Aste Christie’s e Sotheby’s a Londra: il report degli appuntamenti con Picasso superstar
In una Londra incredibilmente imbiancata, come in un paesaggio innevato di Monet, si sono svolte le aste Impressionist & Modern Art da Christie's e da Sotheby's. Il report.
I due principali appuntamenti, quelli serali tenutisi rispettivamente il 27 ed il 28 febbraio, sono stati divisi da entrambe le case d’asta in due sessioni. Da Christie’s l’asta con ben 65 lotti è stata seguita da The art of the surreal con opere di Mirò, Magritte, Tanguy, De Chirico, Picasso, Delvaux, Ernst, Klee, Dalì, Picabia, Domìnguez, Masson, Matta, Lam, Penrose. Da Sotheby’s, dopo l’asta degli Impressionisti (con 26 lotti) si è tenuto un momento dedicato alla Surrealist art, con opere di molti dei maestri già citati – con l’aggiunta di Man Ray, Toyen e Donati –. La sensazione generale è stata di una certa calma, a parte l’exploit di alcune opere.
ASTE PRUDENTI
Da Christie’s la sala è stata molto attiva se parliamo di aggiudicazioni, forse anche troppo dal momento che una sola persona ha acquistato quasi tutti i Picasso in vendita (si è poi saputo che si trattava dell’art adviser Gurr johns per conto di un cliente anonimo); non si sono viste però le grandi battaglie a colpi di rilanci milionari, a parte il ‘super’ Picasso venduto da Sotheby’s: messo in vendita a 32 milioni di sterline, ha poi raggiunto i 44. Ma anche in questo caso (l’asta è durata una decina di minuti) non si percepiva lo sprint cui spesso si è assistito in altre circostanze con le opere milionarie: sin dai primi rilanci non si è andati a colpi di milioni, ma con prudenti rilanci di 200/300 mila sterline. In merito agli invenduti entrambe le aste hanno avuto numeri similari. In ogni caso si è trattato di due aste palesemente Picasso-centriche.
DA CHRISTIE’S
Da Christie’s hanno regnato due Picasso: Mousquetaire et nu assis che ha realizzato (martello) 12 milioni di sterline e Figure con 7,2 mln. Ma c’è stato spazio anche per Edgar Degas con Dans les coulisses a 8mln, Claude Monet con Prairie à Giverny a 6,5 mln, René Magritte con Le groupe silencieux a 6,2 mln e Wassily Kandinsky con Studie für Landscaft (Dünaberg) a 5,8 mln (sempre aggiudicazioni al martello). Risultati positivi per i pezzi provenienti da varie collezioni private soprattutto grazie all’essere rappresentate ognuna da opere di alto valore. Tre i record d’asta, Georges Vantongerloo con Composition émanante de l’équation y=-ax2+bx+18 a 1,2mln, Antoine Pevsner con Deux cones dans un même plan ad 789mila e Sir Roland Penrose con Artifact a 75mila sterline. Record per il formato per il lavoro su carta di Jan Toorop Faith and Reward a 465mila sterline. In questo caso riportiamo – per i record – gli importi compresi del premio per la casa d’asta. Tra gli invenduti un’opera di Braque a 400mila sterline, una scultura di Schwitters a 500mila, ed una di Matisse a 1milione, poi un’opera di Caillebotte invenduta a 1,4mln, le due sculture di Rodin rispettivamente invendute a 1,6milioni e 480 mila sterline. Ancora un Paul Klee a 260mila £, un Severini a 220mila, un Delvaux a 140mila, un Ernst a 1,6mln, un altro Delvaux a 1,4mln ed un Matta a 650mila. Non aggiudicato a 110mila sterline, anche il divano di Dalì a forma di labbra. La doppia asta da Christie’s ha totalizzato quasi 150 milioni di sterline con il 78% di vendite per lotti e 91% per valore.
DA SOTHEBY’S
La serata da Sotheby’s viene condotta dalla elegantissima Helena Newman che co-dirige il dipartimento Impressionist & Modern Art ed è la Chairman di Sotheby’s Europe. La serata parte subito bene con il lotto iniziale, Chagall Le village blu aggiudicato a 3,1mln – ben al di sopra della stima massima di 2,5mln-. Subito dopo però un disegno di Egon Schiele resta invenduto a 300mila sterline, poi si passa ad aggiudicare un’opera di Léger a 2,2mln e ci si prepara al clou della serata (il Picasso), passando per un candelabro di Giacometti. Qui c’è
più di un attimo di stallo, le offerte aprono a 5 milioni di sterline, ma dopo un minuto di quasi panico ci si ritrova ancora solo con due offerte a 5,2 e 5,5milioni, poi l’asta – seppur lentamente – prosegue fino al martello che segna 6,6 milioni di sterline; subito dopo invenduta un’opera di Braque a 900mila, venduto invece a 700mila un Van Dongen. Infine arriva il momento del lotto n. 7, il famoso Picasso Femme au béret et à la robe quadrillée (Marie-Thérèse Walter), che appare in un’asta per la prima volta essendo rimasto sempre nella stessa collezione privata sin da quando lasciò lo studio di Picasso. Si parte da 32 milioni di sterline e per curiosità (visto che si è trattato della seconda opera, per valore aggiudicazione in GBP, venduta in tutta Europa ma come dipinto conquista il record europeo del venduto sempre in sterline inglesi) – riportiamo la sequenza dei rilanci nei 10 minuti dell’asta: 33-34-35-36-36,4-37-37,5-38-38,5-39-39,2-40-40,2-41-41,2-42 (improvvisamente irrompe un nuovo acquirente che poi si aggiudicherà l’opera) – 42,2-42,5-42,7 (e la banditrice inizia a spazientirsi per questi rilanci ‘monchi’) 43-43,2-43,5-43,7 – . Infine il colpo di grazia assestato a 44milioni di sterline che diventano quasi 50 con il premio della casa d’asta. Poi si prosegue con alti (compresi alcuni record ed il solito Picasso che da solo ha totalizzato quasi 74milioni di sterline) e bassi (diversi invenduti).
GLI ALTRI LOTTI
Record d’artista per Boccioni, battuto a 7,9 milioni di sterline quadruplicando il suo precedente record, e per Eileen Agar The Wings of Augury, battuto a 72mila e cinquecento sterline, benissimo Derain con Bateaux à Collioure (1905) acquistato, dalla sala, a 9,5 milioni da un acquirente presente in sala. Dalla sala sono stati anche acquistati i Picasso Le Matador a 14,5 milioni (16,5 col premio) e Tête de femme a 5,5mln (6,3). Per quanto riguarda la seconda parte dell’asta la parte del leone l’ha fatta Salvador Dalì con le due opere (collezionate da una sua amica argentina) Maison pour érotomane e Gradiva battute a 2,2 e 3 milioni di sterline. Invenduta la scultura-bottiglia di Magritte. Totale della doppia asta serale da Sotheby’s 136 milioni di sterline con il 76,6% dei lotti aggiudicati.
–Mario Bucolo
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