Sempre alto il livello della fiera di Torino che conferma la sua leadership italiana per qualità e internazionalità. Ecco le gallerie che hanno presentato le proposte migliori secondo noi
Non una inaugurazione così affollata e spumeggiante come gli altri anni ad Artissima. L’atmosfera è stata un po’ più calma. Il pubblico è sfiancato dalla maratona di fiere autunnali che, solo in Europa, obbliga a spostamenti tra Londra e Parigi? Oppure forse la circostanza della sovrapposizione di date con il Lucca Comics ha drenato un po’ di pubblico? Nonostante tutto la fiera è apparsa anche quest’anno ricca di spunti, di progetti da scoprire e di gallerie da seguire. Forse la situazione internazionale e i venti di crisi economica hanno suggerito però una certa prudenza anche nelle dimensioni delle opere, con alcune gallerie che hanno evitato di trasportare lavori particolarmente voluminosi e più agevoli da commercializzare. Artissima – che quest’anno soffia sulle 30 candeline – è una fiera molto curata, molto attenta alla progettualità e alla ricerca ma è pur sempre una fiera e non bisogna dimenticare che gli espositori sono qui per vendere. Abbiamo individuato 9 progetti da non perdere tra gli stand della fiera. Eccoli qua sotto.
1 / 9
Fuoricampo
2 / 9
Rosenfeld
3 / 9
Rossi&Rossi
4 / 9
Ex Elettrofonica
5 / 9
Galleria Benappi
6 / 9
Russi Klenner
7 / 9
Nir Altman
8 / 9
Management Gallery
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Viasaterna
L’artista under 30 Xiao Zhiyu è la nuova scoperta della galleria di Siena. Un allestimento in legno costituisce lo scheletro di un’ideale sala di lettura. I quadri infatti sono ritratti di copertine, di cataloghi, di pagine interne di libri. In alcuni casi i lavori riproducono fedelmente anche il peso dei volumi a cui si riferiscno.
La trentacinquenne Ioana Maria Sisea realizza una serie di piccole ceramiche narrative, tutte montate su un piccolo gradino che gira per lo stand. Sono una trentina di lavori che hanno come protagonista sia alcune donne sia un orso. Si tratta di un orso gigante divenuto celebrità in Romania. Raccontando la sua storia Sisea ripercorre l’evoluzione della condizione della donna nella società rumena.
Dieci violini alle pareti, tre vasi coi fiori in mezzo allo stand. Le custodie di violino contengono al loro interno delle tele sagomate con dei tagli di fontana, a loro volta a forma di violino e perfettamente inserite nella custodia. In realtà tutto è realizzato in ceramica e firmato Bertozzi&Casoni (ora anche in mostra a Imola). In un piccolo spazio poi un focus sulle foto di Elisa Sighicelli.
Sergio Breviario (Bergamo, 1974) ha creato una scenografia particolarmente teatrale per risolvere questo stand nella sezione “disegni” della fiera. Ci sono i suoi lavori nella parte superiore: più che disegni sono collage, che lui immagina come sculture. E poi c’è una sorta di ‘boiserie di carta’ nella parte bassa dello stand. In queste settimane una mostra dell’artista è allestita negli spazi romani della galleria.
Si sta distinguendo sempre di più la galleria Benappi negli ultimi tempi. Ad Artissima ripropone, davvero in grande, una famosa opera legata ai primissimi anni di attività di Studio Azzurro. Il Nuotatore, questo il titolo, risulta ben fruibile nonostante le caratteristiche non ideali di uno stand fieristico. Significativo notare che l’allestimento vuole anche celebrare i 10 anni di scomparsa di Paolo Rosa, che del gruppo Studio Azzurro fu anima e co-fondatore.
Uno stand immersivo quello di questa galleria di Berlino. All’interno, di vari formati, ci sono le opere di Adam Lupton. Il pittore canadese classe 1987 fa un lavoro e una ricerca che deriva dal suo disturbo ossessivo compulsivo e dunque dalle sue giornate, dai suoi rituali a contatto con questa condizione. Con tecniche pittoriche peculiari e riconoscibili.
Un piccolo stand pieno di micromondi. Universi in miniatura che raccontano vita vissuta e, soprattutto, carnevali. Con costumi d’epoca e con costumi contemporanei e storici. I micromondi sono realizzati minuziosamente dentro portagioie vintage, dei quali ancora è funzionante il meccanismo di apertura e chiusura. Secondo l’artista, il canadese Curtis Talwist Santiago (originario di Trinidad), queste scenette di microteatro devono passare di mano chiuse e poi essere aperte dal destinatario per generare meraviglia.
L’artista di origini russe Vladislav Markov si ritrae con strumenti tecnologici, stampa il suo faccione, poi trasferisce la stampa su acrilico e applica il tutto su tela. I suoi tre lavori sono allestiti in questo piccolo stand in maniera molto suggestiva. Stanno appoggiate su delle tapparelle retroilluminate, secondo l’artista vogliono richiamare le sale d’attesa e in effetti alcune sedute tipiche di quei locali sono posizionate in mezzo allo stand.
L’iraniano Ramak Fasel laureato in ingegneria meccanica, fotografo e graphic designer decide di provare a capire se Milano può essere per lui un buon luogo dove lavorare. Si trasferisce nel 1994 e ci rimane per 15 anni fino al 2009. In tutto questo tempo fotografa, frequenta il mondo dei grandi designer, intesse relazioni e contatti. Tutto questo è riproposto in uno stand che si trasforma in archivio: documenti, opere, fotografie. E la grafica verde acido pensata da Fasel.
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Fuoricampo
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Rosenfeld
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Rossi&Rossi
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Ex Elettrofonica
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Galleria Benappi
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Russi Klenner
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Nir Altman
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Management Gallery
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Massimiliano Tonelli
È laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Siena. Dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart. Direttore editoriale del Gambero Rosso dal 2012 al 2021. Ha moderato e preso parte come relatore a…