Arte Moderna e Contemporanea da Christie’s e Sotheby’s in asta a New York
Cinque giorni di aste a New York per un valore – solo con le sessioni serali – di oltre 1 miliardo di dollari, o forse 2. Il report
Si è chiusa il 16 novembre la sessione delle aste newyorchesi. Nelle sale room di Christie’s, Sotheby’s e Phillips i capolavori impressionisti e le ricerche moderne si sono avvicendate a quelle contemporanee e a capolavori del design, da e per acquirenti di altissimo profilo. E in conclusione di questa settimana di fuoco, sembra emergere la presenza di una platea di collezionisti selettiva, a cui evidentemente non sempre bastano gli entusiasmi delle stime pre-asta, ma che, in un’offerta ampia e alta per qualità, sceglie di orientarsi verso artiste e artisti di valore, seppur meno “illuminati” dalle cronache e dal circuito main stream. Al quartier generale di Rockefeller Plaza la Impressionist and Modern Art Sale ha aperto la 20th Century Week, insieme all’affascinante sessione Alberto and Diego Giacometti: Masters of Design, per arrivare alla vendita An American Place, dedicata alla Barney A. Ebsworth Collection, tra moderno e contemporaneo, e fino alla Post-War and Contemporary Art Evening Sale. Anche Sotheby’s è partita con Impressionist & Modern Art per poi giocare d’anticipo sulla rivale aprendo la Contemporary Art Evening Auction il 14 novembre. Due le giornate dedicate da Phillips alla 20th Century & Contemporary Art, con la Evening Sale il 15 novembre. In chiusura American Art, il 16 novembre, da Sotheby’s.
LE ASTE
Alle vendite di Impressionist e Modern i lotti più attesi sono proprio quelli che non trovano l’accoglienza sperata. Ecco i risultati della settimana americana delle aste. La Impressionist and Modern Art Evening Sale di Christie’s totalizza a New York $ 279 milioni, sotto la stima preasta di circa $ 300 milioni – che non include il buyer’s premium, a differenza del sale total – e sotto il risultato del 2017 di oltre $ 480 milioni, con l’85% di venduto per lotti (52 lotti venduti su 61 offerti) e il 79% per valore. Tra i lotti più attesi, non entusiasma abbastanza la competizione Vincent van Gogh: Coin de jardin avec papillons (1887), al suo debutto in asta, resta invenduto con offerte intorno ai $ 30 milioni, che non soddisfano la stima preasta di $ 40 milioni né evidentemente un prezzo di riserva minimo. Sul podio dei top lot salgono invece: Monet, Le bassin aux nymphéas (1917–19), oltre i $ 31 milioni; Picasso, La Lampe (1931), $ 29,6 milioni, e Alberto Giacometti, Le Chat (1951-1955), $ 17 milioni. Nuovo record d’asta per Tamara de Lempicka con $ 9.1 milioni per La Musicienne del 1929 e per Hans Arp, Déméter (1961), $ 5,8 milioni. Sold out invece per i fratelli Giacometti e la vendita a loro dedicata, Alberto and Diego Giacometti: Masters of Design, che ha registrato il 100% di venduto per un totale di $ 11,5 milioni, due volte oltre la stima preasta, e Diego Giacometti top lot (Modèle aux Renards del 1975, $ 2,2 milioni).
DA SOTHEBY’S
In casa Sotheby’s, le prospettive paiono migliorare e la sessione serale di impressionist e modern fa meglio della vendita del 2017, con $ 315 milioni contro i precedenti $ 269,6 ($ 368,2 milioni se sommati alla Day Sale, con un globale +18% rispetto al totale del 2017) e il 75,4% di venduto per lotti (49 su 65). Come già van Gogh da Christie’s, anche qui però c’è un “osservato speciale” che non mantiene le sue promesse: invenduto Marsden Hartley, Pre War Pageant (1913), con rilanci deboli fermi a $ 24 milioni (la stima preasta era intorno ai $ 30 milioni). Guadagna invece un nuovo record d’asta ed è anche la migliore aggiudicazione della serata René Magritte, Le Principe du Plaisir (1937), a $ 26,8 milioni. (E i record di Magritte continuano anche alla vendita mattutina, con L’Incendie a quota $ 4,3 milioni: è il prezzo più alto mai realizzato alle Impressionist & Modern Art Day Sale di Sotheby’s.) Seguono, tra i migliori risultati, Egon Schiele, Dämmernde Stadt (Die Kleine Stadt II), del 1913 ($ 24,6 milioni) e Wassily Kandinsky, Improvisation Auf Mahogoni (1910), per la prima volta in asta ($ 24,2 milioni). Altri record, 5 in totale nella serata, per Oskar Kokoschka (Joseph de Montesquiou-Fezensac, 1910, $ 20,4 milioni), Ludwig Meidner (Apokalytpische Landschaft, Junger Mann mit Strohhut, 1912, $ 14 milioni), insieme a Stuart Davis e Albert Bloch.
TRA MODERNISM E POST WAR: HOPPER DA RECORD
Ottima l’accoglienza da Christie’s per An American Place, la vendita dedicata alla Barney A. Ebsworth Collection. Con il 99% di venduto per valore e l’88% per lotti (37 venduti su 42), la straordinaria raccolta di American modernism ha raggiunto agilmente i $ 317 milioni e costretto i database ad aggiornare i record d’asta per diversi artisti. Top lot e nuovo record per Edward Hopper, stavolta come previsto, e il suo Chop Suey (1929), aggiudicato per $ 91,9 milioni. Ancora da record Willem de Kooning (Woman as Landscape, 1954–55, $ 68,9 milioni).
–Cristina Masturzo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati