Novità e anticipazioni della prossima Arte Fiera di Bologna prevista per febbraio 2025
Tra una nuova sezione per artisti e gallerie di ricerca, un programma speciale di ospitalità per curatori e direttori di museo stranieri e una rinnovata identità grafica la prima fiera italiana d’arte moderna e contemporanea svela la sua prossima edizione
Ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività nel 2024 Arte Fiera a Bologna, la prima tra le rassegne italiane dedicate all’arte moderna e contemporanea istituita nel 1974 e dal 2018 diretta da Simone Menegoi (poi con Enea Righi). E dopo un’edizione che ne ha celebrato la storia con grandi ritorni, tra cui le gallerie Apalazzo Gallery, Laveronica, Lia Rumma, Lorenzelli Arte, Franco Noero, Ronchini e Sprovieri, si prepara per il 2025 – dal 7 al 9 febbraio negli storici padiglioni 25 e 26 – con nuove sezioni e un programma speciale di ospitalità per curatori e direttori di museo stranieri.
Arte Fiera 2025. Nuove sezioni e progetti speciali a Bologna
“Arte Fiera è storicamente un luogo privilegiato per esplorare la scena artistica italiana. La sua ambizione per il prossimo futuro è di rappresentarla sempre meglio, in maniera più dettagliata, con un’attenzione maggiore di prima alle novità. E di farlo non solo per il pubblico italiano, che conosce e ama la fiera, ma anche per quello straniero”, raccontano dalla direzione presentando le due novità principali dell’edizione 2025: la prima è Prospettiva, una nuova sezione esclusivamente su invito riservata a gallerie e artisti di ricerca, pensata per ampliare sempre più la proposta emergente della rassegna a cura di Michele D’Aurizio (curatore e storico dell’arte che vive tra l’Italia e gli Stati Uniti); a cui si aggiunge un programma speciale di ospitalità rivolto a curatori e direttori di museo stranieri, per l’internazionalizzazione della fiera. Ma non finisce qui, anche l’identità grafica, che per il terzo anno consecutivo è a cura dello studio LeftLoft, subirà un vistoso rinnovamento, pur rimanendo fedele all’iconico cerchio rosso. Questo, infatti, per la prima volta diventerà tridimensionale e ruoterà nello spazio, mentre la palette sarà caratterizzata da “imprevisti colori pop, un modo di sottolineare fin da subito la volontà di esplorare nuovi territori e di rappresentare ancora meglio quell’universo contraddittorio e affascinante che è l’arte italiana”, continuano.
Arte Fiera 2025. Il terzo anno del nuovo corso direzionale a Bologna
È stato definito un “nuovo corso” quello intrapreso da Simone Menegoi che ha nominato direttore operativo Enea Righi, collezionista e curatore, con cui si appresta a inaugurare la terza edizione insieme. Tra le scelte di Righi, quella di tornare a esporre negli storici padiglioni 25 e 26, un importante investimento nella comunicazione, nei servizi e nell’accoglienza dei collezionisti. Inoltre, sempre attiva la collaborazione con ANGAMC, l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, con cui la fiera “ha aperto un tavolo di confronto permanente”.
Arte Fiera 2025. Sezioni e curatori a Bologna
Sono riconfermate, invece, la sezione principale – tra arte storicizzata e contemporanea –, Fotografia e immagini in movimento (a cura di Gian Gavino Pazzola per il terzo anno consecutivo), Pittura XXI (curata da Davide Ferri sin dal debutto) e Multipli (per il secondo anno affidata ad Alberto Salvadori). E accanto a queste curate e su invito, ritorna Percorso, un itinerario che collega alcuni stand delle varie sezioni secondo un criterio tematico: dopo due anni dedicati ai linguaggi artistici (ceramica nel 2023 e disegno nel 2024), il tema del 2025 è legato ai contenuti delle opere e in particolare all’idea di comunità.
Caterina Angelucci
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