I migliori stand da vedere ad Arte Fiera 2024 che compie 50 anni
Torna a Bologna la manifestazione dedicata all'arte moderna e contemporanea più antica d'Italia. Abbiamo fatto una selezione degli stand da non perdere nell'edizione del mezzo scolo, dalla pittura alla fotografia passando per gli omaggi alle performance anni Settanta
È tempo di Arte Fiera, e con lei anche della classifica di Artribune sui migliori stand della manifestazione di arte contemporanea e moderna aperta a Bologna per la sua 47esima edizione (ma la manifestazione si svolge da 50 anni) dal 2 al 4 febbraio 2023. Ecco gli espositori, tra i 171 partecipanti, che si sono distinti per selezione di opere, progetti espositivi complessivi e allestimento, anche con molti rimandi alla scena italiana e bolognese degli anni Settanta e oltre in pieno allineamento con gli obiettivi della fiera. Dalle personali di pittura, alle collezioni di fotografie, ecco i migliori stand secondo Artribune.
1 / 13
Umberto Benappi
2 / 13
Richard Saltoun
3 / 13
Marcorossi artecontemporanea
4 / 13
Marcelle Alix
5 / 13
Osart
6 / 13
Ncontemporary
7 / 13
Giovanni Bonelli
8 / 13
Ca’ di Fra’
9 / 13
Francesca Antonini Arte Contemporanea
10 / 13
Giampaolo Abbondio
11 / 13
The Gallery Apart
12 / 13
Frittelli arte contemporanea
13 / 13
EDDart
È tutto dedicato a uno sfavillante GianniDessì lo stand della galleria torinese UmbertoBenappi, in un omaggio alla ScuolaRomana, ma anche alla fiera stessa: Dessì fece infatti la sua prima personale proprio ad Arte Fiera, nel 1979. Dell’artista vengono presentati lavori più recenti, che confermano la sua volontà di “uscire dal quadro”, con tele dipinte ai lati, cornici pittoriche e proiezioni sullo stand esterne alle opere (anche scultoree), con i nuovi “ori” accostati al suo storico giallo. Interessante anche il coordinamento con l’adiacente galleria Niccoli, che ha portato in mostra GiuseppeGallo, sempre della Scuola Romana.
La galleria londinese RichardSaltoun porta ad ArteFiera – in linea con il loro focus sulle “donne misconosciute durante la propria vita” e ancora di più con il tema “Bologna anni Settanta” della fiera – una parete di scatti da una leggendaria performance di GinaPane, accanto a cui spicca una collezione di pezzi di GretaSchödl, altra artista in collegamento con alcune della proposte dell’Art Week bolognese tra Fondazione del Monte e LABS Contemporary Art.
È una collezione di opere essenziali di MarcoTirelli a dare il benvenuto ai visitatori nello stand di Marcorossiartecontemporanea. Accanto a lui, numerose le opere di Paolo Ventura, Arcangelo, Mirco Marchelli, Franco Guerzoni e soprattutto ValerioBerruti, che tra pittura e scultura spicca all’interno dell’ampio spazio della galleria milanese in fiera.
È una importante mostra personale di ErnestoSartori a invadere lo stand della francese Marcelle Alix ad Arte Fiera, tra opere del 2020 e opere del 2023. L’artista vicentino, adottato dalla Francia da vent’anni (con atelier a Marsiglia), è qui presente con opere che mostrano una porosità tra astratto e figurativo: tra pittura pura e scultura, le opere si focalizzano infatti su una sorta di “archeologia del futuro”, con oggetti di uso comune che emergono da scenari post-apocalittici. Una chicca ironica, i nomi delle vecchie opere: “titolo stanco”, “titolo da trovare (si è perso)”, “titolo che si legge”.
La milanese Osart porta ad Arte Fiera una grande (e coloratissima) collettiva di artisti africani contemporanei. Tra Sud Africa, Zimbabwe e Nigeria, ci sono grandi tele di Feni Chulumanco, Jeanne Gaigher, Franklyn Dzingai, Sethembile Msezane, Katharien de Villiers, Wilfred Timire e Ikeorah Chisom Chi-FADA. Spiccano, tra tutte, le nuove opere collage di Dzingai e le “epopee” di Chulumanco.
Tre gli artisti portati da Ncontemporary in fiera, due di fotografia pura e una terza tra scultura e disegno: di Salvatore Vitale ci sono due “esplosioni” tecnologiche, frutto del progetto Death by GPS nato tre anni fa e realizzato in Sud Africa a commentario della gig economy. Importante la collaborazione con un gruppo di artisti locali, pagati (finalmente) con dignitoso stipendio da “svizzero adottivo” di Vitale. Bellissime poi le opere di Silvia Rosi, modenese di origini togolesi, realizzate per il MAXXI Bulgari Prize, che tra autoritratti e video commentano la tradizione linguistica togolese (schiacciata durante l’invasione coloniale), ma anche le stoffe “alfabetizzate” ABC del West Africa, in una ricerca estetica raffinata. Infine, sono i grandi occhi anti-male gaze di RuthBeraha a fare da contraltare agli scatti, affiancate dai suoi disegni sui “compagni animali” dei dittatori.
Una collettiva all’italiana ambiziosa, quella da Giovanni Bonelli. Nello stand della galleria milanese, inserita nelle sezioni Main e Percorso, vi sono infatti le grandi opere del duo bn+BRINANOVARA, che attirano all’interno, affiancate da quelle di Francesco Lauretta, Chiara Calore, Michela Martello, Nicola Verlato e Fulvio Di Piazza con la sua grande Mattanza.
Delicato lo stand di Ca’ di Fra’, Archivio Collezione erede della tradizione artistica della storica Galleria Toselli & Co. di Franco Toselli e Gianfranco Composti (che rientra peraltro nel Fondo delle Biblioteche Regionali Lombarde). A farla da padrone sono le opere, erotiche ed evocative, di Carol Rama, che si stagliano nella raccolta di pezzi di valore di Carla Bedini, Agostino Ferrari, Ugo La Pietra e Superstudio. Proprio una solida presentazione di nomi di gran rilievo.
Si torna sulla pittura con il pregevole stand della sezione omonima di Francesca Antonini Arte Contemporanea (presente anche con una bella collezione di opere di Alice Faloretti nella sezione Main). Qui troverete una personale di Rudy Cremonini (tra gli artisti della mostra Pittura Italiana Oggi alla Triennale di Milano), con grandi foglie verdi, trasparenti, rigogliose e meravigliosamente affascinanti e vibranti.
È una grande personale dell’artista americano Jason Middlebrook a riempire lo stand di Giampaolo Abbondio. Ventennale la relazione tra lo storico artista, molto noto oltreoceano, e la galleria di Todi, che lo ha coinvolto nel corso degli anni anche sul proprio territorio (avrete forse riconosciuto il famoso “cipresso di Garibaldi” in un paio di opere). Al centro di tutte le opere, il rapporto tra umano, artificiale e naturale, tra critiche alla degradazione architettonica e dilatazioni temporali arboree. Ipnotici i ceppi rivestiti di linee geometriche e quasi iridescenti.
Diversi media e spinte si incontrano nel vivo stand di The Gallery Apart. Che, densissimo, offre una panoramica italiana trasversale: troverete qui le epopee familiari di Mariana Ferratto, le sventolanti lane su tela di Bertille Bak (non perdetevi il retro), i pezzi new media di Federica Di Pietrantonio, e ancora le grandi opere di Corinna Gosmaro e Alessandro Scarabello (anche lui presente tra gli artisti di Pittura Italiana Oggi).
È un’ode d’amore al Gruppo 70 lo stand di Frittelli arte contemporanea. In piena connessione, anche qui, con il tema dell’anno di Arte Fiera, sono in mostra gli epici lavori di Lucia Marcucci, Ketty La Rocca, Eugenio Miccini, Luciano Ori e Lamberto Pignotti. Tutti fanno della Poesia visiva una “guerriglia”, esteticamente stellare, che con i mezzi della comunicazione di massa punta a trasformare la società.
Uno stand piccolo ma pieno zeppo di gioiellini e di chicche questo di EDDart. Opere di eccellente qualità di Mario Schifano, di Tano Festa, di Francesco Lo Savio e di Cesare Tacchi che meritano il viaggio. Tutte degli “anni giusti” come si dice. E poi alcuni piccoli Mimmo Rotella datati metà Anni Cinquanta…
1 / 13
Umberto Benappi
2 / 13
Richard Saltoun
3 / 13
Marcorossi artecontemporanea
4 / 13
Marcelle Alix
5 / 13
Osart
6 / 13
Ncontemporary
7 / 13
Giovanni Bonelli
8 / 13
Ca’ di Fra’
9 / 13
Francesca Antonini Arte Contemporanea
10 / 13
Giampaolo Abbondio
11 / 13
The Gallery Apart
12 / 13
Frittelli arte contemporanea
13 / 13
EDDart
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Lettera, la newsletter quotidiana
Non perdetevi il meglio di Artribune! Ricevi ogni giorno un'e-mail con gli articoli del giorno e partecipa alla discussione sul mondo dell'arte.
Giulia Giaume
Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…