Parte la fiera Art Brussels 2025. Le gallerie e il programma da seguire a Bruxelles

La più rilevante fiera belga dedicata all’arte contemporanea celebra la sua 41esima edizione dal 24 al 27 aprile. Tra le novità, la sezione ’68 Forward, che esplora il ruolo dell’arte sperimentale in relazione alla storia della manifestazione. Torna l’esposizione collaterale di grandi installazioni

Superata la boa delle quaranta edizioni, Art Brussels riparte dalla dimensione che gli è più congeniale, forte di un parterre di grandi nomi del mercato dell’arte, ma al contempo motivata a mettere in luce “una nuova generazione di artisti che continuano a spingersi oltre i confini ed esplorare nuovi territori”, come sottolinea il direttore Nele Verhaeren.
La fiera belga dedicata all’arte contemporanea si terrà, dal 24 al 27 aprile, negli spazi Art Déco del Brussels Expo realizzato in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1935 (per celebrare il centenario dell’indipendenza belga), dove le 165 gallerie partecipanti – poco meno dello scorso anno – saranno riunite all’interno dei padiglioni 5 e 6, che ospitano la manifestazione dal 2023. In arrivo da 35 Paesi del mondo, oltre la metà degli espositori (99) sono una conferma delle precedenti edizioni. Ma significativa è anche la quota delle new entry (63), a confermare l’attrattività di una fiera longeva – nata nel 1968 – raggiunta ogni anno da oltre 25mila visitatori.

Le sezioni di Art Brussels 2025. La novità ’68 Forward

Cinque sono, com’è consueto, la sezioni che scandiscono l’allestimento della fiera, però con una novità rappresentata da ’68 Forward, che riunisce 14 gallerie per celebrare i movimenti sperimentali che hanno ridefinito l’arte contemporanea fin del 1968, anno di fondazione della fiera. L’obiettivo è quello di omaggiare tanto i pionieri delle principali rivoluzioni artistiche della seconda metà del Novecento che i talenti trascurati dalla narrazione prevalente. La sezione Prime, che è abitualmente la più corposa, presenta nel 2025 106 espositori, mentre sono 28 le gallerie presenti per la sezione Solo, dedicata agli allestimenti monografici. Per Discovery, 35 gallerie si concentreranno su artisti emergenti, per valorizzare il talento degli under 35: da sempre un pallino di Art Brussels. Mentre la sezione Invited accoglierà 9 new entry, invitate per l’approccio innovativo alla professione, rispetto al modello tradizionale di galleria.

Shafei Xia, I Will Be Your Mirror, 2023. P420 ad Art Brussels 2025
Shafei Xia, I Will Be Your Mirror, 2023. P420 ad Art Brussels 2025

Le gallerie italiane ad Art Brussels 2025

La presenza italiana è come sempre compatta, con la prima volta alla fiera della bolognese Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. e della romana z2o Sara Zanin (nella sezione Solo, con Adelisa Selimbašic) e la riconferma di Galleria Poggiali, P420, Dep Art Gallery (sempre nella sezione Solo, con lavori di Gerold Miller), Monitor. Al debutto, da Roma, anche la galleria Erica Ravenna, che parteciperà nella nuova sezione ’68 Forward, con opere di Vincenzo Agnetti, Tomaso Binga, Alighiero Boetti, Simona Weller. Due presenze italiane anche nella sezione Discovery, entrambe da Milano: ArtNoble Gallery, che presenterà il lavoro di Giulia Mangoni, e L.U.P.O. – Lorenzelli Projects, con Aniela Preston. Sul sito della manifestazione è possibile consultare l’elenco di tutte le gallerie partecipanti, la loro collocazione in pianta e gli artisti che presenteranno.

Karl Karner, 'KA e', 2024. Per la sezione Monumental Artworks di Art Brussels 2025
Karl Karner, ‘KA e’, 2024. Per la sezione Monumental Artworks di Art Brussels 2025

Il programma off di Art Brussels e le mostre in città

Tra le nuove iniziative collaterali alla fiera, si segnalano The Screen, un programma di videoarte curato da Eliel Jones e dal regista Alex Reynolds, e Monumental Artworks, mostra di installazioni di grandi dimensioni curata dall’esperta di arte pubblica Carine Fol, con lavori esposti sia all’esterno (davanti al padiglione 5) sia all’interno, in open space creati ad hoc tra gli stand. Sempre in fiera si apprezzeranno alcuni progetti site-specific: l’installazione all’ingresso Portal A di Céline Condorelli (rappresentata dalla Galeria Vera Cortês di Lisbona) e Carton plein, progetto d’archivio curato da Juan d’Oultremont.
Diverse sono anche le mostre che inaugurano in città nei giorni della fiera. Solo per citarne alcune, il BOZAR (che nella serata del 24 aprile ospiterà anche un programma di performance ed eventi musicali) presenterà il progetto When We See Us: A Century of Black Figuration in Painting, insieme a una mostra di nuove opere di Suchan Kinoshita, vincitore del BelgianArtPrize 2025. WIELS ospiterà OBSTAKLES, una rassegna dell’artista olandese Willem Oorebeek, e Patuá/Patois, personale dell’artista brasiliano Paulo Nazareth. Alla Fondation CAB va invece in scena la collettiva Conceptualisme Joyeux.
Per la vigilia della fiera, mercoledì 23 aprile, dalle 18 alle 21, è prevista l’apertura straordinaria serale delle gallerie di Bruxelles partecipanti alla Gallery Night.

Livia Montagnoli

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