Londra, Parigi, Hong Kong, New York: le aste estive sotto una calma apparente
Il report delle aste tra Londra e Parigi, senza dimenticare le sales room internazionali a New York e Hong Kong. Giro del mondo in sei aste.
Si sono appena svolte le aste estive dei due più importanti player delle aste d’arte, Sotheby’s e Christie’s. Ormai non si può più parlare di località specifiche come riferimento delle aste: la pandemia ha portato al processo di integrazione le varie sedi sparse per il mondo, ci si collega in video dalle sales room di Londra, Parigi, New York ed Honk Kong, motivo per il quale le tradizionali evening sales, che iniziavano alle 19 ora di Londra, nei giorni scorsi sono partite alle 2 del pomeriggio. Sono state aste dominate da una calma solo apparente, con i lotti degli StarArtist prevalentemente venduti all’interno del valore di stima, a parte il ritratto di David Hockney realizzato da Lucian Freud, “Gladioli with two Oranges” di David Hockney, “Girl with Balloon” di Banksy, “La Vengeance” di Magritte (Christie’s Parigi), “Untitled” di George Condo e “Zing 2” di Bridget Riley (Christie’s Londra), che han sforato la stima massima. Anche altri lotti, con minor caratterizzazione, hanno superato i valori di stima massimi, a conferma che il mercato regge bene. Entrambe le case d’asta hanno dichiarato queste vendite estive come le migliori degli ultimi anni, addirittura anche di aste svoltesi prima della crisi pandemica; Sotheby’s la migliore dal 2018 e Christie’s dal 2017. Da notare un primo segno di ritorno alla normalità con acquirenti in sala sia a Londra che a Parigi. La crisi pandemica ha fatto scuola tra i collezionisti, come dichiarato da Jussi Pylkkänen (Global President di Christie’s e battitore della prima parte dell’asta londinese), che hanno sempre meno necessità di essere assistiti dagli specialisti e hanno acquisito dimestichezza con la piattaforma online.
SOTHEBY’S: BRITISH ART
La prima ad aprire le vendite è stata Sotheby’s con una doppia asta “British Art” seguita da “Modern & Contemporary Art”: entrambe le aste (ma anche quelle di Christie’s) sono state caratterizzate da molte opere che non si vedevano pubblicamente da decenni. Si parte benissimo con i primi 4 lotti venduti ben al di sopra dei valori di stima, “Head of Robert Hughes” di Frank Auerbach a 240 mila sterline di martello, “Rising Air” di Peter Lanyon a 782 mila sterline, “The Luxor Hotel” di David Hockney, battuto dalla sales room di New York a 410 mila sterline (511 mila con premio). Lunga serie di rilanci per “Gladioli with Two Oranges” sempre di Hockney che, messo in vendita a un milione di sterline, batte a 3,5 (4,2 con premio) contro i 2 milioni di stima massima. È la volta di due lotti milionari: “Bomb Island” di Peter Doig, acquistato in sala a Londra per 3,6 milioni di sterline (4,3 con premio, a fronte di stima tra 3 e 5 milioni) e “The Chair” di David Hockney” battuto a NYC a 2 milioni di sterline (2,45 con premio, stima tra 2 e 3 milioni). Star della serata, il ritratto di David Hockney realizzato da Lucian Freud, messo in vendita a partire da 7,2 milioni e battuto a Londra per 12,8 (14,1 con premio) contro la stima più alta di 12 milioni. Si prosegue con “Going to the Match” di Laurence Stephen Lowry battuto a 2,4 milioni di martello (2,9 con premio, dentro la stima di 2/3 milioni) e poi “Blue Mountain” di Peter Doig che messo in vendita a 4,2 milioni di sterline ha stentato a battere a 4,5 (5,37 con premio) poco sotto la stima stima di 5 milioni. Da notare “Mallows” l’opera di Sir Winston Churchill venduta direttamente dalla famiglia a a 520 mila sterline (644 con premio), poco sopra la stima più alta. Due opere di Damien Hirst restano all’interno dei valori di stima, “Beautiful career minded painting”, aggiudicata online a 260 mila sterline (348 con premio) e “Biotin-Propranolon Analog” battuto a 700 mila sterline (837 con premio). Record d’artista per Magdalene Odundo “Untiltled”, venduto a New York per 300 mila sterline a fronte di una stima massima di 90 mila sterline. Chiusura dell’asta per Banksy con “Girl with Balloon” messo in vendita a 750 mila sterline e venduto online a 1,7 milioni a fronte della stima massima di 1,5 milioni di sterline.
SOTHEBY’S: MODERN & CONTEMPORARY ART
L’asta “Modern & Contemporary Art”, dopo una partenza nella norma, vede il primo lotto di rilievo, “Etude pour les constructeurs” di Fernand Léger, messo in asta a 2,5 milioni di sterline per esser venduto (Londra) a 2,9. Tra le opere attese della serata “Homme et femme au bouquet” di Picasso battuta a 8 milioni. A seguire, l’unico record della serata è Emil Nolde la cui opera “Sea with Evening Sky and sailing Boat” fa battere il martello (da NYC) a 620 mila sterline a fronte della stima massima di 600 mila e del precedent record del 2008 (Work on papers) di 446 mila sterline. L’asta sale di tono con l’opera “Untitled” di Cy Twombly messa in asta a partire da 4 milioni di sterline per esser venduta (Londra) a 6,6 per culminare con “Tensions calmées” di Wassily Kandinsky, nella stessa collezione dal 1964, quando l’opera fu venduta proprio da Sotheby’s. Le offerte per l’opera di Kandinsky partono da 16 milioni di dollari e nei rilanci tra Londra e NYC si arriva quasi subito a 18 milioni per poi rallentare e con tre rilanci da 100 mila sterline essere aggiudicata per 18,3 milioni di sterline. C’è poi il primo lotto invenduto della serata, “Pommettes Rouges” di Jean Dubuffet che si ferma a 580 mila sterline, a sole 20 mila dalla stima minima. As seguire 6 lotti milionari, “Concetto spaziale, Attese” di Fontana aggiudicato ad un acquirente italiano al valore minimo di stima di 1 milione di sterline, poi “Front and Back Dollar Bills” di Andy Warhol che messo in asta a 5 milioni di sterline viene aggiudicato (dalla sales room di NYC) a 5,75 (6,8 con premio) poco sotto la stima minima di 6 milioni. Sottostima (di 2,5 milioni) anche “two ball 50/50 Tank) di Jeff Koons battuto (NYC) a 2,3 milioni (2,8 con premio) e “Laugh Now di Banksy che ferma il martello a 2 milioni (2,45 con premio) a fronte di 2,5 di stima minima. Sottostima anche “Section Eight” di Mark Bradford venduto a 1,7 milioni (2,1 con premio) contro 2 di stima massima, si mantiene al valore minimo “9 Gold Marilyns” di Warhol con martello a 5,5 milioni (da 4 di partenza e 6,5 con premio). Sopra la stima massima le due opere di Edgar Degas, vendute entrambe dalla sales room di Honk Kong, “Femme à sa toilette” battuto a 1,6 milioni di sterline (1,95 con premio ed a fronte di 1,5 di stima massima) e “Le Bain” a 2,2 milioni (2,7 con premio a fronte di 2 milioni di stima massima). A metà della stima minima “Un Fotografo” di Michelangelo Pistoletto che comunque viene venduto a 200 mila sterline (252 con premio) e male anche “Le civilisateur” di Magritte che ferma il martello a 800 mila sterline (983 con premio) contro 1 milione di stima minima. Sottostima minima anche le opere “Téte” di Picasso ad 1,6 milioni di sterline (2 con premio) a fronte della stima minima di 1,8 milioni e “Rosso plastica” di Burri venduto in sala a Londra a 2 milioni (2,4 con premio) contro 2,2 di minima stima. Oltre soglia di stima massima le opere “Maisons parmi les arbres” di Paul Cézanne con 820 mila sterline, la scultura “Petit leopard marchant” di Rembrandt Bugatti a 350 mila sterline, “Campbell’s Soup” di Warhol venduta a 700 mila sterline, “runner arriving” di Salvatore Scarpitta (venduta ad un italiano) battuta a 620 mila sterline e “Océanie, la mer” di Matisse venduta a 870 mila sterline. In totale le due aste hanno venduto per 156,2 milioni di sterline, totale al quale han contributo le 21 opere messe in vendita dal New York Charitable di Family Trust, tutte vendute con un combinato di 28,6 milioni di sterline contro la stima massima di 26,7 milioni.
CHRISTIE’S: LONDRA 20/21ST CENTURY
Il martello passa a Veronica Scarpati, che dirige l’asta con professionalità, leggerezza ed eleganza. La prima asta inizia alla grande con la sales room di Hong Kong che si aggiudica, dopo una lunga sfida di rialzi con un acquirente italiano, l’opera “Light a New Wilderness” di Stanley Whitney a 420 mila sterline (525 con premio), a più del doppio della stima massima. Superano, seppur di poco, la stima massima anche le opere “The Palm Reader III” di Salman Toor battuto a 270 mila sterline (337 con premio) e “Julie” di Elizabeth Peyton venduta a 550 mila sterline (682 con premio). Ma l’attenzione cade subito su “Zing 2” opera di Bridget Riley che non veniva mostrata in pubblico da 50 anni, venduta a 2,7 milioni di sterline e poi la scultura “Pumpkin” di Yayoi Kusama venduta dalla sales room di Hong Kong a 2,2 milioni di sterline. A seguire la delusione per le opere di Lucian Freud “A Plate of Prawns” che viene aggiudicata a 750 mila sterline (922 con premio) a fronte della valutazione minima di 800 mila e “Young man with Arms Folded” che addirittura rimane invenduta a 580 mila sterline a fronte della soglia di 800mila. Invenduta anche l’opera “Untitled” di CY Twombly cui un milione di sterline non sono bastate per raggiungere la soglia minima di 1,2. Molto bene “Concetto Spaziale Attesa” di Lucio Fontana che messa in vendita a 1,1 milioni di sterline è stata venduta (NYC) a 2,4 (2,9 con premio) a fronte di 1,8 come valore di stima più alta, “The Sky” di Isamu Noguchi aggiudicata a 2,2 milioni (2,66 con premio) a fronte di 1,8 di stima massima e “Le domaine d’Arnheim” di Magritte che ha portato il martello a 1,25 milioni (1,52 con premio) contro 900 di stima più alta.
GLI ALTRI RISULTATI DI CHRISTIE’S: LONDRA 20/21ST CENTURY
Ci si aspettava sicuramente di più da alcuni lotti chiave, il primo in ordine cronologico “L’Etreinte” di Picasso che, messo in vendita a 9 milioni di sterline, è stato venduto (NYC) a 12,6 (14,7 con premio) a fronte di una valutazione tra 11 e 16 milioni. A seguire, la particolare scultura “Untitled” di Calder aggiudicata a 3,6 (sempre a NYC) milioni di sterline (4,3 con premio) a fronte di 3,5/5,5 milioni di stima, poi il turno della scultura di Giacometti “Homme qui chavire” (proveniente dalla stessa collezione del “Zing 2” della Riley, che messa in vendita a 8 milioni è balzata subito a 10 per essere aggiudicata (NYC) a 12,4 milioni (13,7 con premio) ma con stima minima di 12 e massima di 18 milioni, rimane comunque la seconda opera più venduta, per valore, di Giacometti. Ci si aspettava probabilmente di più anche da “Achorme” di Piero Manzoni, opera rimasta nella stessa collezione privata per 45 anni, battuta a 2,2 milioni, sotto la stima minima. Una delle star della serata era l’opera “Noir bigarré” di Kandinsky, con una stima tra 8 e 12 milioni di sterline ha fermato il martello “solo” a 7,8 milioni (8,85 con premio). Così come sotto stima minima, anche se di poco, “Homme au Chapeau Assis” di Picasso battuta a 4,9 milioni (5,9 con premio) a fronte dei 5 di stima minima. Vendite “calmierate” anche per “Untitled” di Basquiat che messa in vendita a 3 milioni di sterline ha chiuso a 5 (6 con il premio) mediando la valutazione originale tra 4 e 6 milioni, “Subject to Availability” di Banksy che messo all’asta a 2,2 milioni è stato aggiudicato (NYC) a 3,8 milioni (4,6 con premio) anche questa opera nel range di stima fissato in 3/5 milioni di sterline così come la scultura “Tète au long cou” di Giacometti battuta a 1,4 milioni (1,7 con premio) a fronte di 1,3/1,8 di stima. Doveva esser in asta anche una seconda opera di Banksy, “Love Is in The Air (with stars)”, ma c’era qualche dubbio sui valori di stima e non c’era certezza di avere un compratore, quindi in accordo con il venditore l’opera è stata ritirata dall’asta. Anche la grande opera “Untitled” di Keith Haring non è andata oltre la stima minima, fermando il martello a 3,9 milioni di sterline (4,3 con premio). Molto bene George Condo con la sua opera “untitled” che è stata al centro di una serie di rialzi tra Honk Kong, Londra e New York portandola da 800 mila sterline di apertura a 2,1 milioni (2,54 con premio, venduta ad Hong Kong) a fronte della stima massima di 1,5. Bene anche “La marine de Notre-Dame” di Chagall battuta a 2,3 milioni (2,8 con premio) a fronte di 1,5 di stima massima, “Pierrot et squelettes” di James Ensor battuta a 2,1 (2,54 con premio) a fronte di 1,8 di stima, “Femme sortane du bain” di Degas con martello (Honk Kong) a 2 milioni (2,4 con premio) a fronte di 1,8 di valutazione e “Aardappelrooier” di Vincent Van Gogh venduta online a 700 mila sterline (862 con premio) a fronte di 500 mila di stima massima. L’opera “Gonippo” di Salvatore Scarpitta si è assestata sulla stima massima di 300 mila euro (375 con premio). Tra i lotti invenduti da segnalare “Chartwell Landscape with Sheep” di Sir Winston Churchill cui non sono bastati 1,7 milioni di sterline a fronte della stima minima di 2 milioni, “Portrait de femme (Lorette)” di Matisse il cui martello a 480 mila sterline non è stato però sufficiente contro 600 mila di stima minima e “Metaphysische Landschaft” di Willi Baumeister fermatasi a 350 mila sterline contro 400 mila di stima.
PARIGI: CHRISTIE’S
Si passa la Manica e si cambia valuta per le due aste di Parigi, caratterizzate da notevoli problemi tecnici che hanno costretto più volte le banditrici ad interrompere l’asta. Si parte subito bene con il secondo lotto “Tète de femme” si Picasso che batte martello a 3 milioni di euro (3,6 con premio), ben sopra la stima massima di 1,8 ma la star della serata è “La Vengeance” di René Magritte che viene messa in asta a 5 milioni di euro ed aggiudicata, a Parigi, a 12,5 milioni (14,55 con premio) pur con tutti i problemi di connessione video capitati, è il record per un’opera di Magritte in Europa. Subito dopo anche la scultura “Buste d’gomme (Lotar II)” di Giacometti va ben oltre la stima massima di 2 milioni di euro fermando il martello a 2,7 (3,26 con premio) così come “Le Chien mangeur de cheveux” di Jean Dubuffet che arriva a 850 mila euro (1 milione con premio) a fronte di 700mila come stima più alta. Ma l’exploit lo fanno le opere “The Embrace” di Egon Schiele che quasi doppia la stima massima di 250 mila euro facendo battere il martello a 450 mila (560 mila con premio), la scultura “Reclining Figure” di Henry Moore che viene aggiudicata dalla sales room di Londra a 65 mila euro (81 mila con premio) a fronte della stima massima di 30 mila euro, così come la serigrafia di Andy Warhol “Roy Lichtenstein” che un acquirente italiano si aggiudica per 170 mila euro (212 con premio) a fronte di 80 mila euro di stima massima. Lo stesso acquirente si aggiudica anche per 100 mila euro (125 con premio) la serigrafia, sempre di Warhol, col ritratto di Frank Stella. Chiude la collezione l’opera “Valley Curtain (project for Colorado)” di Christo venduta a 60 mila euro (75 con premio) all’interno del range di stima.
CHRISTIE’S: PARIS VENTE DU SOIR
“Paris vente du soir” propone in vendita solo 14 lotti. Da segnalare le opere di Pierre Soulages, “Peinture 46,2 x 38,2 cm” che ha realizzato 500 mila euro, “Peinture 162x114cm, 17 vari 1972” battuta, da Londra, per 1,7 milioni di euro e “Peinture 237×81 cm, 18 février 1990” che dopo molti rilanci, tutti interni alla sales room di Londra, è stata aggiudicata a 900 mila euro (1,1milioni con premio) a fronte di 800 mila euro di stima. Lunga anche l’asta per la scultura “Le chela à six tètes, grand” di Germaine Richier che è stata venduta alla stima massima di 300 mila euro (375 con premio). Bene anche “T 56” di Kazuo Shiraga aggiudicata a 1,4 milioni (1,7 con premio) contro 1,2 della stima più elevata e “Study to Homage to the Square, Sudden Spring” di Josef Albers che ha fermato il martello a 560 mila euro (700 con premio) contro 450 mila di stima massima. Due i lotti invenduti, “T1934-11” di Hans Hartung cui 680 mila euro di offerta non sono bastati a fronte della stima minima di 800 mila e “Composition” di Nicolas de Stael fermata a 750 mila contro 1,2 milioni di stima minima. Unico artista italiano in questa asta il consueto Lucio Fontana la cui opera “Concetto Spaziale” del 1957 è stata battuta a 500 mila euro (620 mila con il premio), sotto la stima minima di 550 mila euro. Le tre aste di Christie’s hanno venduto per 153,6 milioni di sterline equivalenti a 178,3 milioni di euro.
–Mario Bucolo
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