Liu Xiaodong, il principe delle aste cinesi
Protagonista di numerose mostre in Italia, Liu Xiaodong conferma i suoi buoni piazzamenti all’interno delle aste cinesi. Grazie a una pittura che colpisce.
Nato nel 1963 a Jincheng, in Cina, Liu Xiaodong è una presenza fissa nella programmazione italiana delle mostre degli ultimi anni. Sarà che la pittura è tornata di moda, sarà che il maestro ha una galleria con i controfiocchi come quella di Massimo De Carlo, ma l’artista residente a Pechino non ha perso un’occasione per lavorare nel Belpaese.
Da De Carlo, nello spazio di piazza Belgioioso, ha esposto ad esempio da marzo ad aprile 2017 (non tornava in galleria dal 2012), nel 2016 è a Palazzo Strozzi, a Firenze, dove è protagonista di una mostra con opere site specific realizzate nell’ambito di una residenza in Toscana a cavallo con l’anno precedente. Nel 2015, invece, è ospite della Faurschou Foundation a Venezia. Ma non mancano presenze altrettanto prestigiose in occasioni e spazi internazionali, come la Fondation Louis Vuitton di Parigi, che lo include nel 2016 in una importante ricognizione sull’arte contemporanea cinese.
ASTE E NUMERI
La sua pittura è originale e attraente, racconta la cronaca di un Paese lontano e affascinante, scava a fondo nella sua complicata politica, veste l’aneddotica di epicità e per questo cattura.
E nelle aste? Anche in questo ambito i risultati sono più che lusinghieri. L’aggiudicazione più alta è del 2014. A essere premiata è la casa d’asta Sotheby’s sulla piazza di Hong Kong, che mette in vendita la tela del 1996 Disobeying the Rules (180 x 230 cm), aggiudicata per quasi 6 milioni di euro. Nel 2008 la casa d’asta cinese China Guardian Auctions batte una sua opera per 4.6 milioni, seguita nello stesso anno da Sotheby’s in Cina con un risultato di 4.5 milioni. Un mercato d’asta, al netto di alcuni esperimenti nel Regno Unito, soprattutto cinese, quello di Xiaodong. Che, infatti, nel 2010 guadagna tre importanti aggiudicazioni presso la Poly International Auction e la Beijing Hanhai Art Auction, attestandosi su un range tra i 2.2 e i 3.7 milioni di euro, confermando – con quotazioni sempre alte per innumerevoli lotti – l’amore dei collezionisti di questo grande Paese per uno dei maggiori rappresentanti dell’arte contemporanea nazionale.
‒ Santa Nastro
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #39
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