È iniziata miart a Milano. Ecco le foto

Apre la fiera d'arte moderna e contemporanea del capoluogo milanese nella grande sede dell'Allianz MiCo. E parte bene, tra vecchie sezioni e nuove collaborazioni che toccano tutta la città

A Milano, giusto in tempo per la primavera nonostante piogge che non si vedevano da mesi, torna la vivissima Art Week, e con lei il suo cuore: la fiera d’arte moderna e contemporanea miart, che ritrova il proprio posto al gate cinque dell’Allianz MiCo su viale Scarampo (un tempo si chiamava Fiera Milano City). Aperta al pubblico dal 14 al 16 aprile con preview il 13, la kermesse di Fiera Milano – capofila di una fitta settimana di eventi cittadini tra mostre, happening e inaugurazioni di opere d’arte pubblica – apre la sua XXVII edizione continuando con la metafora musicale inaugurata due anni fa: quest’anno è la volta del Crescendo, che auspica un aumento di intensità di pubblico e vendite. Una speranza che sembra manifestarsi già nella giornata di preview, raramente così densa di addetti ai lavori e collezionisti.
È per facilitare questa crescita che, per il 2023, si è rafforzato il coinvolgimento nazionale e internazionale volto a infoltire la giuria dei premi (tra cui spicca il ricco Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano) così come la collaborazione con Triennale Milano, che durante i giorni di manifestazione tiene (oltre alla sesta edizione dell’apprezzato festival teatrale FOG) le conversazioni miart LIVE at Triennale Milano: queste, incentrate sul ruolo dell’arte in contesti e discipline non tradizionali, fungono anche da prima della grande festa per il XX anniversario della Fondazione Nicola Trussardi come “museo nomade”, che tanto di torta donata da Maurizio Cattelan. Amplificando ulteriormente la portata dell’impegno per il 2023, il progetto The Sound of Miart di Radio Deejay, Radio Capital e M20 trasmetterà in questi giorni tre playlist musicali dedicate ai temi della fiera.

LE TRE SEZIONI DI MIART 2023

La fiera – che ospitando opere dai primi del Novecento alle ultime generazioni offre la più ampia offerta cronologica tra tutte le manifestazioni d’arte in Italia – è sempre diretta da Nicola Ricciardi e ospita ben 169 gallerie da 27 Paesi suddivise nelle ormai consolidate sezioni established, decades ed emergent. La prima è come sempre la sezione principale di miart, con grandi gallerie italiane e internazionali (cresciute quest’anno del 40%) che presentano linguaggi contemporanei e opere di design; la seconda, curata dal direttore di ICA Alberto Salvadori, esplora l’eredità del Secolo Breve con una interessante scansione per decenni, con ciascuno stand che presenta un momento chiave dei cent’anni 1910-2010. Infine la terza, a cura di Attilia Fattori Franchini, è riservata a 26 gallerie con un’attività espositiva focalizzata sulla promozione degli emergenti, tra digitale e nuovi movimenti. Ecco tutte le immagini della fiera all’alba dell’apertura: una manifestazione che è apparsa al primo colpo d’occhio piena di energie, ricca di colori (troppo?), orientata in maniera schietta e senza infigimenti al mercato. Con galleristi e mercanti vogliosi di vendere e con stand impostati in maniera molto commerciale specie nella sezione principale. Ma è una fiera, ed è giusto così.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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