Colpo rocambolesco al Palais Dorotheum di Vienna. Rubato un Renoir tra la folla
“Tutta colpa del paradiso”? In un certo senso è proprio così, anche se il vecchio film di Francesco Nuti non c’entra affatto. Il contesto a cui ci riferiamo è quello legato all’annuale Vienna Art Week, con l’edizione 2018 intitolata Promising Paradise. Mai promesse sul paradiso, evidentemente, altrimenti va a finire che…
Tutto era felicemente iniziato lunedì sera 19 novembre, con la consueta festa inaugurale della Vienna Art Week, nelle sale del Palais Dorotheum, sede storica della nota Casa d’aste viennese che della manifestazione è lo sponsor tradizionale. Terminato il ricco menù settimanale di esposizioni e altro, in verità l’evento non si è concluso semplicemente la domenica, ma, come consuetudine, è finito per tornare al Dorotheum per l’appendice di una tre-giorni (martedì, mercoledì, giovedì) di vendite all’asta tra arte moderna e contemporanea.
IL CASO
È accaduto che mercoledì 28, poco prima della seduta all’incanto della sezione Classico-Moderno, la direzione si è prodigata ad annunciare che due giorni prima, ovvero lunedì, quando ancora il pubblico poteva visionare i pezzi che sarebbero andati all’asta, è stato rubato il lotto riportato in catalogo con il numero 102. Un olio su tela di Pierre-Auguste Renoir del 1895, 27×40 cm, un paesaggio “golfe, mer, falaises vertes”, firmato, valore stimato 120.000-160.000 Euro. Quale, il retroscena criminale? Da quello che finora è stato divulgato, il furto sarebbe stato compiuto alle 17.15 di lunedì 26, appunto, da tre individui che, mischiandosi tra la folla dei visitatori, si sono diretti alle sale espositive del secondo piano impossessandosi del dipinto di Renoir senza la cornice.
L’IDENTIKIT DEI LADRI
È immediatamente scattato l’allarme insonoro, allertando tutti i sistemi di sicurezza, ma intanto i tre si sono dileguati abbandonando l’edificio da tre uscite differenti. Diramate dalla polizia le loro foto, desunte dalle riprese delle telecamere di sorveglianza. Insomma, settimana viennese dell’arte con coda thriller e caccia all’uomo. E timore per il prestigio del “Palais”, i cui dirigenti si affrettano a dire che il Renoir è assicurato, come è assicurato ogni altro dipinto e oggetto sotto la loro custodia.
-Franco Veremondi
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