Pino Pascali e Lucio Fontana in asta da Christie’s a Londra
Si chiama Thinking Italian Art and Design l’appuntamento che si svolgerà a King Street. In asta anche Carlo Scarpa, Alighiero Boetti e Gino De Dominicis
In arrivo un nuovo appuntamento internazionale per l’arte italiana in asta, e da Christie’s a Londra Pino Pascali e Lucio Fontana si preannunciano tra i protagonisti dell’attesa Thinking Italian Art and Design. La vendita è parte di 20th Century: London to Paris, una nuova serie di aste, in calendario tra il 22 e il 23 ottobre, di Impressionist, modern, post-war e contemporary art e design, che vede Londra e Parigi unire le forze in una staffetta di sessioni, in coincidenza con l’art week guidata da Frieze London.
L’ARTE ITALIANA IN ASTA A LONDRA
Da King Street, come sottolinea Mariolina Bassetti, Chairman Post-War and Contemporary Art, Christie’s riprende a offrire, “una piattaforma internazionale dedicata a mostrare le forze creative che si sono dispiegate attraverso l’Italia lungo il Ventesimo secolo”. E in occasione del ventesimo anniversario delle proprie Italian sales londinesi, risponde alla domanda di maestri italiani con un concept in grado di mettere in luce quel dialogo tra le arti visive e le traiettorie del design che, in modo distintivo, ha segnato tutta la cultura visuale italiana del Novecento. Un catalogo di 33 lotti, in cui Fontana e Pascali, con Boetti, De Dominicis, Fabro, Kounellis, Melotti, Rotella, Scarpitta, Schifano, tra gli altri, raccontano, insieme a Carlo Mollino, Gio Ponti, Carlo Scarpa, “un’epoca straordinaria, che rivela l’eclettismo, il rigore e la creatività che unisce il design italiano e la più ampia avanguardia artistica” (Christie’s).
LE ARMI DI PINO PASCALI E I CONCETTI SPAZIALI DI FONTANA
Tra gli highlight indiscussi: Contraerea di Pino Pascali e Concetto Spaziale, Forma di Lucio Fontana, entrambe con una stima pre-asta di 2.5-3.5 milioni di sterline. Contraerea è una scultura delle Armi di Pino Pascali. Datata 1965, la serie segna un cambio di rotta nella pratica dell’artista e sancisce anche l’allontanamento da Plinio De Martiis. L’opera è stata presentata per la prima volta alla Galleria Enzo Sperone di Torino nel 1966, per essere poi esposta in mostre e sedi prestigiose (Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Museo d’Arte Moderna di Parigi, Museo Kröller-Müller di Otterlo, Reina Sofía di Madrid). Del 1957, invece, Concetto Spaziale, Forma di Fontana, in ferro lucido dorato, è parte di una serie di otto sculture a stelo, tre delle quali sono in collezioni museali e istituzionali (Museum Ludwig di Colonia, Museum Jorn di Silkeborg, in Danimarca, Fondazione Lucio Fontana), ed esposte, alcune, alla Biennale di Venezia del 1958.
–Cristina Masturzo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati