Col progetto LAB la scena artistica indipendente si presenta alla fiera ArtVerona 2023

Non solo gallerie. Insieme alla fiera veronese torna anche LAB, l’approfondimento sul panorama indipendente e no-profit dell’arte italiana

È sempre maggiore l’attenzione che il sistema dell’arte contemporanea (e il suo mercato) dedica agli spazi no profit del settore, confermandone la preziosità in quanto realtà di produzione artistica e culturale a livello locale e territoriale. Anche quest’anno, la fiera ArtVerona (dal 13 al 15 ottobre 2023) dedica uno spazio alla mappatura della scena indipendente italiana, ospitando la terza edizione del progetto LAB, con la partecipazione di quattro realtà indipendenti invitate dalla curatrice Giulia Floris.
Per chi fosse interessato ad approfondire le novità di questa edizione di LAB, domenica 15 ottobre è previsto un talk (nell’apposita area in fiera) in cui vi sarà la possibilità di conoscere meglio le realtà coinvolte e discutere gli esiti delle collaborazioni attivate con istituzioni presenti sul territorio.

Realtà indipendenti e fiere: l’opinione di Giulia Floris

Abbiamo chiesto alla curatrice Giulia Floris una dichiarazione in merito al crescente interesse da parte di attori commerciali del sistema dell’arte (come le fiere) nei confronti della scena indipendente e no-profit.
“Ritengo che sia oggi profondamente anacronistico pensare di separare la scena del no-profit in campo culturale da quella del mercato dell’arte: se si parla di sistema dell’arte contemporanea, queste sono entrambe parti che giocano un ruolo molto importante, nutrendosi vicendevolmente l’una del prezioso lavoro dell’altra. Credo d’altronde che il luogo comune secondo cui le realtà no-profit si muovano in antagonismo rispetto al sistema dell’arte resti oggi piuttosto diffuso. È per questo che la scelta di una fiera commerciale di investire in un progetto come LAB rimane importante, poiché permette di evidenziare le infinite possibilità di sinergia che i no-profit riescono ad attivare con il resto del delicato ecosistema artistico.
Da parte mia, tento ogni anno di mettere in luce un diverso aspetto tra quelli che permeano il comparto delle realtà indipendenti in Italia, invitando sempre nuovi spazi a partecipare alla fiera. Per questa 18esima edizione di ArtVerona ho avuto l’occasione di collaborare con quattro realtà molto diverse tra loro, ciascuna delle quali ha fatto della formazione e della creazione di comunità delle attitudini imprescindibili nel proprio percorso sul territorio che abita. Ognuna di loro ha scelto di portare in fiera un racconto della programmazione svolta negli ultimi anni, dando vita a progetti di grande valore”.

Daniele Formica's studio during CASTRO Studio Program 2022. Photo Giorgio Benni
Daniele Formica’s studio during CASTRO Studio Program 2022. Photo Giorgio Benni

I protagonisti di LAB ad ArtVerona 2023

Di seguito una breve introduzione delle realtà invitate da Giulia Floris per l’edizione 2023 di LAB, ciascuna delle quali ha a disposizione uno stand per presentarsi al pubblico. Inoltre, LAB vede per il secondo anno di fila la presenza di un Corner Library, pensato per creare un luogo di confronto tra gli spazi invitati e per offrire al visitatore un ulteriore approfondimento su questo campo di ricerca attraverso pubblicazioni e materiali sul tema della formazione sperimentale. Main partner di LAB Corner Library per il 2023 è CASTRO, progetto di formazione sperimentale fondato a Roma nel 2018 che, per l’occasione, presenta la sua nuova biblioteca gratuita, curando una selezione di libri sul tema dell’educazione sperimentale.

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P.I.A. – Lecce

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IUNO – Roma

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Giuseppefraugallery – Carbonia Iglesias

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Villa Filanda Antonini – Treviso

Fondata nel 2017 da Jonatah Manno e Valeria Raho, P.I.A. si definisce “scuola indipendente e sperimentale, di ricerca e produzione per artisti e curatori”. In particolare propone un corso di alta formazione nel campo delle arti visive e della cultura contemporanea, prestando attenzione a fornire le possibilità di una sperimentazione interdisciplinare, di sviluppare un network professionale internazionale e di imparare tramite un approccio dialogico e collettivo.

https://piastudio.org/

P.I.A., Lecce. Studenti al lavoro durante Flatland. Photo Raffaella Quaranta, 2023
P.I.A., Lecce. Studenti al lavoro durante Flatland. Photo Raffaella Quaranta, 2023

Nella capitale, IUNO è un progetto curatoriale indipendente che mira a smontare le dialettiche autoritarie e i sistemi di privilegio, intervenendo sul territorio cittadino per creare condivisione e spazi: “IUNO ama la lentezza, il ritmo della vita, la distrazione, la sedimentazione delle idee, la sovrapposizione di sguardi e voci, il perdersi come metodo. Lascia che siano gli incontri, e il tempo, a dare forma alle proprie intuizioni”. Alla direzione di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni si affianca il coordinamento curatoriale di Giulia Gaibisso e un comitato scientifico che opera nella produzione dei diversi progetti, mostre, committenze e residenze proposte da IUNO.

https://www.iunoiuno.it/

Photo captured during the workshop Abitare conducted by artist Sara Basta. Courtesy IUNO, Roma
Photo captured during the workshop Abitare conducted by artist Sara Basta. Courtesy IUNO, Roma

Giuseppefraugallery è un collettivo formato da Eleonora di Martino, Pino Giampà e Riccardo Oi. Intersecando arte e attivismo, ha l’obiettivo di incidere sulla realtà attraverso una resistenza culturale: nascono così progetti, workshop, azioni, mostre e incontri che dialogano con il territorio per formare una consapevolezza politica e sociale. A Iglesias, inoltre, il collettivo ha fondato nel 2014 una Scuola Civica d’Arte Contemporanea, nata come forma d’arte pubblica, con l’obiettivo di avvicinare la cultura contemporanea alla comunità.

http://giuseppefraugallery.blogspot.com/

Collettivo Giuseppefraugallery. La processione delle pietre, 2019. Photo Collettivo Giuseppefraugallery
Collettivo Giuseppefraugallery. La processione delle pietre, 2019. Photo Collettivo Giuseppefraugallery

Nata nel 2021 a Treviso per iniziativa di Giulio Feltrin, Villa Filanda Antonini (VFA) è uno spazio indipendente che, attraverso il Programma Residenze d’Artista, esplora e sperimenta i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. L’obiettivo è la costruzione di una rete di persone e di processi, incoraggiando un dialogo interdisciplinare tra artisti, curatori, designer, architetti, scrittori e ricercatori. Le diverse professionalità hanno l’occasione di confrontarsi attraverso mostre, workshop ed eventi culturali aperti alla comunità.

https://www.vfa.art/

Matteo Valerio, natural dying process during his residency at Villa Filanda Antonini, 2023
Matteo Valerio, natural dying process during his residency at Villa Filanda Antonini, 2023
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P.I.A. – Lecce

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IUNO – Roma

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Giuseppefraugallery – Carbonia Iglesias

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Villa Filanda Antonini – Treviso

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Alberto Villa

Alberto Villa

Nato in provincia di Milano sul finire del 2000, si occupa di critica e curatela d'arte contemporanea. Si laurea in Economia e Management per l'Arte all'Università Bocconi con una tesi sulle produzioni in vetro di Josef Albers e attualmente frequenta…

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