Tutti i premi assegnati durante la fiera miart 2023

Dalle commissioni per giovani artisti emergenti al premio per il miglior progetto espositivo, alle acquisizioni da parte della Fondazione Fiera Milano. Ecco i riconoscimenti assegnati dall’edizione di miart appena conclusa

Neppure il tempo di concludersi – registrando la partecipazione di 169 gallerie da 27 Paesi del mondo, e il coinvolgimento di diverse istituzioni e luoghi di cultura in città, protagonisti dell’Art Week – che miart ha già lasciato il posto alla Design Week, con la seconda che anzi sembra aver cannibalizzato gli appuntamenti della prima (e questa è un’evidenza su cui si dovrà iniziare a riflettere per il prossimo futuro). Eppure l’edizione 2023 della fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, per il terzo anno diretta da Nicola Ricciardi, si segnala anche per la grande affluenza di pubblico, confermandosi un appuntamento importante del calendario dell’arte cittadino e italiano. Al bilancio della redazione di Artribune affidiamo i top e i flop dell’edizione appena conclusa, che però ha dispensato anche numerosi premi e commissioni – in aumento rispetto agli anni scorsi – volti a supportare l’impegno e la visione delle gallerie e degli artisti che hanno partecipano alla fiera. Ad assegnarli, le giurie composte da curatori e direttori di museo dai profili internazionali, cui si aggiungono i riconoscimenti sanciti da contest collaterali culminati durante l’Art Week. Li passiamo in rassegna.

Livia Montagnoli 

PREMIO HERNO – ERMES ERMES E LC QUEISSER

Premio Herno. Photo: Nicola Gnesi

Premio Herno. Photo: Nicola Gnesi

L’ottava edizione del premio, del valore di 10mila euro, spetta alla collaborazione tra le gallerie ERMES ERMES (Roma) e LC Queisser (Tbilisi), che hanno messo a confronto, in uno stand condiviso, opere di Luisa Gardini (1935, Ravenna) e Ser Serpas (1995, Los Angeles) all’interno della sezione Established. La giuria internazionale composta da Nicholas Cullinan, (Direttore, National Portrait Gallery, Londra), Sébastien Delot (Direttore, LaM – Lille Métropole Musée d’art moderne, d’art contemporain et d’art brut) e Yilmaz Dziewior (Direttore, Museum Ludwig, Colonia), chiamata ad attribuire il riconoscimento allo stand con il miglior progetto espositivo, ha infatti giudicato meritevole il dialogo stabilito dalle due realtà, “per l’inedito confronto tra i linguaggi di Gardini e Serpas, due artiste di generazioni diverse i cui lavori apparentemente distanti trovano invece molti punti in comune. Ritroviamo in questo binomio una combinazione particolare e dei legami inaspettati. Il booth, nonostante le dimensioni ridotte, mette in mostra un progetto espositivo di livello museale”.

PREMIO LCA PER EMERGENT – HOA GALERIA

Premio LCA per Emergent. Photo: Nicola Gnesi

Premio LCA per Emergent. Photo: Nicola Gnesi

La galleria di São Paulo si aggiudica il premio destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent. Istituito nel 2015 dalla collaborazione tra miart e LCA Studio Legale, ha valore di 4mila euro. La giuria internazionale – composta da Fernanda Brenner (Direttrice Artistica, Pivô, São Paulo), Laura McLean-Ferris (Scrittrice e curatrice indipendente, Torino) e Leonie Radine (Curatrice, Museion, Bolzano) – ha premiato il progetto della galleria brasiliana che ha coinvolto Kelton Campos Fausto (1996, São Paulo) per la qualità dell’esposizione e per “la risposta poetica di Kelton Campos Fausto alla costante imposizione delle cosmogonie occidentali”. Unica realtà della sezione proveniente dall’America Latina, HOA Galeria ha saputo distinguersi dando spazio a una nuova generazione di artisti brasiliani, e introducendola in fiera al pubblico internazionale.

PREMIO COVIVIO – LORENZA LONGHI

Premio Covivio. Photo: Nicola Gnesi

Premio Covivio. Photo: Nicola Gnesi

Classe 1991, l’artista di Lecco è stata presentata in fiera dalla galleria milanese Fanta MLN, per la sezione Emergent. A lei spetterà il privilegio di esporre presso lo spazio di proworking Wellio by Covivio l’opera site specific che le è valsa il riconoscimento e un finanziamento di 20mila euro per la realizzazione dell’installazione: “L’obiettivo dell’opera commissionata che diventerà parte integrante dell’immobile”, spiega la commissione che ha attribuito la vittoria a Lorenza Longhi “è rispecchiare l’identità di Wellio e il nuovo concept lavorativo che il format promuove, caratterizzato da flessibilità, servizi, tecnologia, community e opportunità di networking tra professionisti. In quest’ottica, l’artista è stata selezionata da Covivio per la capacità di riflettere attraverso la sua opera su come i confini del nostro spazio personale si espandono tra le arene del lavoro e della vita privata”. Dopo Altra Natura di Pamela Diamante nel Building D di Symbiosis e L’Enigma della Giostra del duo artistico milanese bn+BRINANOVARA all’ingresso di Wellio in via Dante 7, l’investimento su Lorenza Longhi conferma l’intenzione del Gruppo Covivio di impegnarsi nella promozione dell’arte contemporanea emergente.

FONDAZIONE HENRAUX SCULPTURE COMMISSION – HARRIS EPAMINONDA

Fondazione Henraux Sculpture Commission. Photo: Nicola Gnesi

Fondazione Henraux Sculpture Commission. Photo: Nicola Gnesi

Tra le novità del 2023, la prima edizione della commissione assegnata dalla Fondazione Henraux Sculpture finanzierà la realizzazione di un’opera in marmo da esporre, durante l’Art Week 2024, presso il Museo del Novecento di Milano. Il vincitore è il cipriota Haris Epaminonda (Nicosia, 1980), presentato dalla Galleria Massimo Minini (Brescia) nella sezione Established. L’artista realizzerà il suo progetto nel corso di una residenza presso la Fondazione, a Querceta di Seravezza (LU), confrontandosi sul campo con le cave di marmo, le maestranze storiche e le tecnologie innovative perfezionate dall’azienda toscana. Ad attribuire il premio, la giuria internazionale composta da Edoardo Bonaspetti (Direttore Artistico, Fondazione Henraux e Co-Direttore, Ordet, Milano), Massimiliano Gioni (Direttore Artistico, New Museum, New York e Direttore Artistico, Fondazione Nicola Trussardi, Milano), Gianfranco Maraniello (Direttore, Area Musei d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano) e Catherine Nichols (Mediatrice Creativa, Manifesta 14, Pristina e Curatrice, Hamburger Bahnhof – Nationalgalerie der Gegenwart, Staatliche Museen zu Berlin), che ha apprezzato la versatilità di Epaminonda nel lavorare con scultura, fotografia, video e installazione, e la capacità di confrontarsi con l’archeologia, la museografia e la memoria, combinandole con nuove visioni del futuro.

PREMIO ORBITAL CULTURA – FRANCESCO JODICE

Francesco Jodice, Galleria Umberto Di Marino

Francesco Jodice, Galleria Umberto Di Marino

Altra novità è il Premio Orbital Cultura – Nexi Digital, assegnato alla sua prima edizione a Francesco Jodice (1967, Napoli), presente a miart con la Galleria Umberto Di Marino, nella sezione Established. Il riconoscimento, dedicato alla fotografia, vuole dotare i musei storici italiani di immagini contemporanee, favorendo il confronto tra passato e presente. Grazie ai 10mila euro stanziati, Jodice realizzerà un lavoro di documentazione fotografica degli esterni e degli spazi comuni del complesso delle Gallerie degli Uffizi. A valutare i candidati, la giuria composta dall’architetto Michele De Lucchi, dalla fotografa Giovanna Silva e dal curatore Francesco Zanot: “Nel corso della sua carriera, Francesco Jodice ha lavorato costantemente sul paesaggio architettonico delle città di tutto il mondo con l’obiettivo di svelare le storie che gli edifici portano con loro, dal momento della loro costruzione alle fasi successive del loro utilizzo. La Galleria degli Uffizi è un luogo in cui il passato si intreccia con il presente e il futuro, attraverso un continuo processo di rilettura da parte di pubblici sempre diversi ed eterogenei. Il premio assegnato a Jodice riflette la sua capacità di rappresentare lo spazio costruito non soltanto evidenziandone le caratteristiche stilistiche e formali, ma come risultato di uno studio che intreccia architettura, politica, economia e scienze sociali”. 

PREMIO MATTEO VISCONTI DI MODRONE – JUNE CRESPO

June Crespo, 2022. Courtesy: l’artista e P420, Bologna. Photo: Carlo Favero

June Crespo, 2022. Courtesy: l’artista e P420, Bologna. Photo: Carlo Favero

Rappresentata a miart dalle gallerie P420 (Bologna) ed Ehrhardt Flórez (Madrid), June Crespo (Pamplona, 1982) si aggiudica il premio in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, del valore di 10mila euro. L’artista spagnola avrà la possibilità di realizzare la sua opera in Fonderia Artistica Battaglia, con l’assistenza degli artigiani dell’opificio. La giuria composta da Andreas Boccone (Direttore Tecnico, Fonderia Artistica Battaglia, Milano e Presidente di giuria), Francesco Arena, (Artista, Cassano delle Murge), Bruna Roccasalva, (Direttore Artistico, Fondazione Furla, Milano), Velasco Vitali, (Artista, Milano) e – collegata da remoto – Paola Pivi (Artista, Anchorage) ha riconosciuto nel lavoro di Crespo “un esempio di come la scultura possa essere espressione della contemporaneità anche quando resta legata all’impiego di materiali e processi tradizionali”. L’artista spagnola, infatti, combina fusioni in bronzo con tessuti, resine, cemento e metallo, creando accostamenti inconsueti che esplorano le possibilità formali ed espressive dei materiali.

PREMIO ROTARY CLUB MILANO BRERA PER L’ARTE CONTEMPORANEA E GIOVANI ARTISTI – BINTA DIAW

Binta Diaw, Naître au monde, c'est concevoir (vivre) enfin le monde comme relation #1

Binta Diaw, Naître au monde, c’est concevoir (vivre) enfin le monde comme relation #1

Si orienta verso l’inclusività la tredicesima edizione del Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti, che vede l’acquisizione dell’opera Naître au monde, c’est concevoir (vivre) enfin le monde comme relation #1 di Binta Diaw (1995, Milano). La giovane artista afroitaliana (già vincitrice nell’estare 2022 della prima edizione del Prix Pujade-Lauraine · Carta Bianca), di origine senegalese, presente a miart con la galleria PROMETEO GALLERY Ida Pisani (Milano – Lucca), donerà la sua opera al Museo del Novecento di Milano. La giuria, composta da Laura Cherubini, (Curatrice, titolare della cattedra di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Belle arti di Brera, Milano), Christian Marinotti, (Editore, docente di Storia dell’arte nel Corso di Laurea in Progettazione dell’architettura del Politecnico di Milano e ideatore del premio) e Paola Ugolini, (Critica d’arte e curatrice, Roma) è stata colpita dalla potenza del lavoro che utilizza i capelli “come strumento di lotta, di resistenza al retaggio coloniale e di rivendicazione delle origini africane, riaffermando così la propria identità”. 

PREMIO MASSIMO GIORGETTI – JENNA BLISS

Jenna Bliss, Friendship #1, 2022, Plexiglass. Courtesy: the artist and Felix Gaudlitz, Vienna

Jenna Bliss, Friendship #1, 2022, Plexiglass. Courtesy: the artist and Felix Gaudlitz, Vienna

Jenna Bliss (1984, Yonkers, New York), presente a miart con la galleria FELIX GAUDLITZ (Vienna) in sezione Emergent, è la vincitrice del Premio Massimo Giorgetti, alla sua prima edizione con l’obiettivo di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera. Il premio del valore di 5mila euro è stato infatti assegnato come sostegno alla pratica e alla ricerca di Jenna Bliss, che fonda la sua pratica artistica su lunghi periodi di elaborazione e produzione di lungometraggi, fotografie, video e sculture. A colpire la giuria, la serie Friendship (2022), “per l’evocazione di un passato recente, ma ormai dimenticato, in cui le nostre mani erano libere dagli smartphone. Attraverso il premio siamo felici di poter sostenere la produzione della prima mostra personale di Jenna Bliss in una istituzione”.

LE OPERE SELEZIONATE DAL FONDO DI ACQUISIZIONE DI FONDAZIONE FIERA MILANO

Tobias Zielony, Maria 2016 2017. Courtesy: Lia Rumma Napoli Milano. Acquisizione Fondazione Fiera Milano

Tobias Zielony, Maria 2016 2017. Courtesy: Lia Rumma Napoli Milano. Acquisizione Fondazione Fiera Milano

Con un investimento complessivo di 100mila euro, la Fondazione Fiera Milano ha selezionato tra gli stand nove opere da acquistare, che andranno ad aggiungersi alle oltre cento attualmente riunite nella sua collezione, presso la Palazzina degli Orafi. I lavori, scelti dalla giuria composta dal Presidente di Fondazione Enrico Pazzali, con Diana Bracco (Presidente di giuria, Componente Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano, Milano), Ralph Rugoff, (Direttore, Hayward Gallery at Southbank Centre, Londra), Dirk Snauwaert (Direttore, WIELS, Bruxelles) e Bettina Steinbrügge (Direttore Generale, Mudam Luxembour), spaziano dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla stampa, e appartengono ad artisti di generazioni diverse, rappresentati da gallerie italiane e straniere. Questi i nove autori e le rispettive opere: Râzvan Anton, Fading Study (Tarnita Water Dam), 2022; Javier Barrios, Pravada, 2023; Elisabetta Benassi, Le Ceneri di Gramsci, 2022; Pierpaolo Campanini, Didgeridoo, 2023; Wendt Eyckermans, A study in colour, minerals and composition (after Peter Paul Rubens ‘Saint Franciscus of Assisi receiving the stigmata’), 2022; Soshiro Matsubara, Untitled, 2022; Daniel Steegmann Mangrané, Hologram (Cork Monster), 2021; Nora Turato, how can i help? what’s your job?, 2022; Tobias Zielony, Maria, 2016-2017.

CONTEST VIAPADOVAMONDO – GIULIA MORAZZO

Giulia Morazzo, Viapadovamondo, 2023

Giulia Morazzo, Viapadovamondo, 2023

Nell’ambito di VIAPADOVAMONDO, progetto di rigenerazione urbana promosso da T12 Lab e patrocinato dal Comune di Milano, Giulia Morazzo – studentessa al biennio del corso di Visual Design & Integrated Marketing Communication alla NABA – è l’autrice della seconda opera vincitrice dell’iniziativa lanciata poco meno di un anno fa tramite una call to action, rivolta ai giovani talenti dell’arte e del design. Il nome è stato svelato durante l’Art Week, e l’opera resterà esposta sulla Tunnel Boulevard di Via Pontano, spazio dei tunnel ferroviari che a partire dagli anni Novanta è espressione della street art di writer e artisti di ogni genere. Evocando il gioco del Tetris, l’opera mette in scena l’incastro tra più culture, valorizzando l’identità composita del quartiere di via Padova: i blocchi, insieme, formano la scritta VIAPADOVAMONDO. Il prossimo autunno sarà svelata la terza e ultima opera vincitrice del bando.

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