanti realtà dell’antiquariato tessile di arazzi e tappeti. Qui astrazione, colore, trama, diventano un tutt’uno, inscindibile ed evocativo.
WEM GALLERY
Wem presenta uno stand ad hoc di Chiara Dynys, che porta la sua serie i Camini delle fate all’interno di un’installazione stroboscopica concepita appositamente per la fiera, Rubik Cube, da un un progetto espositivo presentato a Villa Panza nel 2021. La serie scultorea, composta di forme di vetro colorate ispirate alle omonime abitazioni della Cappadocia, è illuminata da una feritoia realizzata in foglia d’oro: l’impressione è quella di entrare in un’opera a trecentosessanta gradi. Nell’ambiente retrostante, ci sono anche gli Enlightening Books, parte della collezione permanente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, del Quirinale, del MA*GA e di Palazzo Fortuny.
TORNABUONI ARTE
Il grande stand di Tornabuoni Arte è un inno d’amore alla pittura e alla scultura italiana moderna e contemporanea, da Alberto Burri a Arnaldo Pomodoro passando per Lucio Fontana e Pablo Atchugarry. Con le grandi tele di Fattori, Nomellini e Chini, poi, stagliate contro lo scenografico fondo nero dello stand, emerge qui la seconda anima di Arte Fiera, quella dedicata allo studio e all’analisi dei classici dell’arte moderna. Il tutto al cospetto di una serie di opere strepitose di Alighiero Boetti.
RIBOT GALLERY
Si distingue infine lo stand di Ribot Gallery, che ospita una coloratissima personale di Lorenza Boisi, candidata al Premio Osvaldo Licini by Fainplast. Pitture a olio (spiccano il Pescatorello e Orfeo incanta gli animali con la musica) e sculture in ceramica – i minuziosi ombrellini della Parasol Collection che rientrano nel nuovo percorso tematico inaugurato dal direttore Simone Menegoi per l’edizione 2023 di Arte Fiera – creano insieme uno scenario estatico, a tratti tropicale ed eccentrico, di grande impatto.
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