800mila euro per un Vasari. Pandolfini batte in Italia un’asta da record mondiale
Si tratta della “Tentazione di san Girolamo”, un olio su tavola. Il soggetto raffigurato è stato più volte eseguito dal maestro aretino ma, tra tutti, è il più simile a quello conservato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti.
La notizia è passata un po’ inosservata nel clamore sollevato dal Dpcm del 3 novembre che ha chiuso nuovamente i musei e le mostre. Ma quello stesso giorno la più antica casa d’aste italiana, con quasi un secolo di vita, batteva un record mondiale vendendo a un collezionista privato un’opera di Giorgio Vasari per 800mila euro (diritti inclusi).
RECORD PER VASARI ALL’ASTA DI PANDOLFINI A FIRENZE
A registrare questo risultato non è stata una delle grandi auction house che da sempre si spartiscono il mercato internazionale, ma la Pandolfini Casa d’Aste di Firenze, dopo una serie di rilanci tra due compratori collegati telefonicamente. “Sono molto orgoglioso di aver presentato un’opera di questo livello in un’asta italiana ed aver dimostrato, con questo record, che anche in Italia si possono ottenere risultati eccellenti e addirittura superiori a quelli ottenuti nel recente passato per opere analoghe sul mercato estero”, dichiara ad ArtribunePietro De Bernardi, A.D. di Pandolfini Casa d’Aste. “Ancora una volta possiamo affermare che oggi, con una informazione così vasta e così diffusa grazie alla rete, il mercato è veramente internazionale”. Protagonista dell’asta tematica Capolavori da Collezioni Italiane – un format nato nel 2014 in occasione dei novant’anni dalla fondazione della Casa d’Aste e ormai imitato da competitor nazionali e internazionali – è stato il dipinto ad olio su tavola di Giorgio Vasari, Le Tentazioni Di San Girolamo, a lungo custodito nel Castello di Vincigliata a Fiesole.
VASARI E LE ALTRE OPERE IN ASTA DA PANDOLFINI A FIRENZE
L’opera battuta da Pandolfini raffigura un soggetto più volte eseguito dal maestro aretino ma, tra tutte, è la più simile a quella conservata nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Quello stesso giorno ha registrato anche un altro record: l’aggiudicazione di un’opera di Alvise Vivarini a 225mila euro (diritti inclusi), più del doppio della stima. Si tratta della Madonna che regge il bambino sul davanzale, un olio su tavola tratto dal catalogo Opere di eccezionale interesse storico artistico che è passato, così, in una nuova collezione privata. Finirà, invece, in mani statali il Busto di Claudio, realizzato in porcellana dura e smalto bianco nella Manifattura Carlo Ginori tra il 1754 e il 1760 circa, ritornato alla luce dopo un lungo oblio. “Il Ministero dei Beni Artistici e Culturali”, continua De Bernardi, “ci ha richiesto a ridosso dell’inizio dell’asta la possibilità di acquistare l’opera al fine di arricchire la collezione del Museo della Manifattura Ginori di Doccia, ora in fase di ristrutturazione sotto la guida del nuovo direttore Tommaso Montanari”. Pandolfini, unitamente al proprietario del busto, è stata felice di ritirare dall’asta il lotto per favorirne l’acquisto da parte del Ministero per i Beni Culturali.
– Claudia Giraud
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