Contemporary Curated. Com’è andata l’asta di Sotheby’s ad Hong Kong?
Asta guanti bianchi per Sotheby’s che lo scorso 18 giugno ha presentato ad Hong Kong il suo catalogo di contemporaneo rivolto al mercato asiatico.
Dopo il successo delle aste serali di Christie’s (24 maggio 2021) e Phillips (8 giugno 2021), a coronare la chiusura delle Asian Sales di Hong Kong è Sotheby’s e lo fa con un’asta white glove. Il 18 giugno, infatti, tutti i 47 lotti in catalogo vengono venduti con risultati incoraggianti, a conferma della reattività del mercato asiatico al contemporaneo e una sale total di HK$ 839 milioni (circa € 91 milioni).
LA CURATELA DI JAY CHOU
Per l’occasione, la casa d’aste britannica si affida alla curatela della pop star taiwanese Jay Chou, al quale è stato assegnato il compito di selezionare le opere in catalogo. Cantante e attore molto famoso in Oriente, nonché collezionista ed appassionato di arte contemporanea, Chou propone all’incanto anche alcuni abiti esibiti nel corso delle sue tournèe, il cui ricavato va a sostegno di Make a Wish International, una organizzazione non profit che si occupa di bambini affetti da gravi patologie.
I TOP LOT DELLA SESSIONE
Pezzo forte della serata è la monumentale opera Untitled (1985) di Jean-Michel Basquiat. Dipinto pochi anni prima della sua morte, rappresenta un lavoro complesso, costruito su tre pannelli in legno. L’opera è apparsa anche su una copertina del New York Times Magazine del 1985. Nonostante l’ampio curriculum, Untitled non suscita un rilevante clamore, anzi. Dopo pochi bid viene aggiudicato per HK$ 289.316.000 (circa € 31.416.000), poco sopra la stima bassa. Altra opera di rilievo è Buste d’homme (1969) di Pablo Picasso, ma anche la sua corsa si arresta a HK$ 108.923.000 (circa € 11.800.000). Record invece per Untitled (Double Concentric Square) (1978) di Frank Stella che passa di mano per HK$ 42.281.000 (circa € 4.600.000), divenendo l’opera dell’artista più cara mai venduta su piazza asiatica e anche per Runaway Nurse (2005/06) di Richard Prince che lascia indietro la stima bassa e trova un nuovo proprietario per HK$ 93.986.000 (circa € 10.108.000). Al centro di una animata battaglia telefonica tra New York e Hong Kong è la zucca violacea di Yayoi Kusama Pumpkin (1992), lavoro che straccia la stima bassa di HK$ 3.000.000 per volare a HK$ 26.795.000 (circa € 2.800.000). Yoshimoto Nara, presente con un lavoro del 2003, Untitled, passa di mano per HK$ 27.400.000 (circa € 2.975.000), mentre Gerhard Richter con il suo Abstraktes Bild (1983) raggiunge i HK$ 23.165.000 (circa € 2.510.000), poco sopra la stima alta.
GIOVANI CONFERME E RECORD D’ASTA
Così come accaduto nelle sessioni delle scorse settimane di Christie’s e Phillips, anche nel caso della Contemporary Curated: Asia di Sotheby’s i giovani artisti riscuotono un grande successo. Heat Wave (2013) di Jamian Juliano-Villani, raggiunge il record di HK$ 3.150.000 (circa € 342.000), polverizzando la stima bassa di HK$ 300.000. Stesso copione per l’opera di Loie Hollowell Linked Lingams (yellow, green, blue, purple, pink) (2018) che passa di mano per HK$ 16.510.000 (circa € 1.742.000). Nome ricorrente ormai nelle aste asiatiche dedicate all’arte contemporanea è Dana Schultz, in catalogo con Wrong Objects Saved for the Future (2005). L’opera viene aggiudicata per HK$ 15.905.000 (circa € 1.735.000) a conferma dell’interesse mostrato dal mercato per i suoi lavori, mentre Adrian Ghenie con Pie Fight Interior 9 (2013) raggiunge i HK$ 26.795.000 (circa € 2.910.000). L’omaggio a Elvis Presley del giovanissimo artista giapponese Yukimasa Ida è da record.
– Antonio Mirabelli
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