Tutte le novità della fiera ArtVerona 2025. La nuova identità visiva, le sezioni, la sala cinema, il podcast
Nell’anno della ventesima edizione della fiera, in programma a ottobre 2025, la nuova direttrice artistica Laura Lamonea ripensa il team e le sezioni della manifestazione, superando il confine tra moderno e contemporaneo. Tema guida: la riflessione sul linguaggio
Alla fine del 2024, ArtVerona ha formalizzato il passaggio di testimone alla direzione artistica da Stefano Raimondi – al termine del suo quinquennio – a Laura Lamonea, che sarà in carica per il prossimo triennio.
Un nuovo capitolo per la fiera di arte moderna e contemporanea che nel 2025 festeggerà vent’anni di storia con l’edizione in programma dal 10 al 12 ottobre a Veronafiere (date finalmente non in sovrapposizione con la fiera Frieze di Londra).
Anticipando i suoi obiettivi all’indomani della nomina, Lamonea evidenziava l’intenzione di portare in fiera l’approccio multidisciplinare che da sempre contraddistingue la sua ricerca, proseguendo al contempo sulla strada di un’apertura internazionale già intrapresa sotto la direzione di Raimondi, con il fine ultimo di presentare ArtVerona come un luogo di trasformazione culturale nel reciproco sostegno tra ricerca artistica e mercato.
La riflessione sul linguaggio al centro di ArtVerona 2025
Ora, a poco più di un mese dalla nomina, si chiariscono alcune delle novità che caratterizzeranno l’edizione 2025. Conversazione e scrittura saranno le linee guida tematiche della prossima edizione, pensata come “un’occasione per riflettere sul linguaggio, nel recupero della pregnanza del segno”. Un indirizzo calato nel superamento della tradizionale suddivisione tra le gallerie del contemporaneo e le gallerie che propongono artisti del secolo scorso, all’interno di uno spazio fieristico che valorizzerà la scelta di mettere in dialogo opere e linguaggi espressivi al di là della narrazione cronologica. Dalle esperienze artistiche verbovisuali come quelle emerse negli Anni ’70 alla scrittura/montaggio video.
Le nuove sezioni di ArtVerona 2025
Nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere, la Main Section e la consueta sezione dedicata alle editorie (per la prima volta con la presenza, accanto alle riviste d’arte, anche di riviste su cinema, design, musica, illustrazione, natura, cucina, letteratura),saranno affiancate da altre quattro sezioni rinnovate.
Due le sezioni dedicate ad artisti e gallerie emergenti: la prima ispirata all’effetto sauna – che la museologia utilizza per definire il confronto benefico tra pratiche di artisti in fasi professionali diverse – con le gallerie invitate a mettere in dialogo i propri artisti con la proposta di un artista giovane non ancora rappresentato; la seconda dedicata a giovani gallerie che presenteranno ciascuna un progetto con due artisti.
Le ultime due sezioni saranno invece dedicate a un focus tematico ed espressivo: la prima su pittura e disegno, ancora sul tema della conversazione tra artisti appartenenti a generazioni diverse; la seconda ispirata alle “immagini in movimento”, che riunirà le gallerie invitate a presentare almeno un progetto video in dialogo con altre forme espressive.
Il nuovo team e l’identità grafica di ArtVerona 2025
Ma le novità riguardano anche il team al lavoro per l’organizzazione della fiera, con l’ingresso di nuove figure professionali nelle persone di Isabella Paghera – che sarà VIP manager – e Sara Benedetti, consulente strategica di progetto, che affiancherà la nuova direzione artistica nel suo progetto di rafforzamento della fiera. Mentre il visual art director Alessio D’Ellena è stato affidato l’incarico di rinnovare l’immagine e la brand identity di ArtVerona, a partire dalla decostruzione formale della tipografia, ispirata alle sperimentazioni verbovisuali della poesia visiva (A+V diventa Ɐ, simbolo del cambio di prospettiva richiesto a operatori e visitatori per aprire la fiera a nuove visioni).
I progetti speciali e il podcast di ArtVerona
ArtVerona presenterà anche un programma di progetti speciali in fiera e in città, riservando ampio spazio anche alla performance, alle sperimentazioni sonore e alle intersezioni tra cinema e video, ospitando anche una sala cinema destinata a tutto il pubblico della fiera, con una programmazione di opere video, presentata in collaborazione con archivi nazionali e internazionali.
In programma anche il lancio di un podcast e di una rubrica di approfondimento, scritti da Laura Lamonea e da Tommaso Santagostino (già autori di Fino a Prova Contraria), che funzioneranno da strumento di avvicinamento alla manifestazione, con il coinvolgimento di musei, fondazioni, collezionisti e centri di produzione.
Livia Montagnoli
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