All’asta la collezione privata di Mario Testino. Il fotografo farà fundraising per il suo museo
Spera di racimolare 8 milioni di sterline che andranno a finanziare il suo museo di arte contemporanea a Lima, in Perù. Così Mario Testino, tra i più acclamati fotografi di moda, ha deciso di mettere all'asta 400 opere dalla sua collezione privata...
Wolfgang Tillmans e Nan Goldin, Gilbert&George e Richard Prince, un ritratto rarissimo dell’attrice Vivien Leigh, scattato dal fotografo surrealista Angus McBean, una grande opera di Sterling Ruby, valutata tra le 600.000 e le 800.000 sterline: questi ed altri pezzi, per un totale di 400, andranno all’asta nella sede londinese di Sotheby’s, il prossimo settembre. Si tratta della collezione privata di Mario Testino, che il fotografo ha deciso di mettere all’incanto per raccogliere 8 milioni di pound, che andranno a finanziare le attività del MATE, il suo museo di arte contemporanea, inaugurato nella nativa Lima, nel 2013.
IL FOTOGRAFO DELLE ICONE DELLA MODA
Peruviano, ma nato da padre italiano e mamma irlandese, Testino era approdato a Londra negli anni Settanta, dove aveva iniziato la sua carriera di fotografo realizzando servizi di moda – tutto incluso – a 25 sterline. Lanciato da collaborazioni eccellenti, come quella con Vogue, celebrato ritrattista di personaggi del calibro di Madonna o Lady Diana, Testino ha contribuito a costruire quella stagione eccellente del fashion system internazionale, scattando campagne per le maggiori firme dell’haute couture e trasformando in icone una generazione di top model, una tra tutte Kate Moss.
UN MUSEO A LIMA PER PROMUOVERE LA CULTURA LOCALE
Le opere che andranno in asta sono una parte di quelle che ha scelto e acquistato a partire dagli anni Ottanta per il suo studio e la sua casa nella capitale britannica e per la residenza losangelena: lavori di ogni genere – dalla fotografia alla pittura – intesi come una fonte di ispirazione continua – come la foto di Richard Prince Untitled, del 1993 – selezionate come “un documento del mio tempo, di quello che ho guardato, delle persone in cui ho creduto” spiega. Scelte guidate dagli incontri, dalle visite agli studi di artisti e gallerie, in nome della bellezza. “Una parola che forse è troppo poco profonda per il mondo dell’arte” aggiunge “ma che da sempre mi sorprende”.
La ricerca della bellezza che guida il suo obiettivo e rende unica la sensualità dei suoi scatti è la stessa che lo ha portato ad aprire il suo Museo a Lima: uno spazio no-profit che offre al pubblico locale mostre temporanee, l’esposizione permanente di opere dello stesso fotografo, suddivise in sale tematiche, proiezioni di film, workshop e attività didattiche e che è nato anche con lo scopo di promuovere e dare visibilità alla cultura artistica locale.
–Maria Cristina Bastante
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