Il galleristar Perrotin lancia il suo “Secondary Market”: farà concorrenza alle case d’asta?
Il gallerista francese, con avamposti a Parigi, Hong Kong, New York, Seoul, Tokyo e Shanghai, aprirà nel cuore di Parigi un “mercato secondario” pensato come “alternativa alle case d’asta” per vendere opere di seconda mano. La nuova attività sorgerà vicino alle sedi di Christie’s e Sotheby’s
Il clima di incertezza e la crisi economica che, oramai da quasi un anno, imperversano su persone e settori produttivi di tutto il pianeta, non risparmiano nemmeno il mondo dell’arte, con la cancellazione della quasi totalità di fiere, biennali, mostre e grandi eventi, compromettendone soprattutto le dinamiche di mercato. Sarà per queste ragioni che, nonostante mala tempora currunt, molti professionisti del settore stanno decidendo di rimboccarsi le maniche e affrontare la crisi promuovendo e investendo su nuovi progetti, come nel caso di Emmanuel Perrotin: il galleristar con all’attivo quattro sedi a Parigi (una di queste, non proprio una galleria ma una sorta di “salotto per collezionisti”, aprirà nella primavera dell’anno prossimo) e altri avamposti a Hong Kong, New York, Seoul, Tokyo e Shanghai, ha annunciato che ai primi del 2021 lancerà a Parigi il Perrotin Secondary Market, ovvero un’attività di mercato secondario (opere non appena prodotte insomma ma già passate di mano da altri proprietari) pensata come “alternativa alle case d’asta”.
PERROTIN LANCIA IL SUO “SECONDARY MARKET”
La spazio che ospiterà la nuova attività di Perrotin sorgerà in una residenza di cinque piani su Avenue Matignon, vicino al Grand Palais e alle sedi di Christie’s e Sotheby’s. In questa avventura Perrotin sarà affiancato da Tom-David Bastok, fondatore di My Art Invest – piattaforma che consente di acquistare le quote di opere d’arte di artisti affermati in comproprietà con altri collezionisti e, se si acquista almeno un quarto di un’opera, la si può tenere in casa per tre mesi – e Dylan Lessel, fino al 2018 direttore della galleria Kamel Mennour sempre a Parigi. “La situazione globale sembrava molto simile a un invito all’azione”, ha dichiarato Perrotin ad artnet News. “Peggiori sono i tempi, più resilienti e audaci bisogna essere. Il Perrotin Secondary Market sarà un’alternativa alle case d’asta, con servizi su misura, all’interno di una bellissima casa cittadina parigina e con un team fantastico ed entusiasta”.
PERROTIN E GLI ALTRI GALLERISTAR: NON SOLO GALLERIE D’ARTE
Il Secondary Market di prossima apertura è solo l’ultimo dei progetti che negli ultimi anni sta sviluppando Perrotin, sganciandosi così dagli usuali servizi offerti dalle gallerie d’arte e apparendo sempre più interessante e all’avanguardia agli occhi di pubblico e collezionisti. Per fare un esempio, da oltre un anno sul sito Internet della galleria sono disponibili i podcast dei talk tenutisi dal 2014 a oggi in occasione delle mostre più importanti organizzate da Perrotin, e prima di lui aveva avviato un progetto simile David Zwirner, con Dialogues: The David Zwirner Podcast. Sempre Zwirner, nel 2018, ha aperto una piattaforma di vendita online gestita dalla social influencer Elena Soboleva. Non sono stati da meno Ursula Hauser e Iwan Wirth, fondatori dell’omonima galleria svizzera che hanno addirittura lanciato rivista d’arte contemporanea trimestrale, Ursula, che accoglie saggi, interviste e fotografie di scrittori e artisti internazionali. Per non parlare poi dell’Hauser & Wirth Institute, ente indipendente non profit che finanzia borse di studio per ricercatori e si adopera per la conservazione e la fruizione degli archivi d’artista.
– Desirée Maida
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