Silvia Evangelisti racconta Arte Fiera e Bologna. La video-intervista alla storica ex direttrice
La storica dell’arte bolognese ha diretto dal 2003 al 2012 la rassegna che nel 2024 compie 50 anni. Con lei ne ripercorriamo la storia, dagli esordi brillanti al periodo di stasi, al rilancio con l’ambizione di vivere da protagonista il mercato dell’arte internazionale
Di 50 anni di Arte Fiera, in corso a Bologna fino al 4 febbraio con l’edizione che segna il raggiungimento di un traguardo importante per la fiera d’arte più longeva d’Italia, Silvia Evangelisti ne ha vissuti in prima linea 25. La storica dell’arte bolognese ha lavorato per la rassegna dal 1988 al 2012 (assumendone la direzione artistica nel 2003), ma con lei – nella videointervista raccolta proprio in questi giorni tra gli stand – ne ripercorriamo la storia sin dall’esordio (“Arte Fiera è arrivata come un fulmine a ciel sereno, quando esisteva solo Art Basel”, racconta), quando da “studentessa di Lettere, con orientamento artistico” ebbe il primo contatto con la fiera da standista.
Arte Fiera, Bologna e il mercato dell’arte secondo Silvia Evangelisti
Alla fiammata dei primi anni (“anni felici per la città, seppur molto difficili, improntati alla curiosità”), che catapultò Bologna da protagonista sulla scena dell’arte internazionale, seguì il periodo della normalizzazione dei primi Anni Ottanta. Nel 1988, su iniziativa di Maurizio Mazzotti, si decise di rilanciare Arte Fiera, che nel frattempo aveva anche saltato alcune edizioni: Evangelisti fu arruolata in squadra. Si arriva così a un passaggio essenziale, alla fine degli Anni Novanta, propiziato dal boom dell’arte contemporanea: Arte Fiera diventa un evento internazionale, e Silvia Evangelisti ha il compito di gestirne l’evoluzione.
Dettagli e aneddoti li ascoltiamo dalla sua voce, dall’intuizione di portare la fiera in città (in una Bologna non ancora inclusa nei circuiti turistici) al mutuo sostegno con i galleristi, al rapporto con le istituzioni culturali bolognesi per creare “un gioco di festa”. Con qualche riflessione sugli ultimi anni, vissuti da Arte Fiera tra alti e bassi. E stima per il lavoro intrapreso dall’attuale direttore artistico Simone Menegoi, “che è riuscito a dare alla fiera un colore e un’affabilità che sta bene sul mercato”. Nel frattempo, Evangelisti è curatrice di due mostre in città: Mimmo Paladino a Palazzo Boncompagni e l’austriaca Greta Schödl alla Fondazione del Monte.
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