Record di visitatori e prime vendite alla fiera TEFAF Maastricht 2024
Si conferma come luogo d'elezione per un collezionismo colto e pronto la fiera d'arte antica, moderna e contemporanea di Maastricht, che in questa ultima edizione ha visto salire il numero di visitatori e tante vendite di peso andate in porto dalla prima ora
Mentre prosegue al MECC di Maastricht fino al prossimo 14 marzo 2024, la fiera TEFAF ha registrato un numero record di visitatori nei due giorni di preview il 7 e 8 marzo, con una presenza di collezionisti in aumento del 20% e oltre 300 musei che hanno già visitato gli stand dei 272 espositori di arte antica, moderna e contemporanea. Sostenuto anche il ritmo delle vendite, con trattative a sei e sette cifre andate in porto sin dall’inizio. “È gratificante sapere di vendite così importanti”, ha commentato il presidente di TEFAF, Hidde van Seggelen. “Questa fiera è sempre stata un barometro per il mercato internazionale dell’arte e dell’antiquariato fin dalla sua nascita nel 1988 e siamo orgogliosi di ricevere i principali musei, istituzioni e collezionisti privati del mondo che continuano a considerarla la più importante fiera globale per l’acquisizione delle migliori opere d’arte, di antiquariato e di design”.
I musei e i collezionisti affollano TEFAF Maastricht 2024
Asciugata quest’anno nella durata, la fiera di Maastricht dedicata a belle arti, antiquariato e design non ha dunque perso alcuna attrattività, anzi. E così, se qualche espositore rimpiangeva di non avere due weekend a disposizione di pubblico e collezionisti, altri sono stati certi invece che la concentrazione nel tempo avrebbe evitato l’effetto di una passeggiata in fiera come una visita al museo e favorito invece il focus sulle acquisizioni. Presenti intanto di sicuro le più importanti istituzioni museali del mondo, dal British Museum al JP Getty Museum, dal Louvre al Museo d’Orsay, dal Prado al Rijksmuseum, per citare solo i più popolari. Non sappiamo per ora se abbia trovato un nuovo proprietario l’opera che sembrerebbe essere la più costosa in fiera, il capolavoro giovanile di Vassily Kandinsky Murnau mit Kirche II (1910), passato in asta da Sotheby’s solo l’anno scorso a quasi 45 milioni di dollari e al MECC di Maastricht nello stand di Landau con una richiesta tra i 50 e 60 milioni, o lo splendido Portrait d’Antonietta Gonsalvus dipinto da Lavinia Fontana e portato a TEFAF 2024 da Rob Smeets, dopo un’aggiudicazione in asta nel 2023 per 1,5 milioni di euro e ora in fiera con il prezzo ben più alto di 4,5 milioni. Così come la Maddalena penitente di Artemisia Gentileschi in stand da Robilant + Voena per circa 7 milioni di dollari, pare. Tanti sono però gli espositori che hanno dichiarato di aver venduto buona parte del proprio stand proprio in questi primi giorni di apertura.
Le prime vendite della fiera TEFAF Maastricht 2024
Tra le vendite delle prime ore condivise dai galleristi troviamo Tête de Paysanne à la Coiffe Blanche di Vincent van Gogh venduta a un museo privato al di fuori dell’UE dalla galleria MS Rau di New Orleans, al suo debutto a TEFAF, che proponeva il dipinto, sembrerebbe, a € 4,5 milioni. Per 4 milioni di dollari la galleria londinese Stuart Lochhead Sculpture ha venduto Marte in cammino di Giambologna a un museo americano, insieme ad altri diversi pezzi, durante le giornate di anteprima, tra cui Francois Ladatte, Reclining Lion, a un collezionista privato americano, per 165.000 euro; Busto ritratto di Vincenzo Bellini di Giustiniani a un collezionista privato, per il prezzo richiesto di 76.000 euro, e Ritratto di Alexis Guiffrey di Joseph Chinard al Virginia Museum of Fine Art, per una cifra intorno ai 90.000 dollari. La galleria A Lighthouse called Kanata ha realizzato 19 vendite nei due giorni di apertura, tra cui The Path to Spring, 2024 di Satoru Ozaki per 150.000 euro a una fondazione privata, mentre Olszewski | Ciacek, nella sezione dedicata alle gallerie emergenti, si è aggiudicata il JP Morgan Private Bank Showcase Prize e ha venduto diverse opere dalla sua efficace presentazione a TEFAF, tra cui Heliographic Composition (XXXVI) di Karol Hiller per 50.000 euro. Da Jörn Günther Rare Books sono stati venduti sei manoscritti, tra cui un Libro d’Ore miniato dal Maestro di Filippa di Guelders, per un valore compreso tra 50.000 e 400.000 franchi. Buona accoglienza per il design anche, e dalla sezione Focus otto tra le nove sedie di Paolo Pallucco degli anni ’90 presentate da Charlotte Ketabi-Lebard sono state vendute tra 10.000 e 20.000 euro a un collezionista belga. A conferma di una base di clienti in fiera cross-category, attenta e pronta.
Le vendite delle gallerie italiane a TEFAF Maastricht 2024
Ottimi i riscontri anche per gli espositori italiania Maastricht, a cominciare da Maurizio Nobile che esponeva, tra le altre opere, un dipinto potentissimo di San Sebastiano da 180/200.000 euro, ha venduto il primo giorno una tavoletta di Pelagio Pelagi e Autoritratto di Otto Maraini. Da Antonacci Lapiccirella, mentre risulta in trattativa il pastello di Umberto Boccioni da 800.000 euro, hanno trovato nuovi proprietari le opere di Edward Burne-Jones e Pierre de Troubetzkoy.
La Galleria Carlo Virgilio ha venduto un dipinto dell’artista Carl Glotz al Museo Nazionale di Archeologia, Storia e Arte (MNAHA) del Lussemburgo e Il Pescatoriello Marvasi a un importante museo americano. Nella prima mezz’ora di preapertura da Caretto Occhinegro Decapitazione del Battista è stato acquisito da un collezionista privato olandese per circa 100.000 euro.
Il successo di TEFAF per gli espositori
Tra le altre vendite di rilievo, Kunsthandel P. de Boer ha venduto per 3 milioni di euro a un collezionista privato olandese Consiglio di guerra della flotta olandese e la Gouda, nave ammiraglia dell’ammiraglio Issäc Sweers in mare, prima della battaglia dei primi giorni. Charles Beddington ha realizzato 10 vendite durante le giornate di anteprima, tra cui Piazza San Marco durante la festa di Santo Stefano di Francesco Guardi e Michele Marieschi per un prezzo richiesto di 450.000 euro. Vendite multiple nel giorno dell’inaugurazione anche da Karsten Greve, tra cui tre opere di Kathleen Jacobs cedute a collezionisti privati europei in un range di prezzi tra 30.000 e 500.000 euro. David Tunick, Inc’s ha venduto sei opere nei primi giorni di apertura, tra cui la litografia Madonna di Edvard Munch per una cifra a sei zeri a un acquirente scandinavo. Successo poi per il focus Corea di Tina Kim – proprio mentre all’Hammer Museum di Los Angeles approfondisce il tema con la mostra Only the Young: Experimental Art in Korea, 1960s-1970s – con vendite di rilievo per Ha Chong Hyun tra i 200.000 e i 250.000 dollari, Kwon Young-Woo tra i 150.000 e i 200.000 dollari e Park Seo-Bo.
E allora, mentre restano ancora diversi giorni utili per contatti e transazioni, TEFAF Maastricht torna a confermarsi “un’ottima piattaforma per presentare le opere a un pubblico di collezionisti internazionale e diversificato”, come evidenziato anche da Ben Houston della galleria Peter Harrington di Londra, che quest’anno partecipava per la prima volta a una fiera che continua a essere il posto in cui incontrare i più colti tra i collezionisti e i più importanti tra i musei del mondo.
Cristina Masturzo
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