Aste a New York, una settimana da record. David Hockney è il più costoso artista vivente
Una settimana da 2 miliardi di dollari: questi, in sintesi, i risultati delle aste di Post-War and Contemporary Art. Con un David Hockney da record
Alla chiusura della 20th Century Week, Christie’s realizza $ 1,1 miliardi, con 9 aste e più di mille opere offerte, dagli Impressionistall’arte contemporanea. Con 7 sessioni Sotheby’s raggiunge $ 835 milioni, +15% rispetto al novembre 2017. Per le sessioni di arte contemporanea, record stellari accanto a lotti solidi, ma più contenuti nelle cifre. Ancora performance di rilievo per la collezione di David Teiger e nuovi record d’asta per le artiste e per gli artisti afroamericani.
CHRISTIE’S DA RECORD
In casa Christie’s la Post-War and Contemporary Art Evening Saletotalizza $ 357,6 milioni, un risultato non paragonabile agli oltre $ 785 milioni del 2017, “alterati” dall’aggiudicazione del Salvator Mundidi Leonardo. Un’asta che continua quindi a far parlare di sé e che quest’anno guadagna le prime pagine globali incoronando David Hockney come il più costoso artista vivente (titolo finora difeso da Jeff Koons con Balloon Dog, aggiudicato da Christie’s nel 2013 per $ 58.4 milioni). L’opera più che iconica dell’artista inglese, Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), del 1972, è stata letteralmente sommersa da offerte e rilanci in sala e ai telefoni, raggiungendo, in meno di 10 minuti, la cifra record di $ 90,3 milioni. Ad aggiungere smalto alla serata, nel caso ce ne fosse bisogno, un catalogo ricco di artisti e opere di respiro e fascino museale, da Mark Rothko (Untitled. Rust, Blacks on Plum, dalla collezione de Menil, est. $ 35-45 milioni e aggiudicato a $ 35,7 milioni) e Francis Bacon (Study of Henrietta Moraes Laughing, est. $ 14-18 milioni, $ 21.7 milioni), entrambi in asta con garanzia, a Jean-Michel Basquiat (Discography Two, est. $ 20-30 milioni, $ 20,9 milioni). Orfana dell’opera ritirata di Kerry James Marshall della Chicago Public Library, l’asta fa invece aggiornare i nuovi record d’asta per Sam Gilliam (Lady Day II, 1971, $ 2.2 milioni), Robert Colescott (Cultural Exchange, $ 912,500) e Pierre Soulages (Peinture 186 x 143 cm, 23 décembre 1959, $ 10,6 milioni).
COME ÈANDATA DA SOTHEBY’S…
Da Sotheby’s la selezione di arte contemporanea registra un sale total di $ 362,6 milioni (+17% rispetto al 2017) e il 97% di venduto per lotti, sostenuta da un mercato forse meno elettrizzante dei record di Hockney, ma trainato da opere non meno solide e in costante incremento di valore. Aprono la serata 11 lotti di The History of Now: The Collection of David Teiger, tutti venduti (e tutti protetti da garanzie) per un totale di $ 48,5 milioni e Willem de Kooning come top lot (Untitled, 1987, $ 9,3 milioni). Questa seconda sessione, dopo la prima londinese di ottobre, porta il totale provvisorio della collezione Teiger oltre i $ 100 milioni, in attesa di nuove vendite tra 2018 e 2019, e fa segnare un nuovo record d’asta al femminile (il collezionista americano è l’ex proprietario anche di Propped, l’opera da record di Jenny Saville) per Dana Schutz, Her Arms, 2003, con $ 795,000 – prezzo più alto per l’artista in asta, e contemporaneamente, anche il più basso della vendita. Schierati poi in prima linea, entrambi con garanzie e stime su richiesta: Gerhard Richter, Abstraktes Bild, 1987, raggiunge $ 32 milioni ed è il lotto con la più alta aggiudicazione della serata, e Jean-Michel Basquiat, Untitled (POLLO Frito), 1982, aggiudicato a $ 25,7 milioni. Al debutto nella sessione maindi Contemporary Art, Georgia O’Keeffe conquista il podio come terza miglior performance della serata. A Street (1926) raggiunge i $ 13,3 milioni, consegnato a Sotheby’s dal Georgia O’Keeffe Museum insieme a Calla Lilies on Red, pure aggiudicato a $ 6,3 milioni. La Evening Salerealizza anche tre nuovi record d’asta per tre artisti afroamericani: Henry Taylor, Jacob Lawrence, Jack Whitten. Alla sessione di American Artdel 16 novembre tocca, invece, all’ultima delle opere di Georgia O’Keeffe del Museo di Santa Fe. Cottonwood Tree in Spring, dei primi anni ’40, supera le stime preasta di $ 1,5-2,5 milioni di dollari ed è aggiudicato per $ 3,8 milioni. Il totale per l’artista americana in questa metà di novembre da Sotheby’s è intorno ai $ 23,4 milioni, coerentemente alle stime preasta ($ 20-30 milioni).
… E DA PHILLIPS
$ 88,5 milioni sono il sale total della vendita serale di Phillips di 20th Century and Contemporary Art, sotto le stime preasta di $ 100-142 milioni e il risultato del 2017 di $ 113,9 milioni, con percentuali di venduto dell’82% per lotti (su 41 lotti, 3 ritirati e 7 invenduti) e 71% per valore. Nonostante il buon risultato di Joan Miró, Femme dans la nuit (1945), aggiudicato per $ 22,6 milioni, molto hanno pesato due invenduti illustri, che erano proprio gli highlight della sessione. Il primo è il nostro Alberto Burri con Grande legno e rosso, 1957-1959, che arrivava in asta stimato $ 10-15 milioni e in odor di record (ad oggi detenuto da Sacco e Rossodel 1959, $ 13 milioni circa, da Sotheby’s a Londra nel febbraio 2016). Resta senza acquirenti anche un secondo lotto di grande potenziale, Number 16 di Jackson Pollock, del Museum of Modern Art di Rio de Janeiro, così come opere di David Hockney, Donald Judd, Dan Flavin e Kerry James Marshall. C’è comunque spazio per nuovi record di un certo interesse, tra cui Amy Sillman (U, 2008, $ 855,000) e Carmen Herrera (Blanco y Verde, 1966, $ 2,6 milioni).
–Cristina Masturzo
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