I 20 anni di VOLTA Basel. La fiera dell’arte emergente trasloca, cresce e festeggia con tante novità

Le fiera nata nel 2005 a Basilea per proporre un’alternativa inclusiva e concentrata sugli artisti poco rappresentati sul mercato dell’arte raggiunge un traguardo importante e cambia sede. Oltre 65 le gallerie presenti dal 19 al 22 giugno; focus su Medio Oriente, Emirati Arabi e Nord Africa

Si presenterà puntuale all’appuntamento con la settimana dell’arte di Basilea propiziata da Art Basel, una delle fiere satellite più longeve del mercato dell’arte. E con l’orgoglio di celebrare vent’anni di attività in un nuovo spazio, coinvolgendo un numero crescente di gallerie, sempre con l’obiettivo di promuovere l’arte emergente. Sono queste le premesse dell’edizione 2025 di VOLTA Basel, che un anno fa vedeva esordire alla direzione artistica Lee Cavaliere, chiamata a perpetrare la missione della storica fiera “che per vent’anni ha presentato il nuovo, l’invisibile e le proposte più audaci, portando voci inascoltate al centro della settimana dell’arte di Basilea”, spiega oggi la curatrice. “Quest’anno”, prosegue Lee “onoreremo la nostra legacy in uno spazio emozionante e rischioso. Siamo cresciuti e maturati, e la nostra nuova sede ci dà la possibilità di ampliarci in un momento di ripresa del mercato emergente. Il programma del 2025 sarà dunque più ricco per esplorare la nostra evoluzione, ma tenendo fede alla filosofia di VOLTA, fondata sul potere della scoperta e sul ruolo dell’arte nelle nostre vite”.

Hall 4.U, Basilea
Hall 4.U, Basilea

Le gallerie di VOLTA 2025 nella nuova sede in Messeplatz

Dunque si cambia ancora una volta sede – dopo due anni trascorsi nel quartiere “rigenerato” di Klybeck, all’interno del magazzino 610, e una parentesi in formazione ristretta nel 2023, prima del rilancio del 2024 – per approdare alla Hall 4.U in Messeplatz 21, nelle immediate vicinanze di Art Basel. In scena dal 19 al 22 giugno, VOLTA riunirà oltre 65 espositori (l’anno scorso erano poco più di 45) da più di 20 Paesi, dalle gallerie locali a realtà in arrivo dagli Stati Uniti, dal Sudafrica e da tutta Europa, con molte new entry, tutte invitate a valorizzare la diversità e a veicolare la scoperta di nuovi artisti. Un impegno assunto in prima linea dagli organizzatori stessi, privilegiando spazi guidati da donne, iniziative incentrate sull’ambiente e modelli di galleria alternativi e innovativi.
Tra le conferme, non a caso, torna per il secondo anno la galleria no-profit Creative Growth (Oakland, USA), le cui opere sono state acquisite da importanti collezioni in tutto il mondo, tra cui MoMA, SFMOMA, Smithsonian e Collection de L’Art Brut. Confermata anche la presenza di Galleri Ramfjord (Oslo, Norvegia), guidata da donne e presente con le opere dell’artista moldava Valeria Duca. Tra le gallerie all’esordio in fiera, invece, si segnalano Galerie One (Parigi, Francia), che presenterà opere di Liu Bolin, Graham Contemporary (Johannesburg, Sudafrica) e Fabienne Levy (Losanna e Ginevra, Svizzera).

Le mostre della sezione SOLO a VOLTA 2025

La lista completa degli espositori sarà presentata nel mese di aprile, ma già è stata diffusa qualche anticipazione sulla sezione SOLO, dedicata alle gallerie che proporranno l’esposizione di un unico artista. Tra queste, la Trafo Gallery (Praga, Repubblica Ceca), esporrà le opere mixed-media e digitali di Jakub Nepraš, concentrato su temi quali ambientalismo, tecnologia, consumo delle risorse e crescita demografica incontrollata. La ADRIAN SUTTON GALLERY (Parigi e Bruxelles) presenterà invece una mostra personale della pittrice ceca Adéla Janská.

Randa Sadaka. Photo Roger Moukarzel
Randa Sadaka. Photo Roger Moukarzel

Le novità di VOLTA 2025. L’omaggio a Basilea e il focus su Medio Oriente e Nord Africa

Diverse sono le novità in programma per questa edizione speciale. Innanzitutto, l’omaggio a Basilea, città dove la fiera – oggi presente anche a New York – è nata nel 2005 per iniziativa di un gruppo di galleristi guidati da Amanda Coulson con l’idea di fornire un’alternativa alle manifestazioni già esistenti nel mercato dell’arte. Nella giornata del 20 giugno, dunque, l’ingresso alla fiera sarà libero e gratuito per tutti i residenti di Basilea. Sul fronte internazionale, invece, importante sarà il focus sui mercati del Medio Oriente, degli Emirati Arabi e del Nord Africa (ricordiamo che il 2025 segnerà anche il debutto di Africa Basel, piccola fiera indipendente dedicata all’arte africana contemporanea), che si concentra su uno scenario in forte espansione. In fiera, questo interesse si espliciterà nel MENA Pavilion, curato dalla scrittrice e curatrice Randa Sadaka, che ospiterà una mostra fondata sulle diverse storie e battaglie portate avanti dall’arte contemporanea nell’area in oggetto, presentando anche opere di artisti politicamente e socialmente impegnati sui temi della migrazione, della trasformazione, dell’identità. A questo scopo, il padiglione regionale ospiterà gallerie provenienti da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Iran e Libano, alcune delle quali al debutto europeo.

Livia Montagnoli

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