Christie’s chiude il primo semestre del 2018 con il record di vendite
Trainato dalla vendita della collezione Rockefeller, Christie's chiude il primo semestre del 2018 con un aumento delle vendite del 26% rispetto al primo semestre 2017. Nessuna casa d’aste ha mai fatto meglio.
Un semestre da urlo. Si chiudono con il “miglior risultato di sempre” i primi sei mesi del 2018 da Christie’s. Una crescita costante che ha portato la casa d’aste inglese ad essere consacrata come regina indiscussa del mercato. Del resto, i dati parlano chiaro. I risultati delle vendite combinate hanno raggiunto la cifra record di 2,96 miliardi di sterline (3,32 miliardi di euro) con un aumento del 26% rispetto al primo semestre 2017. Nessuna casa d’aste ha mai fatto meglio.
UN INCREMENTO COSTANTE
Eppure sembrava che il successo del 2017 fosse ineguagliabile, trascinato dalla vendita record del Salvator Mundi battuto a New York, a novembre 2017, per la cifra stratosferica di 450 milioni di dollari. La più alta mai pagata per un’opera d’arte. Riuscire a far meglio sembrava impossibile ed invece il primo semestre del 2018 ha superato le previsioni. Un incremento che riguarda tutte le categorie e che tocca anche le vendite online che rappresentano il settore maggiormente in crescita con un totale di 27,7 milioni di sterline (31 milioni di euro) e un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
LA COLLEZIONE ROCKEFELLER
Un successo che si spiega grazie soprattutto a tre fattori principali. Il record di vendita della collezione Rockefeller di New York, ribattezzata la vendita del secolo. Una collezione che consta di oltre 1600 pezzi: dai gioielli ai mobili, dalle argenterie alle ceramiche giapponesi, dai tappetti agli oggetti di design. E poi ancora un nucleo di opere d’arte d’importanza museale che spazia dagli Impressionisti alle Avanguardie Storiche fino ai grandi nomi dell’arte contemporanea. Oltre 636 milioni di sterline (713 milioni di euro) totalizzati, 7 nuovi record per autori realizzati e tutti i lotti battuti in pochi minuti. La sola vendita della collezione Peggy & David Rockefeller rappresenta circa il 30% delle vendite del primo semestre.
I NUOVI MERCATI
Se la vendita di capolavori rappresenta ancora l’elemento trainante, anche dal punto di vista mediatico, per raggiungere grandi risultati economici, la partita maggiore si gioca sulla conquista di nuovi mercati. Con una strategia molto precisa. Mentre Sotheby’s, il più grande competitor di Christie’s, punta alla conquista dell’Oriente a partire dal mercato indiano complice una crescente domanda dei collezionisti e una scena artistica in continua espansione, Christie’s intende, invece, incrementare nei prossimi anni il mercato delle vendite online con un bacino di utenza potenzialmente illimitato che già quest’anno ha fatto registrare un buon fattore di crescita.
LE VENDITE RECORD 2018
Tra le opere che hanno fatto registrare le vendite più importanti ci sono: Fillette à la corbeille fleurie di Pablo Picasso e Odalisque couchée aux magnolias di Henri Matisse, entrambi nella collezione Rockefeller che sono stati venduti rispettivamente per 115 milioni di dollari (98 milioni di euro) e 80,75 milioni di dollari (69 milioni di euro). Durante le aste primaverili l’opera venduta al prezzo più alto è stata Composizione suprematista di Kazimir Malevich venduta per 85,8 milioni di dollari (73,2 milioni di euro).
– Mariacristina Ferraioli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati