Paris Photo 2024. Novità e anticipazioni dell’edizione della fiera che torna al Grand Palais

Torna nella sua sede più spettacolare la fiera internazionale dedicata alla fotografia più importante al mondo, che quest’anno presenta nuove sezioni e importanti collaborazioni con istituzioni francesi, oltre a progetti speciali che esplorano i confini del mezzo fotografico. Intervista alle direttrici

Sono Florence Bourgeois e Anna Planas, rispettivamente direttrice e direttrice artistica (e responsabile della sezione Emerging) di Paris Photo a raccontare ad Artribune novità e anticipazioni della ventisettesima edizione della più riconosciuta fiera internazionale dedicata alla fotografia. In programma dal 7 al 10 novembre, la rassegna torna quest’anno nella sua iconica sede, il Grand Palais di Parigi, completamente restaurato e pronto ad accogliere i 232 espositori, di cui 189 gallerie e 43 editori, provenienti da 33 Paesi. Dalla nuova sezione Voices alle ultime tendenze del mercato della fotografia, fino alle proposte emergenti e i progetti speciali da non perdere in fiera ecco l’intervista a quattro mani.

Paris Photo 2023. Photo Valentina D'Amico
Paris Photo 2023. Photo Valentina D’Amico

Paris Photo 2024. Intervista a Florence Bourgeois e Anna Planas

La prima domanda è quasi scontata. Cosa significa tornare al Grand Palais?
Il ritorno al Grand Palais per Paris Photo 2024 segna un momento cruciale, riportando la fiera alla sua sede iconica dopo un ampio restauro della struttura. Questa ventisettesima edizione mette in evidenza l’evoluzione della fotografia, dai pezzi storici ai nuovi media, con 232 espositori provenienti da 33 Paesi. La fiera pone inoltre l’accento sui talenti emergenti e sui formati innovativi, in particolare attraverso le installazioni su larga scala presenti nei progetti Prismes, ma anche con un’ampia proposta di editori internazionali. Con oltre 80.000 visitatori attesi su 21.000 metri quadrati di spazio espositivo, l’edizione di quest’anno promette di essere una vibrante celebrazione della fotografia.

Fotografia e mercato. Cosa hanno privilegiato istituzioni, gallerie e collezionisti negli ultimi anni? Quali, invece, le tendenze emergenti?
Una delle tendenze più forti degli ultimi anni, che abbiamo sostenuto attivamente attraverso il nostro programma Elles x Paris Photo, è la rinascita dell’interesse delle istituzioni per il lavoro delle donne fotografe il cui contributo era stato a lungo trascurato. C’è anche una crescente curiosità per gli artisti emergenti, che ci ha portato a lanciare nel 2018 il settore Emerging, dedicato alla presentazione di nuovi talenti. Oggi anche i confini dell’immagine stanno diventando più fluidi, con opere e installazioni digitali che attirano sempre più l’attenzione di collezionisti e istituzioni.
Infine, abbiamo osservato anche un aumento di lavori incentrati su archivi e collage, che spesso incorporano un elemento artigianale, o su interventi direttamente sul supporto, che portano le opere d’arte a essere uniche. Naturalmente, i nomi classici della fotografia rimangono molto apprezzati, soprattutto le stampe vintage, che continuano a essere un investimento sicuro.

Paris Photo 2023. Photo Valentina D'Amico
Paris Photo 2023. Photo Valentina D’Amico

Paris Photo 2024. La nuova sezione

Come è nata l’idea di introdurre la nuova sezione “Voices”? A quali esigenze contemporanee risponde?
Voices nasce dall’idea di proporre un modo diverso di presentare le opere in fiera. Volevamo creare un dialogo tra gli artisti presentati da diverse gallerie, mettendoli in evidenza attraverso la visione di un curatore. Quest’ultimo avrebbe portato il suo punto di vista contemporaneo e avrebbe messo insieme una selezione di opere in grado di risuonare con i tempi attuali. Con la ristrutturazione del Grand Palais, la South East Gallery, che è uno spazio molto speciale, ci ha offerto questa opportunità.

Paris Photo 2024. Storia e futuro della fotografia

Come si innova una mostra come Paris Photo nel corso degli anni? Quali sono i percorsi della fotografia contemporanea? Qual è l’equilibrio con la fotografia storica?
Paris Photo ha la ricchezza di mostrare la fotografia dal XIX Secolo alle pratiche più contemporanee. Il settore Main è il fulcro di questo confronto con le gallerie storiche come Hans P. Kraus o Howard Greenberg, e con l’arte contemporanea come Pace gallery o Stevenson. È inoltre molto emozionante vedere come alcune gallerie enfatizzino il dialogo tra passato e presente attraverso mostre curate. Per esempio, quest’anno Gagosian presenterà una mostra con le ultime opere di Tyler Mitchell e i lavori di Richard Avedon della metà degli Anni Sessanta. La fotografia è sempre più in dialogo con altre pratiche e altri mezzi e questo è reso visibile in fiera attraverso le varie sezioni. Installazioni, presentazioni su grande scala, immagini in movimento, fotografia scultorea sono evidenziate attraverso il settore Prismes, un percorso all’interno della navata del Grand Palais che ritma il flusso dei visitatori con opere specifiche. Attraverso il settore Digital, inaugurato lo scorso anno, e il settore Emerging, abbiamo l’opportunità di dare spazio a un’ampia gamma di espressioni fotografiche. Durante tutto l’anno lavoriamo con il nostro comitato di selezione alla ricerca dei migliori progetti e collaboriamo con i curatori invitati che portano la loro visione in fiera. Inoltre, il programma dei talk è anche un’importante piattaforma per riflettere sulla fotografia e sulla dinamicità dell’editoria. Durante cinque giorni, è straordinario come gallerie, editori, artisti, curatori, collezionisti e amatori siano coinvolti in una dinamica di scambi che mantiene la fotografia incredibilmente viva.

Quali sono le partecipazioni imperdibili in fiera? Quali, invece, i progetti speciali?
Quest’anno si celebra il centenario di Robert Frank e diverse gallerie renderanno omaggio alla sua opera: Pace e Thomas Zander. Julian Sander porterà un’eccezionale installazione di oltre 600 stampe di People from the XXth Century, l’opera fondamentale di August Sander, che sarà esposta per la prima volta in Europa a Paris Photo. Fraenkel presenterà una mostra personale di Hirogi Sugimoto che includerà le sue ultime opere. Elles x Paris Photo, avrà una sezione dedicata e una selezione di quattro gallerie provenienti dalla sezione principale. Questi quattro progetti, scelti dalla curatrice Raphaelle Stopin, sono particolarmente forti nella fiera e mostreranno installazioni di Aglaia Conrad (rappresentata da Nadja Vilenne), una personale di Lisetta Carmi (Martini & Ronchetti) – di cui quest’anno celebriamo anche il centenario –, Carla Williams (Higher Pictures) – abbiamo scoperto il suo lavoro l’anno scorso attraverso il libro pubblicato da TBW che ha vinto il First Book Award del Paris Photo – Aperture PhotoBook Awards ed Elisa Montessori (Monitor). Siamo anche particolarmente entusiaste di dare il benvenuto a un maggior numero di gallerie latinoamericane quest’anno, come RGR di Città del Messico o Vermelho di San Paolo, che partecipano per la prima volta alla fiera, e Taka Ishi di Tokyo, che non tornava a Parigi dal 2020.

Caterina Angelucci

parisphoto.com

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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