OCCHI PUNTATI SU NEW YORK
C’è grande attesa per le aste che verranno battute a New York nelle prossime settimane, anche per capire se e quale sarà la conseguenza del nuovo quadro politico americano. Considerate infatti le sessioni di vendita dove si stabiliscono i record, sono soggette più di altre alle aspettative dei venditori, all’attenzione dei media e alle misure di garanzia che possono rivelarsi pericolose. Nei cataloghi di arte moderna e contemporanea di quest’anno – come da tradizione – è raccolta molta pittura, soprattutto americana ma anche europea, di grande dimensione e impatto visivo. Si comincia il 14 e il 15 novembre con l’arte moderna da Sotheby’s; si prosegue il 15 e il 16 con il moderno e il contemporaneo di Christie’s e Phillips e si chiude con il contemporaneo di Sotheby’s il 17 e 18 novembre.
Tra gli highlight della sessione serale di Contemporary? Da Christie’s, ci sono opere di Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Alexander Calder, Agnes Martin, Andy Warhol, Jackson Pollock, Christopher Wool, Cy Twombly, Jean-Michel Basquiat, Richard Price, Jean Dubuffet, Gerhard Richter, Josef Albers e, naturalmente, il trionfatore delle scorse Evening Sale a Londra, Adrian Ghenie. Il top lot è Untitled XXV (1977) di Willem de Kooning, precedentemente passato di proprietà sempre a New York a novembre del 2006 per 27.120.000 di dollari, che potrebbe essere rivenduto ora intorno ai 40 milioni.
SOTHEBY’S E PHILLIPS
Da Sotheby’s, sarà protagonista la collezione di Steven Ames, finanziere recentemente scomparso che proveniva da una famiglia di collezionisti ed era seduto nei board del Whitney e della National Gallery di Washington. Sulla rete, i rumor sussurrano che per sfilare la collezione alla concorrenza, la casa d’asta abbia garantito la vendita per 100 milioni di dollari. Ad ogni modo, tra gli altri, saranno offerti capolavori di Gerhard Richter (due hanno una stima minima di 20.000.000 di dollari), Willem de Kooning, Jean-Michel Basquiat, David Hockney, George Baselitz e Anselm Kiefer. Tra i lavori più belli dell’asta di arte moderna, un dipinto stupendo di Lazlo Moholy-Nagy del 1922-23.
Anche da Phillips gli stessi artisti e la medesima tipologia di dipinti. Qui spiccano l’aereo di Gerard Richter del 1963 (appartenuto a Günther Uecker e forse al milionario Paul Allen) stimato 25.000.000 – 35.000.000 dollari, un acceso Clifford Still del 1948-49 (12.000.000 – 18.000.000 dollari) e The Gate di David Hockney del 2000 (6.000.000 – 8.000.000 dollari). Sfogliando i cataloghi, risulta comprensibile come per tutte le case d’asta sia spaventosa la presenza di opere molto costose degli stessi artisti che vengono offerti negli stessi giorni.
GLI ITALIANI
A New York, l’Italia è rappresentata dalla collezione di design e arte contemporanea di Francesco Carraro, collezionista e conoscitore erede di una famiglia di imprenditori veneti (da Christie’s). Suoi il bell’Alberto Burri del 1957, Rosso Combustione Plastica, strapubblicato e con un’interessante storia espositiva (3.000.000 – 4.000.000 dollari), il Leonardo di Mario Schifano del 1963 (250.000 – 350.000 dollari), una Mappa del 1990 di Alighiero Boetti (800.000 – 1.200.000 dollari) e un dipinto del 2011 di Giuseppe Gallo, artista della Scuola romana. Completa l’offerta un importante Cavaliere di Marino Marini ideato nel 1951, anch’esso pubblicatissimo (lotto su cui Christie’s ha una garanzia) e una serie di altre opere di artisti soprattutto dell’Arte Povera e del Pop romano, offerti nelle aste mattutine e pomeridiane. Da Sotheby’s si può acquistare il Turista che mangia un panino del 1975 di Michelangelo Pistoletto (1.000.000 – 1.500.000 dollari) e un Untitled del 2010 di Rudolf Stingel di provenienza Gagosian (2.000.000 – 3.000.000 dollari). Nell’asta pomeridiana, si possono trovare una terracotta di Lucio Fontana del 1956 (100.000 – 150.000 dollari), un piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro (20.000 – 30.000 dollari), un dipinto di Sandro Chia del 1986 (50.000 – 70.000 dollari) e uno di Francesco Clemente del 2001 (40.000 – 60.000 dollari).
Come per l’arte internazionale, anche per l’arte italiana c’è attesa. Queste aste seguono le Italian Sale di Londra di ottobre, dove sono state sparate le cartucce migliori; la piazza americana può regalare infatti grandi soddisfazioni ma anche spaventare gli entusiasti.
Antonella Crippa
www.christies.com
www.sothebys.com
www.phillips.com
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