A Torino le fiere The Others, Apart e Paratissima. Ecco cosa non perdersi
Non solo Artissima per l’Art Week torinese 2024 che è anche teatro di numerose rassegne dedicate all’arte di tutti i tempi, dall’antichità alle ricerche più emergenti
Sta per concludersi la Torino Art Week 2024 che quest’anno è stata letteralmente baciata dal sole, con cieli azzurri e alte temperature a fare da teatro. Un clima che sicuramente ha giovato alle numerose rassegne dedicate all’arte di tutti i tempi, dall’antichità alle ricerche più emergenti. Infatti, oltre alla capofila Artissima, si tengono in città (fino a domenica 3 novembre) fiere che varrebbe la pena visitare anche solo per le location in cui sono ospitate. Non sempre facili da raggiungere, Apart, The Others e Paratissima, permettono di scoprire volti sempre nuovi del capoluogo piemontese, grazie anche a interventi di riqualificazione. E per l’occasione abbiamo raccolto una selezione degli stand e dei progetti speciali che meritano di essere approfonditi.
Apart – Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino
Si trova all’interno dei locali della Società Promotrice delle Belle Arti – fondata nel 1842 con l’obiettivo di promuovere a Torino l’arte e gli artisti del momento, la società dal 1914 ha sede presso il padiglione espositivo di via Crivelli, immerso nel Valentino – Apart, imprescindibile appuntamento per gli appassionati di antiquariato e non solo. La rassegna, alla sua ottava edizione, è un vero e proprio viaggio dall’antichità ai giorni nostri tra Europa, Asia e Africa. Numerosi, in realtà, gli stand da non perdere – la fiera infatti si avvale di un comitato di vetting per garantire l’autenticità delle opere e della correttezza delle attribuzioni – come quello di Ajassa (Torino) che presenta una selezione di opere cinesi che vanno dall’archeologia (attraversando le dinastie Han, Tang e Song) all’Ottocento, tra sculture, vasi (in terracotta e ceramica) e dipinti (su seta e tela). David Sorgato Art Gallery (Milano), invece, propone un prezioso tappeto proveniente dall’area caucasica e datato intorno al 1900 circa. La sua particolarità? Una rarissima iconografia cristiana che riporta scritte sia in cirillico sia in arabo. Ma anche lo stand tutto liberty di Alessandro Macrì Liberty & Déco (Torino) e quello di Galleria Bertola (Torino) con opere per lo più datate tra Seicento e Settecento di Giovanni Michele Graneri, Vittorio Amedeo Cignaroli e Giovanni Battista De Gubernatis.
Paratissima – Uffici SNOS
Compie venti anni la fiera d’arte indipendente, diretta da Andrea Schiavo e Lorenzo Germak, che per l’occasione si sposta negli spazi di quelli che una volta erano gli Uffici Seat Pagine Gialle e oggi Uffici SNOS, in attesa di installarsi prossimamente l’ex fabbrica Superga. Sviluppata su tre piani (perfettamente speculari) Paratissima presenta, oltre alle gallerie, esposizioni e progetti speciali. Tra questi la sezione Nice & Fair/Contemporary Vision, dedicata alle proposte artistiche e curatoriali emergenti come la mostra I’m Blue a cura di Gaia Spagna, Sofia Castagnoli e Irene Marchioro – con gli artisti Diego Azzola, Camilla Calato, Diana Casmiro, Eva Fruci, Andrea Gallotti, Andrea Gambino, Marta Gritella, Laura Guilda, Anica Huck, Alessia Isoardi, Chuara Marchesi, Mada Paz, Chiara Rizza + Liina Salonen e Paola Rizzi – e Send me your location a cura di Noemi De Simone e Chiara Lorenzetti, con gli artisti Aurélien Boussin, Francesca Loprieno, Cecilia Maran, Marilina Marchica, Silvia Negrini, Diana Pintaldi, Alessia Poppa, Marco Toffanello e Sara Zunino. Da segnalare anche gli special projects Il social design come veicolo di cambiamento: beyond words a cura di Graphic Days – che propone una selezione di progetti legati al type design inclusivo, una riflessione sulle diversità e sulla possibilità di trasmettere messaggi di accoglienza e accettazione per mezzo del carattere tipografico – e Liquida winter edition, appuntamento off del Liquida Photofestival, che si presenta come punto di riferimento che restituisce quanto più possibile lo stato della ricerca fotografiche nelle sue diverse forme d’espressione con le opere di Paolo Angelillo, Julia Bohle, Giorgio Chiandussi, Alessandra Comoglio & Gian Maria Rosso, Luna Micol Dal Bosco, Gabriela De Giacomo, Valentina Doddato, Beppe Giardino, Greta Guiotto, Luca Iannì, Marta Passalacqua, Luca Ravera, Paolo Repetto, rubinabruno, Sara Rosa Ruggeri e Giacomo Tintori.
The Others – International Training Centre of the ILO
Ha sempre scelto spazi non convenzionali The Others e anche quest’anno sorprende aprendo le porte di una palazzina dell’International Training Centre of the ILO – International Labour Organization, un centro di formazione internazionale nato negli Anni Cinquanta all’interno del Parco del Valentino. Organizzata su due piani che si affacciano in maniera piuttosto felice su un ambiente centrale comune (perfetto anche per lo svolgimento di performance e public program) la fiera ospita tra 45 stanze e sei suite realtà artistiche emergenti, collettivi, curatori e spazi indipendenti. Tra questi si segnalano lo stand di Contemporary Cluster (Roma) con le opere di Cristiano Carotti e Vittorio Messina, Atra Project (Milano) con Matteo Baracco e Han Tao, Lusvardi Art Gallery (Milano) con i lavori di Marcell Walldorf, Area B (Milano) con le tele di Irene Balia,VisionQuesT 4rosso (Genova) con le fotografie di Silvia Celeste Calcagno e Il Cerchio e le Gocce (Torino) con gli interventi di Kiki Skipi e Andrea Casciu. Mentre l’artista Lu Yidan (della Galleria BianchiZardin di Milano) si è aggiudicato il Premio Zenato Academy per la fotografia contemporanea, le opere Strombolicchio di Maurizio Godot Villani (Studio Godot di Milano) e La Guardiana della cucina (Tigra) e La ricompensa del Gatto (Nuvolo) di Giorgia Mascitti (Galleria Ceravento di Pescara) hanno ricevuto il Premio Operæ per l’Arte Contemporanea e, infine, il Premio di residenza Prospettiva Insulare è stato assegnato all’artista slovacca Lucia Tallová, nata del 1985 e presentata dalla galleria Tomas Umrian di Bratislava.
Caterina Angelucci
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